"Giustizia" a Bologna, un appello

Contro l'utilizzo dell'aggravante di eversione dell'ordine democratico

Sono diverse decine le firme poste in calce a una petizione proposta dagli imputati per le inchieste "bollate" con l'aggravante di eversione: parlamentari, consiglieri comunali, esponenti politici, docenti universitari, lavoratori e semplici cittadini. Per chi volesse aderire all'appello, l'indirizzo di posta elettronica a cui inviare il proprio nome e cognome e la qualifica con la quale desidera apparire è: appello_bo@libero.it .
21 marzo 2007

ragazza e poliziotti Facciamo appello a tutti i singoli e le forze politiche, culturali, dell'informazione che hanno a cuore le libertà civili e democratiche ad aderire all'appello seguente, che si esprime contro il ricorso all'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico nel contesto di iniziative e mobilitazioni tese al riconoscimento di problematiche, e alla rivendicazione di diritti, a sfondo sociale.
Da oltre due anni la Procura di Bologna sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico.
- 27 Ottobre 2004: circa 300 persone chiedono di entrare e di assistere ad una proiezione ad un prezzo scontato al Cinema Capitol; tramite una trattativa si pattuisce col proprietario del cinema il film da vedere e, senza disordini, si vede la proiezione. Il proprietario e la cassiera non sporgono denuncia, i manifestanti sono armati solo di volantini. 29 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
- 05 Novembre 2004: circa 150 persone cercano di intavolare una trattativa con le FS per chiedere la gratuità di un treno che li portasse ad una manifestazione contro la precarietà; viene raggiunto un accordo sul prezzo e, pagatolo, i manifestanti tentano di raggiungere il binario. Come riportato negli atti stessi del procedimento penale, una mancata comunicazione fra gli agenti delle forze dell'ordine e dirigenti FS causò una carica da parte della polizia contro i manifestanti. 12 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
- 19 Aprile 2005: circa 100 studenti partecipano ad una iniziativa finalizzata alla denuncia dei prezzi troppo elevati della mensa universitaria di Piazza Puntoni a Bologna. Entrati, gli studenti chiedono di poter accedere ad un pasto con una sensibile riduzione del costo. La trattativa fallisce. 20 indagati di cui 9 con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
- 27 Aprile 2005: viene occupata un'aula in via del Guasto per farne un punto di libera circolazione dei saperi, rivendicandone la gratuità di accesso. La proprietà si rifiuta di concedere l'uso dell'aula per i tre giorni di durata prevista dell'iniziativa. L'aula viene immediatamente sgomberata da agenti di polizia. 26 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico. Richiesta di misure cautelari per 3 di essi, eseguita e successivamente rigettata dal Tribunale del Riesame e dalla Corte di Cassazione.
- 01 Maggio 2005: centinaia di precari e studenti rivendicano la gratuità di un treno per raggiungere il corteo denominato "MayDay" a Milano contro la precarietà; le FS negano ogni possibilità di trattativa. Avvengono dei tafferugli di scarsa entità e successivamente ai manifestanti viene permesso di raggiungere il treno. 21 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico. Richiesta di misure cautelari per 8 di essi, rigettata dal presidente dei Giudici per le Indagini Preliminari di Bologna e dalla Corte di Cassazione.
- 09 Ottobre 2006: in seguito alla manifestazione del 07 Ottobre 2006, denominata "NoBorder Parade" e avente come finalità la richiesta della chiusura del cpt di via Mattei, alcune decine di persone si presentano in consiglio comunale, interrompendolo temporaneamente e chiedendo che fosse messa all'ordine del giorno una presa di posizione da parte dell'amministrazione sulla questione. Viene accordata la costituzione di una Commissione Consultiva sul tema da svolgersi nei giorni successivi e le persone lasciano l'aula consentendo il riavvio dei lavori del Consiglio Comunale. 45 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
- 10 Ottobre 2006: nella mattinata vengono sgomberati sei appartamenti con un ingente dispiegamento di forze dell'ordine. Nel pomeriggio diverse persone appartenenti a reti di solidarietà per il diritto alla casa contestano l'assessore Merola nel corso di una seduta della Commissione Casa presso il circolo La Fattoria nel Quartiere San Donato, impedendogli di parlare scandendo slogan per il diritto all'abitare e contro gli sgomberi senza soluzioni alternative. Alcuni esponenti della Commissione casa fra cui il Presidente di Quartiere Malagoli e il Coordinatore Spataro, oltre che l'assessore Merola e la funzionaria dell'assessorato Mimi ritengono di lasciare la sala dell'assemblea. L'assemblea, successivamente, prosegue alla presenza del pubblico. 41 indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico. Richiesta di misure cautelari per tutti (di cui 16 arresti domiciliari, 4 divieti di dimora, 21 obblighi di presentazione due volte a settimana presso l'autorità giudiziaria), rigettata dal G.I.P, riproposta in appello dal P.M. ed ora in attesa di giudizio.
Sono dunque 7 le inchieste aperte, 52 le misure cautelari richieste, tutte rigettate, 194 gli avvisi di fine indagine notificati, 183 le aggravanti di eversione contestate, 25 anni l'età media degli indagati. E' evidente che la tipologia dei fatti oggetto di indagine, sopra esaminati, non rimandano ad ipotesi eversive, tanto che a più riprese diversi giudici hanno escluso che ricorra tale ipotesi.
Con riferimento a quanto recitano le sentenze della Suprema Corte n°1840 del 02-11-2005, della Cass. Sez. 1^ n°556 del 28-01-1994, della Cass. Saz. 1^ n°1753 del 21-10-1983, ricorre l'aggravante dell'eversione unicamente nelle condotte finalizzate al sovvertimento dell'ordine costituzionale, nella disarticolazione delle strutture dello stato, o ancora, nella deviazione dei principi fondamentali che lo governano, con l'ulteriore condizione che lo scopo eversivo sia perseguito con mezzi potenzialmente idonei e detta finalità sia oggetto dell'intenzione diretta e immediata dell'agente. Sulla base di queste pronunce si sono espressi, in merito ai fatti sopracitati e rigettando l'ipotesi dell'eversione, il Tribunale del Riesame di Bologna (7.6003\05), la Suprema Corte Cass. Sez. VI penale (sentenze n°1840\05 e n°850\05) e l'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Bologna (N.r.g.g.i.p. 12387\05 e n° 18284\06).
Firmando questo appello chiediamo che la Procura di Bologna legga e rispetti suddette sentenze poiché al di fuori delle ipotesi citate dalle stesse Corti, ogni contestazione della finalità eversiva sino ad ora mossa nei contesti indicati, ci appare un atto pretestuoso idoneo a ledere i diritti e le prerogative degli indagati, oltre ogni ragione possibile e in aperta contraddizione con lo spirito rivendicativo di diritti oggetto delle sopracitate condotte.
Chi volesse aderire all'appello è pregato di inviare tramite posta elettronica il proprio nome e cognome e la qualifica con la quale desidera apparire all'indirizzo:
appello_bo (at) libero (punto) it
PRIMI FIRMATARI:
On. Francesco Caruso - Deputato indipendente PRC
On. Maurizio Acerbo - Deputato PRC
Sen. Giovanni Russo Spena - Capogruppo PRC al Senato
On. Daniele Farina - Vicepresidente Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
Sen. Cesare Salvi - Presidente Commissione Giustizia del Senato (DS)
On. Paolo Cento - Sottosegretario di Stato all'Economia (Verdi)
Sen. Tibaldi - Senatore PDCI
Sen. Haidi Giuliani - Senatrice indipendente PRC
On. Arturo Scotto - Deputato Ulivo
On. Donatella Duranti - Deputata PRC
On. Alberto Burgio - Deputato PRC
On. Salvatore Iacomino - Deputato PRC
Tiziano Loreti - Segretario PRC Bologna
Rossella Giordano - Consigliera PRC del Quartiere Navile – Bologna
Amato De Feo - Componente RSU Provincia di Modena, delegato RdB PI/CUB
Valerio Monteventi - Consigliere Comunale indipendente PRC – Bologna
Carlo Bottos - Presidente Federazione Verdi Bologna
Manlio Vicini - Consigliere Comunale – Brescia
Domenico Maracino - Lista Reno per il rilancio dello stato sociale – Bologna
Agostino Giordano - Coordinatore provinciale Giovani Comunisti/e – Bologna
Sergio Spina - Insegnante - Presidente del gruppo consiliare del PRC alla Provincia
di Bologna
Lorenzo Grandi - Operaio - Consigliere provinciale del PRC Bologna
Anna Borghi - Rete Ricercatori Precari – Bologna
Stefano Franchi - Segreteria PRC – Bologna
Giuseppe Quaranta - Segreteria Prc – Bologna
Gian Marco Scaini - Segreteria PRC – Bologna
Serafino D'Onofrio - Presidente del Gruppo Consiliare de Il Cantiere – Bologna
Roberto Sconciaforni - Capogruppo PRC al Consiglio Comunale – Bologna
Leonardo Masella - Capogruppo PRC /Regione Emilia Romagna
Alessandro Bernardi - Membro del CPF del PRC di Bologna
Orazio Sturniolo - Insegnante - Consigliere PRC-SE del Quartiere Navile – Bologna
Rossana De Simone - Delegata sindacale CUB
Stefano Galieni - Dipartimento nazionale immigrazione PRC
Angela Lombardi - Deputata PRC
Claudio Grassi - Senatore PRC
Lidia Menapace - Senatrice PRC
Francesca Scandellari - Rete nazionale ricercatori precari - nodo Bologna
Armando Quattrone - Segretario Circolo Migranti PRC
Sandro Mezzadra - Docente Università di Bologna
Gian Luca D'Errico - Dottorando Università di Bologna
Roberta Borghesi - Ricercatrice Università di Bologna
Andrea Rapini - Ricercatore di Storia Contemporanea Università di Bologna
Carla De Pascale - Docente Università di Bologna
Valerio Romitelli - Docente Università di Bologna
Stefano Bonaga - Docente Università di Bologna
Marco Carricato - Ricercatore Università di Bologna
Silvia Orticelli - Dottoranda Università di Macerata
Oscar Paciencia – Fotografo
Tano D'Amico – Fotografo
Stefano Tassinari – Scrittore
Rudy M. Leonelli
Nicola Di Gennaro – Operaio
Elisa Sormani - Volontaria del Servizio Civile Nazionale - Università di Bologna
Luisa Salieri – Studentessa
Marina Gherardi – Studentessa
Sara Mazzetti – Studentessa
Sara Colombo – Studentessa
Franco Verderi – Disoccupato
Attilius Lintner - Lavoratore precario
Simone Galloni – Studente
Filippo Incorvaia - Libero professionista - Membro comitato locale Attac Vercelli
Francesco Lo Duca - Dirigente di azienda
Giambattista Aledda – Studente
Sara Scaglioni - Studentessa/Lavoratrice
Raffaele Ciccarese - Impiegato precario
Mauro Covili – Educatore
Loretta Mazza - Insegnante