Questa mattina mentre il Presidente della Repubblica a Roma, consegnava al Corpo Nazionale dei Vigili dei Fuoco la medaglia d'oro al merito, le Rappresentanze sindacali di Base dei Vigili del Fuoco dell'Emilia Romagna hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Bologna, aderendo a una manifestazione indetta dal sindacato su scala nazionale.
Ci ha ricevuto il vice Prefetto Ricciardi che ci ha garantito di trasmettere le nostre richieste alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli Interni e al nostro Dipartimento.
In particolare si contesta:
-la cronica mancanza di organico, oramai arrivata a livelli inaccettabili: all'Italia mancano 15.000 vigili del fuoco per entrare nei parametri europei. L'amministrazione ha previsto l'assunzione di circa 900 unità entro la fine dell'anno, un numero esiguo che non riesce nemmeno ha soddisfare il turn over di quest'anno;
-la mancanza di capi squadra e capi reparto che provoca ricadute negative sulla qualità del servizio e costringe l'assunzione di gravi responsabilità a vigili non formati per quei ruoli;
il massiccio ricorso ai precari che vengono impiegati alla stregua dei permanenti ma con minor formazione e minori garanzie. Sono migliaia in Italia, l'amministrazione li chiama volontari ma sono lavoratori a contratto, quindi a tutti gli effetti precari, che vengono formati con solamente 120 ore di corso e gettati in mezzo alle fiamme!
-l'eccessiva richiesta di turni straordinari che fa aumentare il rischio di infortuni. L'emergenza terremoto ha dimostrato ancora una volta la grave carenza di organico, per garantire la nostra costante presenza in Abruzzo bisogna fare straordinari su straordinari che vengono pagati con mesi o anni di ritardo, oltretutto senza interessi;
-il mancato rinnovo dei mezzi di soccorso usurati. Abbiamo mezzi che risalgono agli anni '80, molti risalenti ai primi anni '90: soprattutto quelli di colonna mobile preposti al soccorso in zone disastrate, come l'Abruzzo, sono tra i più obsoleti;
-il contratto di lavoro scaduto da due anni, il rinnovo è lontano, per il 2008 ci hanno riconosciuto un aumento di 8 euro al mese;
-il mancato riconoscimento della categoria usurante, ancora oggi nonostante studi medici comprovanti i danni che derivano dall'esercizio di questa professione, lo Stato non ci riconosce un trattamento pensionistico privilegiato, che viene riconosciuto ad esempio ai ballerini (senza nulla togliere a questa categoria) .
Per tutti questi motivi si chiede:
- una politica mirata nel breve periodo a colmare la carenza di organici anche grazie all'assunzione del personale precario;
- la revisione della Finanziaria che invece di tagliare investa sulla sicurezza dei cittadini: basta con i proclami, vogliamo da questo Governo garanzie serie, siamo stanchi di promesse e discorsi vuoti;
-il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da tempo, che ci riconosca uno stipendio dignitoso: 1.300 euro al mese per rischiare la vita sono veramente pochi.
Rdb