Ore 18.45 - Nonostante le cariche un gruppo di studenti, precari dello spettacolo e attivisti provenienti da tutta Italia è riuscito a raggiungere il tappeto rosso, a dispetto dello schieramento di forze di polizia in divisa e non che circondano l'area del Festival.
Schierati in prima fila, hanno gettato riso nero e palloncini neri a simboleggiare la "morte della cultura" che, fuori dalla retorica dei grandi festival, è il prodotto più concreto delle politiche governative: l'attacco al FUS e la guerra all'università e al sapere sono state gli obiettivi degli slogan gridati dagli attivisti.
"Il precariato non è cool" , "Noi la crisi non la paghiamo" recitano alcuni degli striscioni e dei cartelli esposti.
Alla manifestazione sono presenti attivisti, studenti e precari da tutta italia, insieme ai lavoratori di MTV in mobilitazione e al MOVem, il coordinamento nato alcuni mesi fa contro l'ennesima manovra contro il Fondo Unico per lo Spettacolo.
Ore 18.10 - Il testo che segue è stato diffuso alcuni minuti fa in una mailing list nazionale di movimento
«E' stato caricato pochi minuti fa il corteo composto da alcune centinaia di studenti dell'Onda e precari dello spettacolo in corso al Lido di Venezia, riunitisi alla spiaggia occupata di Global Beach, per protestare contro i tagli alla cultura e all'università.
Il corteo stava raggiungendo in modo assolutamente pacifico e comunicativo l'Hotel Des Bains, nei pressi del tappeto rosso, di fronte a cui gli attivisti volevano lanciare una protesta simbolica e colorata contro la presenza al Lido del Ministro della Cultura Bondi, esponente del governo che sta sottraendo milioni di euro di fondi alla cultura, e distruggendo il sistema universitario pubblico italiano.
La carica della polizia contro i precari e gli studenti è stata improvvisa e violenta, ed ha causato alcuni feriti, fortunatamente in modo non grave»
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