Divieto ai comizi in periferia

Comizi elettorali? Non al Quartiere Reno

In base ai provvedimenti per l'ordine pubblico adottati nel 2008 dalla Giunta Cofferati, non è possibile svolgere comizi elettorali fuori dalle aree individuate del centro storico e dei quatieri Borgo Panigale, Navile e Savena. Rimangono esclusi quindi molti quartieri periferici, nei quali è proibita la possibilità per i candidati di confrontarsi direttamente con i cittadini. La Lista Reno, da anni presente nella circoscrizione Reno denuncia questa situazione come una grave limitazione di un dirito elementare. Pubblichiamo il comunicato della Lista Reno.
1 giugno 2009 - Lista Reno

Non credevamo alle nostre orecchie, quando alla Commissione
Interpartitica del Comune di Bologna ce lo hanno spiegato, ma abbiamo
appreso che nel territorio del Quartiere Reno non è possibile chiedere
una piazza per comizi durante la campagna elettorale: per decisione
presa nel 2008 dalla Giunta Cofferati (in base ai noti provvedimenti di
"ordine pubblico" adottati nel 2008), è tassativamente vietato.
Non è nostra intenzione perdere tempo nel giudicare la linea perbenista
del nostro aristocratico sindaco uscente, fedele a quella del ministro
dell'interno leghista così come a quella del vaticano, avendo peraltro
presentato come lista civica al quartiere Reno un ordine del giorno di
solidarietà per i politici denunciati a Bologna in seguito alle
iniziative di protesta sul divieto di manifestare in centro nelle
giornate del sabato e domenica ed avendo altresì contribuito alla
riuscita della giornata di riappropriazione del diritto di manifestare
in centro ma vogliamo sottolineare alcuni passi importanti di questa
farsa della campagna elettorale.
I comizi si possono fare solo ed esclusivamente in luoghi rigorosamente
individuati dall'apposito elenco pubblicato in seguito alla delibera
della Giunta Comunale relativa ai provvedimenti per gli spazie
elettorali per le elezioni del 2009. In questo elenco troviamo piazze
del centro storico ed altri luoghi di aggregazione popolare storici a
Borgo Panigale al Navile e al Savena. In altre periferie no, come mai???

Questa assurda decisione politica priva di fatto i quartieri periferici
di Bologna della possibilità di esercitare un elementare diritto
democratico durante la campagna elettorale. Di fatto un simile
provvedimento non fa che allontanare i cittadini dalle loro istituzioni
rappresentative, privandoli della possibilità di esprimere una delle più
diffuse e positive forme di partecipazione civile.

La Lista Reno, che presenta propri candidati per l'appunto alle elezioni
per il rinnovo del Consiglio della Circoscrizione Reno, si trova così a
vedere negata l'autorizzazione a tenere comizi in mezzo alle persone del
quartiere Barca e Santa Viola, semplicemente perchè il Quartiere Reno
non ha comunicato alla Giunta Comunale, come peraltro suggerito anche
dalla Prefettura sulle circolari esplicative relative alle elezioni
2009, un _banalissimo ma indispensabile elenco di spazi_.
Già, bastava compilare e recapitare agli uffici competenti un semplice
elenco di luoghi sul territorio del Reno, i quali ne avrebbero preso
atto inserendoli nei relativi elenchi ed ecco che al momento opportuno,
all'occorrenza chiunque ne avesse fatto richiesta avrebbe potuto usufruirne.

Può ancora avere senso per la Giunta Comunale parlare di decentramento,
quando poi non si riconosce a un quartiere periferico neppure il diritto
di esercitare un elementare diritto democratico?
A che serve, allora, istituire le Circoscrizioni dei Quartieri?
In pratica, se non ci sarà un ripensamento da parte della Giunta,
andremo al rinnovo del Consiglio di Quartiere senza potere avere questa
forma di rapporto diretto coi cittadini, che opportunamente la
Costituzione Repubblicana riconosce come un diritto elementare.

Sollecitiamo la gente del quartiere Reno e degli altri quartieri
penalizzati ad alzare la voce per fare emergere questa contraddizione.
Chiediamo poi alla stampa di dare la più ampia informazione su tale
grave questione di limitazione dei diritti di cittadinanza, e a tutte le
forze politiche democratiche e sindacali cittadine di pronunciarsi in
merito, così da poter ripristinare regole eque e sensate, che permettano
a tutti i cittadini di esprimersi ed essere informati secondo i dettami
costituzionali, com'è normale che sia.
E infine ci auguriamo che anche le altre liste che concorrono alle
elezioni in quartieri dove è stato introdotto questo provvedimento
censorio si pronuncino per togliere questo anomalo e insensato bavaglio
alle periferie bolognesi. Nei prossimi giorni annoteremo le prese di
posizione pervenuteci su questa battaglia per la libertà d'espressione,
e ne daremo poi la dovuta pubblicità.

Chiudiamo con una domanda: perchè il nostro quartiere così solerte nel
pubblicare i dati di "Bologna che cambia" ed a pubblicizzare la
"bonifica" del lungoreno dalle "deturpanti" baraccopoli dei senza fissa
dimora attraverso feste pilotate (vedi Parco lungo Reno in festa) alle
quali viene sempre pompata la partecipazione del presidente del
quartiere Reno uscente, come se fosse il signore indiscusso del feudo
del Reno, non si è dimostrato così solerte nel redarre l'apposito elenco
o quantomeno a segnalare il fatto alla commissione interpartitica, che
avrebbe permesso a tutti coloro i quali non si riconoscono nella grande
mamma del pd o nella spazzatura della destra di svolgere la propria
campagna elettorale?

Lista Reno per il rilancio dello stato sociale
www.listareno.it