Venerdì 20 Aprile 2007, alle ore 11, il Laboratorio del precariato metropolitano CRASH organizza un presidio presso la sede di Legacoop Bolognaì, in viale Aldo Moro 16.
La protesta parte dalla scelta di due cooperative aderenti alla Legacoop di partecipare alla gara d’appalto (poi vinta con un’offerta al ribasso del 30%) per la gestione del Centro di Permanenza Temporanea di Lampedusa. Il Consorzio dei Servizi bolognese, che ha curato l’appalto per conto delle due associate, ha letteralmente sbaragliato i concorrenti proponendo un tetto di spesa per persona detenuta nel centro pari a 33 Euro, una cifra nettamente più bassa della precedente quota.
Per Crash “si prevedono nuovi e lauti profitti per la cooperazione neodemocratica che, speculando sui lager, garantiranno a questo governo e allo Stato una sicura e poliziesca gestione dei flussi migratori, tagliando i costi e abbassando il livello dei servizi di sopravvivenza per gli immigrati incarcerati”.
Nel comunicato di convocazione dell’iniziativa, viene criticato aspramente anche il disegno di legge sull’immigrazione Ferrero-Amato tacciato di essere in continuità ideologica con le leggi precedenti:la Bossi-Fini e la Turco-Napolitano.