Divulgati i dati dell'Osservatoio provinciale delle immigrazioni

Censimento su sinti e rom a Bologna

L'Osservatorio provinciale delle immigrazioni, per conto della Regione, ha realizzato una sorta di censimento sulla popolazione sinta e rom che vive nei campi nomadi della provincia di Bologna.
3 maggio 2007

Ecco il quadro che emerge in alcune significative cifre.
Alla data del 30 novembre 2006, la popolazione degli 11 campi nomadi fissi, presenti in otto Comuni del bolognese, ammonta a 571 persone, di cui il 68% risulta di nazionalita' italiana: in cinque campi sono presenti solo zingari italiani, mentre in tre risiedono solo cittadini stranieri (rumeni e slavi).
I due terzi degli zingari che vivono a Bologna sono italiani, mentre quattro nomadi su dieci sono minorenni; la maggior parte va a scuola solo fino ai 14 anni. Lo stesso rapporto, quattro su dieci, riguarda anche il tasso di disoccupazione tra i rom in eta' lavorativa: senza impiego sono soprattutto le donne, mentre 60 persone tirano avanti lavando vetri, raccogliendo ferro, chiedendo l'elemosina o facendo le carte.
Il problema piu' grosso per i campi nomadi della provincia di Bologna e' rappresentato dai servizi, igienici e non: a disposizione dei 571 nomadi, infatti, ci sono 99 wc (uno ogni sei persone), 90 docce (una ogni nove) e 51 cucine (una ogni tre famiglie). L'acqua e la luce sono le uniche utenze fornite in tutti i campi tramite allacciamento pubblico, seguono le fognature, che mancano solo nei due campi profughi per ex jugoslavi, dove si utilizzano fosse biologiche.