Neo-Fascismo

Le ronde della Guardia Nazi-onale

Ecco i primi effetti pratici del pacchetto sicurezza varato nel mese scorso dal Governo. Come ampiamente previsto dai più, i groppuscoli paramilitari nostalgici del fascismo si sono affrettati ad iscriversi all'elenco delle associazioni adibite al compito di pattugliamento delle strade. Non avevamo dubbi! Una maggioranza di chiaro stampo catodico ha serie difficoltà a s-mobilitare il proprio elettorato dalla poltrona del salotto, e cosi si ricorre alla vecchia mano fascista come simbolo dell'effettiva forza materiale di un network televisivo. Chissà se, animati da "spirito giolittiano", "quelli della maggioranza" hanno pensato di poter cavalcare l'onda nera per rimanere, ancora un pò, seduti al parlamento; quello che è certo è che, con una classe dirigente inetta e arruffona come quella che ci governa, non c'è da confidare troppo nelle doti politiche di parlamentari e senatori. Intanto i fascisti si allargano sul territorio con il bene placido di ceto politico e carta stampata: coccolati dai maggiori quotidiani nazionali, vezzeggiati dagli studi dei telegiornali, ridimensionati nelle loro mire totalitarie dalle chiacchere degli opinionisti. Naturalmente chi denuncia una connivenza che ormai sta facendo carta straccia delle più elementari regole della convivenza civile è solo un terrorista-estremista. Potere della semantica.

Da PeaceReporter

ronde nere Quest'estate, salvo imprevisti, i volontari della Guardia Nazionale Italiana (Gni) dovrebbero iniziare a pattugliare le strade delle città italiane in applicazione del disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi (approvato dalla Camera lo scorso 14 maggio, ora all'esame del Senato) che all'articolo 3 (commi 40-44) prevede il concorso di "associazioni di cittadini non armati" al presidio del territorio (le cosiddette ronde).
Sono ex appartenenti alle forze armate e alle forze dell'ordine e normali cittadini "patrioti e nazionalisti" pronti a "servire la nostra terra e il popolo italiano" svolgendo attività di vigilanza "per potenziare la sicurezza nei centri urbani" ma anche di "protezione civile" e di "promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni Italiane con particolare riferimento all'Impero Romano".
Hanno un Comandante Generale, il colonnello dei carabinieri in congedo Augusto Calzetta, di Massa Carrara, e un Presidente Nazionale, il giovane ex alpino Maurizio Correnti, di Torino (città in cui si trova anche la loro sede nazionale: le sedi operative sono, per ora, a Sarzana, Reggio Calabria e Siracusa).
Indossano una divisa: camicia grigia (inizialmente era prevista kaki) con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale nera, basco o kepì grigio con il simbolo della Gni: l'aquila imperiale romana.
Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.
Al braccio portano una fascia nera con la "ruota solare", simbolo del Partito Nazionalista Italiano (Pni): la nascente formazione politica che sta dietro alla Gni.
Il sito del PniAnche i membri del Pni avranno un'uniforme: la stessa della Guardia Nazionale Italiana. Il programma politico del Pni, di stampo statalista e collettivista, prevede tra l'altro la pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti", la lotta "contro il parlamentarismo corruttore" e la creazione di "un forte potere centrale dello Stato" e di "camere sindacali e professionali", il diritto di cittadinanza e l'accesso alle cariche pubbliche "solo per chi sia di sangue italiano", lo stop a "ogni nuova immigrazione di non-italiani" e l'immediata espulsione forzata di "tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977", il divieto di pubblicazione di "giornali che contrastano con l'interesse della comunità" e l'abolizione di tutte le organizzazioni e istituzioni "che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale".
I paramilitari del colonnello Calzetta e le camicie grigie del Pni debutteranno ufficialmente il 13 giugno a Milano, al numero 5 di via Chiaravalle, angolo via Larga, in occasione del congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale di Gaetano Saya, che nella sua pagina internet personale si dichiara "l'ispiratore politico" della Guardia Nazionale Italiana".
Estimatore di Berlusconi e acerrimo nemico di Fini, Saya, che dopo il recente scioglimento di Alleanza Nazionale è rimasto l'unico depositario del simbolo dell'Msi di Almirante, è il sedicente ex agente segreto della Nato e del Sismi, ex ‘gladiatore'ed ex massone che già nel 2003 provò a creare un gruppo paramilitare di ‘camice grigie' (i Reparti di Protezione Nazionale) e che nel 2005 venne arrestato per l'oscura vicenda dei ‘servizi paralleli' (il Dssa, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, diretto da Gaetano Saya e Riccardo Sindoca): una "banda di pataccari" secondo l'allora ministro degli Interni Pisanu, che però risultò avere rapporti con i vertici degli apparati di sicurezza dello Stato, in particolare con i servizi segreti militari.

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