La CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE (CUB) di Bologna, aderisce alla
manifestazione di Venerdì 10 Luglio.
Cub Bologna
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Il cs Tpo aderisce all'appello dell'Onda Anomala Bologna
Il 19 maggio a Torino alla manifestazione contro G8 University Summit
c'erano migliaia di studenti, di ricercatori, di precari che hanno scelto
di violare la zona rossa e tutti insieme hanno respinto le cariche delle
forze dell'ordine.
Non accettiamo il teorema Caselli che vuole dividere il movimento tra
"buoni" e "cattivi".
Non possiamo accettare che 21 nostre/i compagn@ siano private/i della
libertà e degli affetti a loro più cari.
Per questo e per chiedere l'immediata liberazione dei compagni e delle
compagne arrestati/e il 6 luglio nell'operazione "rewind" e nelle
manifestazioni del 7 luglio a Roma contro il G8, questa sera saremo
presenti alla manifestazione che partirà alle ore 19 da Piazza Verdi.
Libertà per tutte/i le/gli arrestate/i
cs Tpo
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Xm24 partecipa alla manifestazione di oggi in solidarietà con le persone
arrestate a Bologna, Torino, Roma e a quelle fermate e perquisite in tutta
Italia nel tentativo di indebolire e intralciare la legittima protesta di
chi vede in questo G8 tutte le contraddizioni contro cui lotta e si impegna
quotidianamente dal basso.
I fermi preventivi messi in atto in questi giorni e nelle ultime ore contro
semplici studenti e studentesse, attiviste/i e media - attivisti/e
rientrano nel disegno repressivo cominciato con il divieto di manifestare
nei centri, cuori delle città, e tendono in comune accordo con un uso
mistificatorio dell´ informazione ad anestetizzare e neutralizzare ogni
possibile espressione del dissenso.
Chi scende in piazza in queste ore vuole ribadire fermamente la propria
distanza da una logica che ha permesso strumentalizzazioni, sciacallaggio e
solito scarico di responsabilità nella tragedia dell´Aquila, che si
interessa della sicurezza di cittadini e cittadine permettendo che accadano
"sciagure" come quella di Viareggio e che giudica chiunque in base al
reddito e alla produttività, alla razza, al genere e orientamento sessuale
o per abilità psicofisiche.
Quella logica appartiene agli stessi e alle stesse che demonizzano una
giovane generazione impegnata a costruire il proprio futuro attraverso
forme di esistenza alternative e più sostenibili, dignitose e accessibili,
autodeterminate e condivise.
Quella logica appartiene a chi pensa che questi problemi non lo/le
riguardino.
Noi saremo il loro problema!
Liberi subito, libere ora.
SpazioPubblico eX Mercato24
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Questo clima di reppressione è insopportabile!
Anche noi saremo presenti al corteo del 10 luglio in Piazza Verdi
Comitato Palestina Bologna
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
Berlino, 1932
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
B. Brecht
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Come Sinistra Critica Bologna aderiamo all'appello lanciato dall'Onda
Anomala Bologna per la costruzione di un corteo cittadino domani, venerdì 10
luglio alle 19.00 con partenza a Piazza Verdi. In attesa delle prossime
mareggiate, per la liberazione immediata di tutte e tutti gli studenti e le
studentesse arrestat*, continuiamo a gridare insieme, studenti, precari,
lavoratori, migranti: NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!
LIBERI TUTTI, LIBERI SUBITO!
Sinistra Critica Bologna
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*AntagonismoGay* e *Laboratorio Smaschieramenti* condannano con fermezza gli arresti preventivi avvenuti lunedì in tutta Italia e quelli compiuti nel giorno successivo durante le diverse manifestazioni che hanno animato tante piazze italiane. Manifestazioni spontanee nate proprio in solidarietà alle compagne e compagni arrestate/i.
Questa logica repressiva, attivata dalla procura di Torino e spesso riconducibile ad una area della magistratura che si dichiara democratica, colpisce non solo le singole persone, a cui siamo umanamente vicine/i, e le aree coinvolte nell'Operazione Rewind, ma tutto il movimento nel suo insieme, che ne risulta criminalizzato mediaticamente nella sua interezza con il risultato ulteriore di oscurare totalmente le ragioni della contestazione. Denunciamo inoltre l'effetto di esasperazione degli animi e di escalation della tensione a cui questa strategia tende. Come in un film già visto, non si tollera alcuna posizione di critica radicale e antagonista specie quando queste emergono dal basso. La deriva repressiva italiana arriva puntuale a coprire e fiancheggiare gli interessi economici forti attraverso manganelli, procure e decreti legge. Questo la dice lunga sullo stato della democrazia in questo nostro paese.
AntagonismoGay - Laboratorio Smascheramenti
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Non sta succedendo niente, hanno solo arrestato qualche studente. Governi di destra, magistrati di sinistra, rettori fantasma e prorettrici di cartapesta. Non sta succedendo niente, dicono. Sperano.E' successo invece che un movimento fluido come l'acqua ha marchiato a fuoco gli atenei ed ha portato al cospetto dei baroni del mondo una rabbia che ha fatto paura. Buoni? Cattivi? Determinati. Compatti. E allora meglio non lasciare nulla di intentato, prima che accada di nuovo. Meglio colpire duro, prima di mettere in scena la prossima farsa. Meglio sfondare porte e chiudere manette, prima di ritrovarseli ancora in strada. Meglio innescare il meglio della peggiore propaganda, prima di subire nuove sconfitte a colpi di parole e suoni, riappropriazione e condivisione. Meglio? Peggio per voi. Mica facile arrestare un corpo collettivo. Non sta succedendo niente. Come no. Eppure si occupano strade, rettorati e pagine web a migliaia. Eppure si urla che dietro lo striscione e gli scudi c'ero anch'io. Eppure... lo spettacolino internazionale dei sedicenti grandi continua ad inciampare in blocchi metropolitani e resistenze diffuse.
Quel movimento che non vuol pagare la crisi ha sferzato anche Bologna,e anche Bologna si è meritata una dose della reazione violenta partita da Torino. L'arresto di quattro ragazzi si aggiunge alle sperimentazioni di quel laboratorio in cui da tempo lavorano magistrati e prefetti, questori e sindaci, rettori e segretari di partito. L'arresto di quattro ragazzi scopre una città che in gran parte non sembra pensare ad altro, da giorni, che ai graffiti sui muri. L'arresto di quattro ragazzi è l'ennesima ferita aperta.
Hanno arrestato qualche studente, sta proprio succedendo qualcosa.
Dietro quello striscione ci siamo tutte e tutti
Mato, Alle, Ernesto, Zua liberi
Liber* tutt*
Venerdì ore 19 in piazza Verdi
Vag61
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Il Partito della Rifondazione Comunista di Bologna sarà domani, 10
luglio 2009, alle ore 19, in piazza Verdi al Corteo Metropolitano
promosso dall'Onda Anomala.
Le perquisizioni e gli arresti a Bologna, come in tutta Italia, di
attivisti del movimento dell'onda rientrano in una logica repressiva
che punta a colpire il movimento di contestazione al G8 e le
mobilitazioni di studenti, precari, giovani e di tutti coloro che nei
mesi scorsi hanno promosso iniziative contro la crisi e contro le
politiche reazionarie del governo.
Condanniamo questo uso preventivo e strumentale della giustizia e
chiediamo la scarcerazione immediata degli arrestati.
Rossella Giordano - segretaria provinciale PRC Bologna
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Bologna Prende Casa aderisce al corteo del 10 luglio.
Contro repressione, precarietà e rendità, conquistare diritti e reddito, liberare spazi.
Rete Bologna Prende Casa
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Come compagne e compagni del Laboratorio Crash! aderiamo all'appello
dell'Onda Anomala bolognese per un corteo metropolitano Venerdì 10 Luglio.
Tutte e tutti in piazza per rivendicare l'immediata liberazione di Alle,
Ernesto, Mato, Zua e di tutti gli arrestati dell'Onda in tutta Italia.
Laboratorio Crash!
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IL CONFLITTO SOCIALE NON SI ARRESTA: DIFENDIAMO IL DIRITTO DI MANIFESTARE E DI DISSENTIRE.
Bologna Città Libera e Terre Libere aderiscono e partecipano alla manifestazione cittadina che l'Onda anomala ha indetto per venerdì 10 luglio a Bologna alle ore 18 con partenza da Piazza Verdi.
E' in gioco - ancora una volta - la difesa di alcuni elementari diritti di democrazia: la libertà di manifestare il dissenso ed il conflitto sociale anche in forma radicale; la possibilità di farlo apertamente ed in forma collettiva.
Si vuole cancellare la libertà di esprimersi anche nelle forme della disobbedienza sociale e civile (modalità del conflitto sociale che fanno parte del vissuto e della storia dei movimenti anti-liberisti di questi ultimi dieci anni).
Non bastano le leggi liberticide, il "pacchetto sicurezza" del Ministro di Polizia Maroni, le leggi razziali: oggi si compie un salto di qualità facendo diventare l'agire pubblico e collettivo un reato punito con l'arresto.
E' un messaggio chiaro che viene inviato a tutti i settori sociali colpiti dalla crisi: non provate a protestare, a violare le zone rosse, a occupare le strade o le stazioni ferroviarie, a occupare le fabbriche che vengono dismesse, perchè sarete arrestati.
Siete licenziati, cassaintegrati, sfrattati, precarizzati, esternalizzati? Rassegnatevi e (al massimo) vi consentiremo di lamentarvi a bassa voce per non disturbare.
Per questo la liberazione degli attivisti arrestati in questi ultimi giorni (compresi quelli di Roma) è una mobilitazione che riguarda ognuno di noi e nessuno può voltarsi dall'altra parte pensando che non lo riguardi.
Rileviamo che questa operazione è possibile anche grazie alla partecipazione in prima persona di settori della magistratura vicini al Partito Democratico come il Procuratore Generale di Torino Caselli.
D'altra parte cosa potevamo aspettarci da un partito che a Bologna - tramite il sindaco e la presidente della provincia - avvalla e fa propria un'ordinanza del Prefetto contro il diritto di manifestare che peggiora i contenuti indicati dal leghista/razzista Maroni e pratica e rivendica da anni "l'accoglienza disincentivante" ai danni dei migranti?
Pensiamo che nella mobilitazione che si svilupperà vadano inserite anche due richieste precise alle amministrazioni comunale e provinciale:
- che Delbono e Draghetti con le coalizioni che le sostengono si dichiarino pubblicamente contro gli arresti di questi giorni;
- che il sindaco e la presidente della provincia ritirino la propria firma dall'ordinanza prefettizia che limita il diritto di manifestare.
LIBERE/I TUTTE/I SUBITO!
Bologna Città Libera
Terre Libere
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Le lacrime che dai nostri occhi/vedrete sgorgare/non crediatele mai/segni di disperazione/
Promessa sono solamente/Promessa di lotta
Alekos Panagulis, Promessa, 1972
Ieri, in occasione dell'apertura dei lavori del G8 in Italia, a Roma si è celebrata la giornata dello stato repressivo. Divers* attivist* arrivat* da tutta Italia sono stati inseguit*, braccat*, rincors*, fermati come bestie, tradott* in carcere e privat* della loro libertà.
Un giorno prima, 21 student* si sono svegliat* al passo militare delle forze dell'ordine: braccat*, ancora una volta come bestie, sono stat* brutalmente portat* via dalle loro case, quasi tutt* sono in carcere.
A* compagn* arrestat* va la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, la nostra fiducia nelle lotte.
Capi d'imputazione: l'aver liberamente espresso il proprio pensiero, l'aver liberamente dissentito, l'essere liberamente sces* in piazza.
Quello di cui sono accusat*, e tramite loro tutt* noi, è di aver autonomamente determinato le modalità della propria protesta.
Oggi ci tolgono la nostra libertà in nome della loro "vera e unica" parola: "libertà" è manifestare come lorsignori hanno preventivamente deciso.
Rifiutiamo questa libertà di manifestare imposta dall'alto, che riconosciamo come vuota: non è libertà potersi muovere all'interno del recinto nel quale le loro ordinanze vogliono rinchiuderci.Alla divisione buon*/cattiv* dei magistrati della sinistra rispondiamo rivendicando la collettività di quei momenti: ogni arresto colpisce tutt* quell* che levano la propria voce contro questa democrazia bastarda, lo sfruttamento e la repressione.
Non ci chiediamo il perchè, sappiamo ormai bene che poco ci si può aspettare da coloro che parlando di democrazia e libertà non fanno altro che riverire i tiranni ai quali sono asserviti, siano essi i loro superiori
di grado, i loro rappresentanti politici, i loro capi di partito.
Di destra, di sinistra: la violenza gratuita di ieri a Roma e de l'altro ieri in tutta italia porta il marchio riconoscibile della tirannia e della repressione bipartisan.
Ci vogliono spaventare, perchè l'arma della repressione e della tirannia è la paura. Ci vogliono addomesticat*, perchè non riescono a concepire altra scelta che quella della loro servitù. Ci vogliono a capo chino e spalle strette, vogliono sentirci dire 'Sì, Signore!', vogliono manette ai nostri polsi. Desiderano imbrigliarci più di ogni altra cosa, e da questo desiderio scaturisce la loro violenza.
Ci vogliono serv* perchè odiano la libertà, perchè non sopportano la passione delle nostre lotte, perchè di fronte ai movimenti è più evidente la pochezza della loro voglia di ordine, disciplina, sottomissione.
Questi arresti sono il ritorno in grande stile della destra nazionale e fascista in questo paese, sono il definitivo smascheramento di una sinistra autoritaria, che ha fatto della repressione dei movimenti
autorganizzati e di base la propria strategia politica. Ma dovrete prenderci tutt*: la portata delle lotte va oltre i singoli soggetti che vi prendono parte.
Le lacrime che oggi vedete sgorgare dai nostri occhi sono una promessa di lotta, e con l'insubordinazione e la lotta risponderemo al bastone ed agli arresti.
Le vostre carceri non conterranno mai il nostro dissenso.
I fascisti che vi spalleggiano sono gli unici che riuscirete a sottomettere.
Le vostre minacce criminali hanno il solo effetto di aprirci gli occhi sull'illeggittimità tirannica del vostro governo.
Venerdì saremo in piazza per reclamare la libertà de* manifestant* rastrellat* ieri a Roma, l'altro ieri a Bologna, Napoli, Torino, Padova e Venezia o ovunque.
Liber* tutt*!
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