BOLOGNA PRENDE CASA
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Diritto all’abitare: dalla mappa della crisi alla mappa delle resistenze
Tassello dopo tassello, prende forma il mosaico delle nuove politiche
abitative nazionali. Le Regioni, una dopo l’altra, stanno approvando i
piani necessari a disciplinare ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni,
così come enunciato dal pacchetto edilizio di Berlusconi che presto
diverrà Decreto Legge. I disegni di legge regionali consentiranno,
utilizzando la leva dell’emergenza abitativa, il superamento delle norme
urbanistiche di salvaguardia del territorio così come le abbiamo
conosciute ed elimineranno qualsivoglia procedura partecipata, consegnando
i territori nelle mani di una contrattazione diretta tra amministrazioni e
rendita immobiliare, con l’unico obiettivo di far decollare nuovamente
progetti edilizi, grandi opere e finanziamenti considerevoli. Qualora ciò
non fosse sufficiente, è stato già presentato, sotto forma di proposta di
legge n. 2441, un vero e proprio maxiemendamento di maggioranza, che
estendendo il gonfiamento volumetrico a edifici destinati alla ricettività
edilizia contribuirà a martoriare ulteriormente intere porzioni e brani
territoriali. La solita ricetta: si ‘offre’ il territorio (ciò che
resta) agli istituti bancari, che da responsabili della crisi torneranno a
svolgere la funzione di salvatori della patria.
Nel frattempo, in piena crisi, a partire dalla rivendicazione dello spazio
metropolitano come ‘bene comune, i movimenti hanno sviluppato molteplici
punti di resistenza, confliggendo contro la rendita e per la difesa del
reddito, declinando il diritto all’abitare come rottura delle attuali
forme delle governance locali. La necessità di approfondire ciò che oggi
in forma empirica pratichiamo nelle resistenze quotidiane del ‘reddito
contro rendita’, occupando, difendendo il diritto alla morosità e
all’insolvenza, picchettando sfratti e sanzionando banche, tutelando gli
inquilini in lotta contro le cartolarizzazioni, organizzando la precarietà
alloggiativa nel mondo della formazione, e il desiderio di mettere in
relazione ciò che sui territori si esprime- compresa la straordinaria e
ininterrotta proposizione di spazi liberati capaci di trasformarsi da
luoghi utopici del desiderio in reale spazio del conflitto- ci spingono a
proporre per domenica 19 luglio 2009 a Firenze in viale Matteotti 15 presso
la Casa Occupata, a partire dalla ore 10.00, un incontro che ci consenta di
leggere la mappa della crisi a partire dalla mappa delle resistenze. Un
primo momento in grado di accogliere coloro che sottraendo territorio alla
speculazione hanno disegnato o vogliono disegnare diversamente lo spazio
metropolitano. Una sfida teorica e pratica al tempo della crisi, delle
congetture sociali e urbanistiche insite nei concetti di new town o di
social housing, impropriamente declinati come ‘piano casa’. Una
costruzione di convegno globale possibile.
Queste righe, volutamente poche, fungono solo come sollecitazione e
confidano anche nella nuova consapevolezza che la dislocazione delle
resistenze rappresenta la forza che deve mettersi in connessione e produrre
miscele meticcie utili ad accendere il conflitto contro la rendita, per il
diritto all’abitare e al reddito. Dentro una crisi globale che ha come
icona il mutuo subprime e i 150 anni di carcere chiesti per Madoff.
Movimento di lotta per la casa – Firenze
Blocchi Precari Metropolitani - Roma
La Casa Occupata si trova in zona piazza della Libertà. Autobus 1 / 17 /
10 direzione Cure