I risultati delle privatizzazioni

Gestor: ma il Comune di Bologna non ha mai colpe?

Perché il Comune di Bologna si è sempre guardato dal denunciare alla Magistratura i comportamenti degli ex Gestor (mentre altri Comuni portavano i libri in Tribunale)? Perchè il Comune di Bologna non ha mai sollecitato l’ANCI ad una presa di posizione netta nei confronti di questa società insolvente e truffaldina? Perché il Comune non ha rescisso il contratto ed assunto in proprio la riscossione dei tributi?

17 settembre 2009 - Serafino D'Onofrio

Liberi dalla Gestor

Ma il Comune di colpe non ha mai? E’ questa la considerazione banale che i cittadini fanno, dopo le recenti vicende dei debiti di Tributi Italia (ex Gestor) a Bologna.
Il debito, fino ad aprile 2009, viaggiava stabilmente sui 5 milioni di euro medi e il Direttore del Settore Entrate precisa che oggi il debito residuo ammonta a circa 2 milioni. Negli ultimi mesi, altre Amministrazioni locali sono riuscite a riscuotere integralmente debiti anche maggiori, mentre a Bologna (dove un ex amministratore delegato è indagato per truffa, falso e frode) questo Concessionario è talmente temerario che continua a non rispettare gli impegni assunti poco prima delle elezioni amministrative.
Erano cose che avevamo già previsto ma nuove luci inquietanti si accendono su questa società indebitata.
Dopo l’inchiesta di Left-Avvvenimenti della scorsa settimana, domattina sarà in edicola il nuovo numero di Panorama, con un articolo di Laura Maragnani sui debiti di Tributi Italia. La giornalista si concentra anche sul caso-Bologna e intervista il vice presidente dell’Anci Osvaldo Napoli che rivela che l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (presieduta da Sergio Chiamparino) ha chiesto due volte al Ministero delle Finanze di dichiarare Tributi Italia non solvibile e di cancellarla dall’Albo dei Concessionari. L’Anci non ha ricevuto risposta.
Dunque al Ministero delle Finanze, su Tributi Italia, c’è distrazione e tolleranza. Ma la stessa cosa si può dire per il Comune di Bologna (distratto e tollerante), nonostante sia socio autorevole dell’ANCI e nonostante il Sindaco fuggiasco ne sia stato presidente regionale fino al 30 giugno 2009.

Perché il Comune di Bologna si è sempre guardato dal denunciare alla Magistratura i comportamenti degli ex Gestor (mentre altri Comuni portavano i libri in Tribunale)?
Perchè il Comune di Bologna non ha mai sollecitato l’ANCI ad una presa di posizione netta nei confronti di questa società insolvente e truffaldina?
Perché il Comune non ha rescisso il contratto ed assunto in proprio la riscossione dei tributi (come Bologna Città Libera siamo stati primi e unici a chiederlo nel febbraio 2009)?

La parlamentare radicale Rita Bernardini, che ha già seguito i debiti accumulati da Gestor e Tributi Italia nel Lazio, ha preannunciato una nuova interrogazione parlamentare su questa Società e sui debiti accumulati a Bologna.
E poi, l’attuale vicenda-Gestor a Bologna è figlia di un’indagine condotta dal Sostituto Procuratore Scandellari sull’evasione nel mercato della Piazzola. In quel caso la Gestor confermando di essere un concessionario poco affidabile, non riscuoteva i tributi da molti commercianti e aveva provocato un debito superiore ai 600.000 euro. L’indagine della dott.ssa Scandellari non individuò responsabilità penali ma evidenziò delle precise responsabilità politiche e amministrative, a cui non seguirono dimissioni.
Oggi come allora, il Settore Entrate è guidato dallo stesso direttore.
All’Assessore al Bilancio Rossi non viene nessuna idea?