Sabato 5 maggio 2007, a Palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna, è stato firmato un accordo tra Comune, Ministero dell'Economia e Finanze ed Agenzia del Demanio per formalizzareil passaggio di alcuni immobili ed aree militari.
Quale sarà la destinazione di queste aree, le ultime aree superstiti della città di Bologna? Quale voce avranno i cittadini per decidere sui progetti su queste aree? E' una domanda che da alcuni anni abbiamo sulla punta della lingua e che abbiamo posto negli incontri con l'Assessore competente Virginio Merola.
L'intervento su due Aree militari dismesse, Prati di Caprara e Staveco, rientra nei programmi di mandato della giunta. Ma molte sono le aree milirtari dismesse che rientrano in questo accordo. Quale sarà la loro destinazione? Questo interrogativo se lo chiedono i cittadini che abitano, ad esempio, a lato della Caserma Mazzoni, al Mulino Parisio, caserma abbandonata da tre anni e dichiarata dismissibile.
Già ai bordi della caserma sono sorti palazzoni di gusto discutibile; sarà lo stesso destino anche per questa area? Sarà un futuro di speculazione edilizia? I cittadini tra l'altro stanno da tempo suggerendo di pensare ad un'area verde, con una scuola elementare , ipotizzando il trasferimento delle scuole Tambroni che da tempo dovevano essere chiuse e trasferite in quanto sorgono a lato di una camionabile e senzo un filo d'erba. Inoltre sarebbe utile trasferire un mercatino, ora incuneato a Chiesa Nuova in una situazione critica, pericoloso per il traffico congestionato , e con un carico elevato di rumore ed inquinamento.. Da ultimo la Caserma presenta una criticità dovuto alla presenza di 1200 metri di tettoie in eternit in pessime condizioni di conservazione!!!
Questa situazione accertata dalla AZIENDA USL tempestivamente , e successivamente dai tecnici del Demanio militare, è ora all'attenzione dell'Assessore Paruolo, che costantemente sollecitiamo perché dalle parole si passi ai fatti.
L'intervento del dottor Buriani lascia intraverdere che ci saranno aree privilegiate dove si faranno interventi di riqualificazione ambientale, di strutture pubbliche, di aree verdi, ed aree considerate a destinazione esclusivamente ad edilizia di pregio, per fare cassa.
E' un concetto che abbiamo già sentito ripetere ma che non condividiamo, in quanto queste aree militari offrono l'ultima possibilità per Bologna, di riequilibrare il territorio circostante.
Ed ogni territorio ha le proprie esigenze che vanno definite attraverso una discussione con il quartiere e con i cittadini della zona attraverso il metodo dei laboratori partecipati ai quali l'Assessore Merola crede molto.
Anche noi ci crediamo e per questo ci attendiamo questi strumenti partecipativi, perché non succeda che un'area come la Caserma Mazzone venga destinata ad edilizia di pregio per fare parchi da un'altra parte.
Già questo è successo per delle scelte dello stesso segno in un'area attigua, sempre in via delle Armi, dove sono sorti dei palazzoni che hanno provocato molti mal di pancia dal punto di vista politico e molte critiche da parte dei cittadini.
Infatti un sottopasso pedonale e ciclabile, necessario per mettere in sicurezza tutta un area , attende da 5 anni di essere realizzato, come piste ciclabili per connetere questa area con le altre attigue sono ancora dei concetti teorici sulla carta mentre dovevavno essere già realizzate.
Questo modello di urbanizzazione che mira solo a costruire e non a riqualificare tutto il territorio,ha fatto il suo tempo, e non può essere il modello prevalente per il futuro.