2 maggio 1519, muore Leonardo da Vinci

Fuga dei cervelli


2 maggio 2007 - Carlo Loiodice

Il 2 maggio 1519 Leonardo da Vinci muore in Francia, avendovi trovato ospitalità e favore da parte del re Francesco I. Fuga dei cervelli? A seguire alcuni suoi aforismi e un apologo.

• Data la causa, la natura opera l’effetto nel più breve modo che operar si possa
• A ciascuno strumento si richiede esser fatto colla esperienza. Ciascuno strumento per sé debbe essere operato colla esperienza dond’esso è nato.
• Fuggi e precetti di quelli speculatori che le loro ragioni non son confermate dalla isperienzia.
• O studianti, studiate le matematiche, e non edificate sanza fondamenti.
• Chi biasima la somma certezza delle matematiche si pasce di confusione, e mai porrà silenzio alle contradizioni delle sofistiche scienzie, colle quali s’impara uno eterno gridore.
• Chi disputa allegando l’autorità, non adopra lo ‘ngegno, ma più tosto la memoria.
• Nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.
• La esperienza non falla, ma sol fallano i nostri giudizi, promettendosi di lei cose che non sono in sua potestà.
• Trovandosi l’acqua nel superbo mare, suo elemento, le venne voglia di montare sopra l’aria, e confortata dal foco elemento, elevatosi in sottile vapore, quasi parea della sittiglieza dell’aria, e , montato in alto, giunse infra l’aria più sottile e fredda, dove fu abbandonata dal foco. E piccoli granicoli, sendo restretti, già s’uniscano e fannosi pesanti, ove cadendo la superbia si converte in fuga, e cade del cielo; onde poi fu beuta dalla secca terra, dove, lungo tempo incarcerata, fè penitenzia del suo peccato.
[TRATTO DA: Aforismi, novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
Introduzione di Massimo Baldini
Casa Editrice Newton Compton
Collana 100 pagine 1000 lire
Ottobre 1993 - LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza
specificata al seguente indirizzo Internet:
http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/]