Da oggi pomeriggio un lancio dell’Agenzia di stampa, informa che tra le 751 associazioni di volontariato, fondazioni, cooperative sociali e onlus (“dalle clarisse ai gay” questo è il titolo della Dire) che hanno vista accolta la loro richiesta per il 5 per mille c’è anche “il pensatoio della sinistra radicale Vag 61” (sono sempre parole dell’Agenzia).
Prendendo atto che è sempre meglio essere considerati un “pensatoio” piuttosto che un “pisciatoio”, la gara che ci aspetta per convincere tante persone a “contribuire” e sostenere i nostri progetti sarà delle più ardue.
In lizza con noi c’è un lunghissimo elenco di 751 realtà che va dagli Istituti Ortopedici Rizzoli all'associazione dei Piccoli Rambo (niente a che vedere con arti marziali e campi d'addestramento under 14, ma sembra si tratti di una onlus che si occupa dei problemi dei minori).
Tra le realtà alle quali si può versare una piccola parte del proprio reddito c’è l’associazione "Andare a veglia", il Teatro Comunale di Bologna, l'Ateneo, l'Ant, la Lila, la Fondazione Aldini-Valeriani, l'associazione Fascia boscata di San Donato, il Fogolar furlan (che raccoglie i friulani che vivono a Bologna), ma anche l'associazione "Bologna-Bruxelles andata e ritorno", il Bologna Festival, i Teatri di vita, il Centro San Domenico, Le Supplici, il Conservatorio G.B. Martini, la Società italiana di fisica, l'Istituto di studi Cattaneo, l'Istituto Ramazzini, la Fondazione Marino Golinelli.
Dall'universo religioso spuntano i nomi della Fondazione scienze religiose Giovanni XXIII, le Ancelle del Sacro cuore, la Fondazione Gesù divino operaio e le Clarisse urbanistiche di Imola, ma anche la Comunità ebraica di Bologna.
Scorrendo la lista si incrocia anche l’universo animalista: Mondo gatto, Mondo cane, la Cuccia, la Lega antivivisezione e Animal liberation.
E per gli interessati alle tematiche dell'ecologia c'è anche la sezione provinciale di Legambiente. C'è spazio, però, anche per i patiti della doppietta con l'Unione dei Cacciatori dell'Appennino.
Al 5 per mille aspirano pure i compagni di “Ya basta per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo”, ma anche il Mit (Movimento di identità transessuale), l’Arcigay, Il Cassero, l’associazione di donne Orlando, Sos Donna, Sokos e Piazza Grande.
Nella piccola Babele che conta realtà disparate per natura giuridica e vocazione ci sono anche tante polisportive, centri anziani, istituti di ricerca storica e scientifica, associazioni di sostegno alla cura di numerose patologie, ma compare pure il Corpo delle pattuglie cittadine, balzato nelle scorse settimane agli onori della cronaca per un'indagine della Procura di Bologna sui maltrattamenti a danno di manifestanti in occasione della manifestazione del 2 giugno 2004.
Per chi volesse verificare l’intero elenco stilato dall'Agenzia delle entrate, si può consultare il sito www.agenziaentrate.it.