Più cofferatiani di Cofferati

C'è Delvuoto a Bologna?

Cos’è che induce la giunta Delbono a fare della lotta ai writers l'iniziativa inaugurale del suo mandato amministrativo? Avanti di questo passo ogni riunione dell'esecutivo cittadino richiederà nuove vittime e proclami sempre più sopra le righe.

13 luglio 2009 - Wolf Bukowski

L'onda e la luna
Nella foto: l'onda e la luna. Cresceranno?

Qualcuno ipotizza che sia l'horror vacui a spingere i graffitisti a scrivere sui muri e riempirli di immagini. Di certo è questo stesso orrore a indurre la giunta Delbono a fare della lotta ai writers l'iniziativa inaugurale del mandato - con il vice-sindaco Claudio Merighi, già più cofferatiano di Cofferati, in prima linea.
Solo che il vuoto dei graffitisti è quello reperito su intonaci muti – ed è la loro creatività a prendere la parola per esorcizzarlo, mentre il vuoto che la giunta bolognese cerca vanamente di colmare è interiore, è in una politica che scimmiotta la Lega, è nella cronica mancanza di un'idea di presente e futuro possibili per la città e i suoi abitanti. Ed essendo interiore e mordace richiederà a ogni riunione di Giunta nuove vittime - e proclami sempre più sopra le righe - affinché nessuno possa dire: il Re è vuoto. O più precisamente: il vuoto è Re.
Cominciamo bene.