Corteo venerdì 2 ottobre '09 ore 17 da Porta Castiglione

Stranabologna: una risposta creativa e positiva all'eterosessismo [audio+comunicato]

Oggi alle 12 all'Atlantide di Porta Santo Stefano si è tenuta la conferenza stampa indetta dagli organizzatori di "Stranabologna" che hanno illustrato lo svolgimento del corteo di venerdì 2 ottobre che partirà alle 17 da Porta Castiglione per arrivare attorno alle 20 a Piazza Verdi, in risposta alle politiche coercitive che vengono proposte a fronte dei recenti episodi di violenza sessista: il discorso pubblico presenta denomina (omo)fobia quello che in realtà e odio e dispresso verso le soggettività negate dal pensiero patriarcale. Partecipano gruppi e collettivi lgbtq, ma anche collettivi di donne, gli spazi sociali bolognesi, realtà universitarie. Leggi il report e ascolta gli audio della conferenza stampa, leggi il comunicato di indizione e le modalità del corteo.
30 settembre 2009 - GZ

Di fronte al caso fomentato dalla stampa di "emergenza omofoba" dopo i gravi episodi di violenza verificatisi quest'estate, di fronte alle dichiarazioni di rappresentanti delle istituzioni legati a partiti di destra che propongono soluzioni dure, decreti di "sicurezza" che promettendo protezione vanno a minare la libertà dell'individuo, di fronte insomma a un clima sempre più teso, gruppi e collettivi lgbtq come Facciamo Breccia Bologna, Antagonismogay, Fuoricampo Lesbian Group, MIT, Frangette estreme, Laboratorio Smaschieramenti e Figliefemmine, col sostegno di molti altre realtà di movimentio (tra cui Vag61), hanno indetto il corteo Stranabologna del 2 ottobre, che è stato presentato oggi alla conferenza stampa.

In apertura, Renato di Facciamo Breccia e Antagonismogay ha sottolineato la natura dell'iniziativa del corteo, che non vuole essere una fiaccolata ma un percorso che, snodandosi da Porta Castiglione a Piazza Verdi, va a toccare dei luoghi del centro di Bologna in cui si sono verificati episodi di violenza di matrice sessista-razzista-fascista (un esempio su tutti è il pestaggio nazista che subirono due ragazzi dal look "troppo alternativo" il 15 novembre 2008 in Piazza della Mercanzia).

Stranabologna vuole infatti essere un momento allegro e gioioso, in cui tutti quei movimenti che da sempre si occupano degli abusi subiti quotidianamente da tutte le "soggettività eccentriche" che occupano un ruolo subalterno nella società, si ritrovino per proporre insieme una risposta culturale contro il prodotto di una mentalità collettiva che denomina "omofobia" ciò che in realtà è odio e disprezzo verso quelle figure negate da un discorso patriarcale e autoritario qual è quello che viene proposto da un regime fascista (e quindi dal governo). Verrà pertanto messa in campo una risposta positiva che in quanto tale vuole essere un rifiuto della strumentalizzazione di questi episodi di intolleranza ai fini dell'approvazione di misure quali il pacchetto sicurezza, le ronde e l'installazione di telecamere di fronte a locali gay, che mirano a controllare il territorio cittadino e i cittadini stessi, cercando così di diffondere un clima di insicurezza che porti alla richiesta di reazioni autoritarie.

> Renato |

In seguito Graziella di Facciamo Breccia ha descritto le attività che verranno organizzate nella giornata di venerdì, dallo striscione fucsia di 50 metri che attraverserà con il corteo la città, alla presentazione in piazza verdi dell'istant book "In fondo l'Itaglia è tutta qua" prodotto dalla sua associazione con il contributo di Antagonismogay di Bologna, Azione gay e lesbica di Firenze e Circolo Pink di Verona, nel quale sono raccolti articoli e interventi esposti in convegni che ruotavano attorno a queste tematiche, proponendo così un opuscolo informativo a fronte del non casuale intreccio tra "emergenza sulla libertà d'informazione" e "caso omofobia" montato da un gruppo politico e da una fetta consistente della stampa italiana.

> Graziella |

L'iniziativa di Venerdì vuole coinvolgere l'intera cittadinanza bolognese e a questo scopo, come sottolinea Duccio di "Xm24", verranno proposti ai passanti, adulti e bambini, vari giochi come "Genital Hospital", in cui un'equipe di medici rimuoverà l'omofobia dai pazienti, e sarà organizzato il concorso "Ridisegna la svastica" che punta a decostruire con ironia l'immaginario nazifascista trasformandone i simboli che ricoprono i muri di Bologna in qualcos'altro, come ad esempio in Piazza Verdi saranno presentate le "svastichiappe" e le "svasticosce".

> Duccio |

Nella stessa piazza, ha aggiunto Luki di Fuoricampo Lesbian Group Bologna, saranno proiettati dei video, che sfrutteranno il potere dell'immagine per mettere in ridicolo le norme coercitive che vengono sbandierate come soluzione a tutti i casi di "eterosessismo", ovvero di violenza su tutte le persone che deviano dalla norma eterosessuale.

> Luki |

Tra le varie realtà associative che prendono parte a "Stranabologna", ognuna delle quali sta organizzando un propria particolare presenza all'evento, hanno preso la parola anche Filippo, responsabile del progetto scuola del Cassero, che si occupa dei problemi dei giovanissimi, Anna del Collettivo Figliefemmine che in Piazza Verdi cercherà di fare emergere la tematica della violenza domestica e le strategie per uscirne, e Fabiano del TPO che ha richiamato l'importanza storica di una città come Bologna nel porsi sempre come antifascista e antirazzista, come ha dimostrato il 28 settembre manifestando contro il Ministro Maroni e contro tutto ciò che con la sua politica xenofoba rappresenta.

> Filippo |

> Anna |

> Fabiano |

Infine Vittorio di Xm24 ha posto l'accento sull'unione di cultura e politica che verrà portata avanti in questa giornata, come in tutte le attività organizzate da questi movimenti, aspetto centrale nel sostegno del diritto alla cittadinanza e all'autodeterminazione delle soggettività non contemplate dalle istituzioni.

> Vittorio |

 


> Leggi il comunicato di indizione:

 

STRANABOLOGNA: lesbiche, gay, trans, bi, queer etc/etero/a in strada per
spezzare il filo nero della paura.

Che si terrà venerdì 2 ottobre, ore 17.00 a partire da Porta Castiglione.

La seconda edizione di Stranabologna si colloca in uno strano momento di emergenza omofobia nel paese, rispetto al quale la comunità lesbica, gay, trans, bi, queer etc/etero/a bolognese pone alla città alcune semplici domande:

Non ti sembra strano che oggi si chiamino emergenze problemi che in realtà esistono da sempre, come ben sanno le donne, le lesbiche, i gay e i/le trans?

Non ti sembra strano che ci si accorga di questi problemi solo quando si vogliono giustificare pacchetti-sicurezza, controllo e repressione?

E non ti sembra strano che più si parla di sicurezza, più i gruppi neofascisti e razzisti acquisiscano agibilità politica e più aumenti la violenza contro donne, lesbiche, gay, trans, migranti e ogni altro soggetto considerato diverso?

Non ti sembra strano che gli stessi che fomentano razzismo e discriminazione da un lato ti incitino alla paura e dall'altro ti
offrano protezione?

Non ti sembra strano sentirti più sicuro/a in una città militarizzata e piena di polizia, vigili e vigilanti, divieti, sessismo e odio razzista?

Non ti sembra strano definire omofobia (fobia=paura) i feroci tentativi di imporre il dominio di UN pensiero, UN genere, UNA sessualità, UNA identità monolitica alla complessità di saperi, esperienze e desideri che attraversano le strade della nostra città?

SE HAI RISPOSTO SÌ AD ALMENO UNA DI QUESTE DOMANDE, sei stata/o scelta/o per partecipare alla STRANABOLOGNA: autodeterminazione, desideri, pratiche creative di cancellazione dell'immaginario fascista dalle nostre vite, visibilità frocia, lesbo e trans in strada per liberarci collettivamente e senza nessuna delega dalla violenza fascista, sessista, razzista e anti-omosessuale.

Non si tratta di una fiaccolata, né di una generica manifestazione contro le intolleranze: non potremmo tollerare al nostro fianco i nostri carnefici!
Ripartiamo dalle nostre strade per riallacciare il filo della memoria e della solidarietà, in un percorso che riconnetta i luoghi segnati da aggressioni di natura diversa (Giardini Margherita, via Castiglione, piazza della Mercanzia..) ma tutte connesse dal filo nero della violenza con cui fascisti, sessisti e razzisti (istituzionali e non, organizzati e non) cercano di alimentare un clima di terrore.

Organizzano:
Facciamo Breccia Bologna
Antagonismogay
Fuoricampo Lesbian Group
MIT
QueeRing Frangette Estreme
Laboratorio Smascheramenti
Figliefemmine

Con:
Xm24
TPO
Vag61
Laboratorio Crash
Nulla Osta
Amazora
Guai a chi ci tocca
UISP Emilia Romagna
Circolo Iqbal Masih
Aula C Autogestita Antifascista Scienze Politiche
Let's Queer
Altra Citta - Lista civica di donne
Cassero
Clitoristrix

(adesioni aggiornate al 30/09, ore 16)

Stranabologna


STRANABOLOGNA >>> COME FUNZIONA?

venerdì 2 ottobre, ore 17.00 da Porta Castiglione a Piazza Verdi

Non si tratta di una fiaccolata, né di una generica manifestazione, né di un generico corteo.
Non ci saranno "carri" con musica ad accompagnare il percorso, ma solo musica dal vivo, parole, attività itineranti. Un lungo striscione fucsia attraverserà con noi la città a rappresentare il colore della vita che vorremmo vivere, a tentare di togliere il grigio e il nero dalle pareti ammuffite di una Bologna violenta e rinchiusa su se stessa. Per opporre al filo nero della violenza il filo fucsia della stranaBologna che unisce le diverse soggettività che vi partecipano.

Le diverse soggettività partecipanti proporranno, lungo il percorso, ai suoi margini, una serie di iniziative auto-organizzate fra cui:
· La denuncia - attraverso cartelli con cui coprire i nomi delle vie attraversate - dei numerosi casi di violenza di matrice
sessista-razzista-fascista (quella cosiddetta "omofoba" trova la sua naturale collocazione nella definizione "sessista") che hanno colpito Bologna nell'ultimo periodo (alcuni esempi in cartellina...).
· "Ridisegna la svastica": un concorso itinerante per proporre a chi passa di truccare le troppe svastiche et similia che incontriamo nelle strade della nostra città, per farle diventare qualcos'altro. Una modalità per  decostruire quell'immaginario violento all'origine di quanto sta accadendo e per coinvolgere chi incroceremo.
Ma ogni realtà che parteciperà all'iniziativa sta organizzando una propria presenza qualificata.

Piazza finale > Piazza tematica >
In piazza Verdi allestiremo dei banchini informativi e proporremo la presentazione di alcuni video per cercare di fornire elementi di riflessione.
Infine, sempre nella piazza finale proporremo la presentazione dell'istant book prodotto da Facciamo Breccia per l'occasione, dal titolo "In fondo l'Itaglia è tutta qua" , che cerca di dar conto del percorso di chi, da almeno due anni nel nostro paese, intorno al pericolo di un uso a fini securitari del concetto di "omofobia" ha ragionato, ha scritto, ha parlato.