Con oggi diventano nove i giorni di sciopero ad oltranza dei circa 90 dipendenti delle Fonderie Sabiem. La Fiom annuncia per lunedì prossimo una assemblea dei lavoratori. Ci saranno da discutere, infatti, gli esiti degli incontri che l'azienda ha avuto oggi con la commissione Attività produttive del Comune e avrà domani con le Istituzioni in Provincia. In entrambe le riunioni ha partecipato lo stesso proprietario dell’azienda, si tratta dell’industriale Roberto Fochi, già noto alle cronache negli anni passati per il mega fallimento del Gruppo multinazionale che prendeva il suo nome.
Nella giornata di ieri, le Rsu della fabbrica di Santa Viola, accompagnate dai sindacalisti di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, hanno avuto un nuovo incontro con i vertici dell’azienda che ha ratificato il proseguimento del muro contro muro tra padrone e lavoratori.
“La riunione non ha avuto alcun esito positivo: sono mancate risposte sul futuro dello stabilimento (che dovrebbe traslocare a Calderara di Reno) e sugli stipendi che i dipendenti non ricevono o vedono arrivare in ritardo o solo in parte”, lamenta in un comunicato il sindacato.
Oggi pomeriggio, nella sala bianca delle Commissioni consiliari di Palazzo d’Accursio, gli operai della Sabiem (in massima parte migranti di diverse etnie) hanno ascoltato le parole dimesse del loro padrone che è limitato a lamentare e ancora una volta le responsabilità del Comune di Granarolo e in parte di quello Bologna che ostacolerebbero il trasferimento delle Fonderie, impedendogli così di “valorizzare” la vecchia area della Via Emilia (posta a poche centinaia di metri dall’ospedale Maggiore).
Questa posizione di Fochi non ha certo contribuito a rasserenare gli animi: i lavoratori, e di conseguenza le loro famiglie, sono molto preoccupati per il loro futuro.
La Fiom sta pensando di dar vita a iniziative concrete di solidarietà a tutela del reddito dei lavoratori.