Facciamo Breccia denuncia la gravità della situazione che si è creata a Roma dove, con pretesti di ordine pubblico, l'amministrazione capitolina guidata da Alemanno, sta impedendo di fatto lo svolgimento del Pride, la storica manifestazione di liberazione di lesbiche, trans e gay che dal 1994 ogni anno si svolge nella capitale.
Tale divieto è inaccettabile non solo per lesbiche, trans e gay ma per tutte e tutti coloro per cui la libertà, la liberazione, il diritto di manifestare sono valori irrinunciabili, specialmente in un momento in cui la violenza nel nostro paese sta raggiungendo picchi altissimi.
L'attacco alle soggettività meno protette rappresenta da sempre una segnale chiaro e incontrovertibile dell'instaurarsi di un regime violento contro ogni forma di libera espressione e di dissenso.
Accettare questo divieto significa scavare la fossa a quel residuo di libertà rimasta nel nostro paese e questo non è accettabile per chiunque ritenga l'autodeterminazione, la laicità, l'antifascismo principi irrinunciabili.
Il coordinamento Facciamo Breccia, che fa parte del comitato promotore del Roma Pride, invita tutte le realtà antifasciste e autodeterminate alla mobilitazione in difesa di quell'agibilità politica che, se sconfitta il 13 giugno, sarà sconfitta per tutte le realtà politiche nel prossimo ventennio (almeno).
Coordinamento Facciamo Breccia
Assemblea del Festival sociale delle culture antifasciste Bologna
2 giugno 2009, per adesioni info at facciamobreccia punto org