Questa mattina, al Royal Hotel Carlton si è sfiorata la tragedia, questi gli antefatti:
Dopo un lunga vertenza contro la Direzione dell'hotel che vuole esternalizzare il 50% del personale e che ha visto i lavoratori partecipare a scioperi e a manifestazioni con la RdB, la Direzione stessa e CGIL hanno firmato una ipotesi di accordo contro la volontà dei lavoratori che prevede l'esternalizzazione alle cooperative Gestonet e Manutencoop (ipotesi respinta in due assemblee sindacali e nonostante questo sarà di nuovo riproposta al voto nell'assemblea domani indetta dalla CGIL).
Questa ipotesi di accordo si è realizzata perchè la Direzione, convocando solo i sindacati concertativi, ha chiamato la DIGOS e Carabinieri per cacciare fuori la delegazione RdB dalla contrattazione.
Un accordo che per i lavoratori rappresenta un dramma: diventare di fatto precari alla mercè delle cooperative, ben sapendo che l'intenzione dichiarata dal gruppo Monrif è di risparmiare sul costo del lavoro, sui diritti.
Una prospettiva che metterebbe in crisi qualsiasi economia familiare, specie in questo periodo, ma questo non è bastato ai sindacati concertativi e ai padroni del gruppo per tornare indietro sui loro passi, e proprio ieri hanno recapitato ai dipendenti una lettera contenente l'ultimatum-ricatto di accettare di passare alle cooperative o essere licenziati (entro domani 24 luglio).
Questa mattina un lavoratore disperato, perché gli era stata appunto recapitata la lettera (dopo più di venti anni di servizio e quattro figli), si è arrampicato sul cornicione del tetto del Royal, gridando e tagliandosi con una lametta, e minacciando di buttarsi: con l'intervento della polizia e dei vigili del fuoco, è stato bloccato sul tetto con la forza e ricoverato in ospedale.
Situazione che ha prodotto grandissima angoscia e solidarietà da parte dei colleghi, tra i quali, una cameriera è stata ricoverata in ospedale per un malore.
I nostri rappresentanti sindacali si sono recati immediatamente sul posto per fare il possibile affinchè non si giungesse alla tragedia: questo però non basta, non è sufficiente, ora qualche sindacalista di CGIL dovrà farsi un esame di coscienza e comprendere che quando si propongono accordi di quel tipo si parla della vita di persone in carne ed ossa.
Per questo abbiamo chiesto l'immediato ritiro dell'ipotesi di accordo, il ritiro delle lettere di ricatto e la riapertura immediata della contrattazione che veda la presenza dell'RdB, sindacato maggiromente rappresentativo tra lavoratori. Questa sera si svolgerà una assemblea dei lavoratori.
RdB/CUB Bologna
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