Ancora disagi notturni nei cantieri TAV di via Carracci

Ad un mio segno scatenate l'inferno

Dopo l'annuncio sbrigativo della società, chi restituirà una'ltra notte insonne ai cittadini? I lavori vanno avanti da tre anni e proprio le vittime della prossima notte sono stati esclusi dai risarcimenti
16 maggio 2007

cartolina  - via Carracci by night Sono arrivati ieri sera, suonando a tutti i campanelli dei numeri civici 2/4, 2/5, 6. Erano due operai non meglio identificati che hanno spiegato agli increduli cittadini che la prossima notte sarà indimenticabile per il rumore. Un frastuono assordante, molto superiore a quello che già nelle scorse settimane hanno dovuto subire. “Questa notte - hanno detto con facce da circostanza - ci sarà un transito di mezzi pesantissimi fino al mattino; non preoccupatevi”. Proprio come Roussel Crouse - il Gladiatore - che prima della battaglia dice ai suoi legionari “Al mio segno, scatenate l’inferno”
Ecco le modalità modernissime dell’informazione targata TAV nei confronti dei residenti della parte iniziale di via Carracci, di fianco all’autosalone Rover. Non si tratta del cantiere TAV principale ma di una postazione della società romana CONDOTTE, un subappalto che prevede, fino a settembre, ripetuti cicli di lavorazione notturna per dieci giorni consecutivi. I cittadini che vivono a 15 metri da questo Cantiere avrebbero diritto all’installazione gratuita di impianti di condizionamento e doppi vetri per i lavori notturni intensi – come prescritto da un parere espresso dall’Osservatorio Ambientale e da ARPA e come confermato dall’assessore alla Sanità Paruolo in risposta ad una domanda del consigliere dell’Altra Sinistra Serafino D’Onofrio il 29 marzo 2007. Ma qui nessuno ne ha mai sentito parlare. Si preparano ad affrontare un’altra estate di polveri e rumori con i ventilatori portatili. Ancor più paradossale è l’esclusione proprio dei residenti dei civici 2/4 e 2/5 da qualunque risarcimento, gli stessi indennizzi per polveri e rumori che la TAV è stata costretta a concedere ad altri residenti, dopo le pressione del comitato dei cittadini.