La protesta è indirizzata verso i metodi adottati dagli altri sindacati: dopo aver disertato il tavolo unitario convocato dall'azienda, le sigle neo-firmatarie si sono accordate separatamente con Atc, ottendo un aumento di 250 euro (a fronte di una richiesta iniziale di 1000), legato alla produttività: di fatto avranno il premio solo i lavoratori con maggiore anzianità e di chi non farà assenza. Inoltre è previsto - denunciano gli scioperanti - un aumento dell'orario di lavoro che riduce il recupero fisico e un numero minore di riposi annuali (circa 20 in meno) per i neo-assunti.
I sindacati firmatari dell'accordo avevano promosso un referendum tra i lavoratori ma i risultati dello stesso erano stati contestati duramente dagli esclusi dal tavolo di trattativa.
"Lo sciopero di oggi (ieri, ndr) è il vero referendum tra i lavoratori": con queste parole RdB e Uil Trasporti chiedono di tornare al tavolo unitario.