Ma sono ancora molti i problemi da risolvere
Tav Bologna - I residenti ottengono gli indennizzi, la lotta paga!
Arrivano i primi indennizzi per i residenti di via Carracci e di via Fioravanti inizialmente esclusi dai risarcimenti. La vittoria è del Comitato di via Carracci, che fa sapere che questo è solo l'inizio.
29 maggio 2009
E' di ieri la notizia dell'arrivo dei risarcimenti ai residenti di via Carracci e di via Fioravanti, indennizzati per la polvere e i rumori provocati dal cantiere dell'Alta Velocità in questi anni.
Tutto inizia nel 2005 quando nasce il "Comitato di via Carracci", formato dai residenti della zona adiacente al cantiere del tav, decisi a ottenere i risarcimenti a loro dovuti secondo l'accordo firmato tra Comune e Fs, ma mai rispettato.
I problemi evidenziati dal Comitato sono moltissimi: crepe, polvere, rumore... fino ad arrivare al crollo delle fognature dello scorso agosto e alla contemporanea evacuazione di un intero edificio, nel quale le famiglie residenti non sono tuttora riuscite a rientrare.
Bologna è una delle città toccate dal tav che ha avuto maggiori danni agli edifici a causa della vicinanza del cantiere alle case, ma ci si aspetta problemi simili in futuro anche in città come Firenze.
A Bologna inoltre l'accordo con Fs era stato applicato in maniera molto restrittiva, tanto da escludere i non "frontisti", cioè le famiglie, più di 50, non residenti negli appartamenti che danno direttamente sul cantiere o che hanno avuto gru e altri macchinari nelle immediate vicinanze della propria casa.
Grazie alle iniziative del Comitato e alle pressioni in Consiglio Comunale da parte di alcuni consiglieri, nel novembre scorso le Fs si impegnano a indennizzare anche i non "frontisti", che si sono visti arrivare i primi risarcimenti proprio in questi giorni. Insomma, un lungo percorso che ha però alla fine ottenuto ottimi risultati.
Lontani dal fermarsi di fronte a questa vittoria i residenti della zona sono determinati a continuare nella loro battaglia: "Sono ancora molti i problemi da risolvere" ci dice il consigliere comunale D'Onofrio, "ad esempio la questione dell'aria nella zona di via Carracci, la peggiore di Bologna, come possiamo vedere dai dati forniti dalle centraline. Rimane in sospeso anche uno screening sanitario della zona, annunciato ma di fatto mai accettato dal PD..."