Il condominio in festa [foto]

Si è svolta sabato 6 giugno l'iniziativa "Il condominio in festa", promossa dall'associazione Theatrumundi ( theatrumundi@autoproduzioni.net ). Un momento di grande festa e socialità tra gli inquilini e non solo, del condominio di Via S. Donato 22- 24 - 30. Piccola comunità accomunata da un grande e poco sfruttato spazio comune d'interazione :il cortile. Un evento ispirato all'atmosfera delle feste di paese, per condividere insieme a tutti gli abitanti, tante volte solo sfiorati di fretta, un bicchiere di vino, un buon piatto di lasagne e buona musica...
7 giugno 2009

Chi sia passato dalla parti di via San Donato, la sera del 6 giugno, sarà stato attirato dai chiari indizi di una festa, facilmente riconoscibile nel cortile dei civici 22, 24 e 30, in quel complesso di case un tempo conosciuto come “casa dei Legati”.

Con la collaborazione di tutti i condomini e gli inquilini, oltre al patrocinio del Quartiere San Vitale, l'associazione culturale Theatrumundi ha promosso e organizzato l'iniziativa “Il condominio in festa”, con il proposito di riscoprire i sapori della socialità condivisa; niente di speciale, si potrebbe obiettare, soltanto buona musica e delle persone che si conoscono, o si riconoscono.

Eppure qualcosa di davvero straordinario è successo. Si scriveva, a proposito di via San Donato, nel 1950: “Fino a poco tempo fa la nostra non era periferia della città, innestata nelle vicende della grande Bologna che racchiusa entro le mura svolgeva la sua vita agitata. La nostra era un borgo staccato con vita modesta e familiare, famiglia di campagna nella quale ci si conosceva e a tutti erano note le vicende di ognuno.” Di certo non si voleva tornare al passato, alla storia. Si voleva raccontare un'altra storia: la narrazione di un cambiamento possibile, a parer nostro auspicabile. L'espressione “convivenza civile” sembra essere diventata un'arma versatile e potente, per denunciare il cosiddetto degrado, e mascherare l'indifferenza. La storia che questo evento voleva raccontare è quella di una nuova convivenza davvero civile: la storia dei cancelli di un condominio che si aprono al quartiere, quei cancelli solitamente chiusi a chiave per proteggere le auto, padrone incontrastate di un cortile usato quasi esclusivamente come parcheggio; la storia di istituzioni e associazioni che dialogano per costruire un palcoscenico in cui ognuno possa recitare la sua parte, di abitanti e commercianti che si incontrano al di fuori delle logiche economiche; la storia dei molti studenti che mangiano e ballano con i cittadini bolognesi, lontani dalle piazze militarizzate e dai cliché del sabato sera.

L'Associazione Culturale Theatrumundi, nata nel 2008 con l'intento di esercitarsi nella produzione e promozione di eventi culturali, ha sede in uno degli appartamenti che affacciano sul quel cortile. Dopo il successo di tre serate di autofinanziamento organizzate nei locali del Vag61, in via Paolo Fabbri, l'associazione ha provato a cimentarsi in una sfida diversa: mettere in relazione pezzi di cittadinanza che normalmente si ignorano, quando non sono in aperto contrasto. Da qui l'idea di una festa di condominio, in cui si potesse dare spazio a musica, esposizioni e proiezioni, superando i rigidi stereotipi che spesso impediscono i buoni rapporti di vicinato. Il risultato, a giudizio nostro e di tutti i partecipanti, è stato addirittura superiore alle aspettative, segno che le gli sforzi di apertura alla socialità, se compiuti con intelligenza, possono trasformare l'esclusione in inclusione, i contrasti in collaborazione, la civile indifferenza in socievole convivenza.

 

 

condominio in festa

 

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