Ancora un'aggressione squadrista a Roma, stavolta ai danni della comunità bengalese in procinto di festeggiare il capodanno in un parco della capitale. Hanno colpito in 15, arrivati alle 2.15 di notte con spranghe e bastoni. A volto scoperto hanno aggredito i rappresentanti della comunità bengalese e dell'associazione Dhuumcatu che si trovavano a Villa Gordiani, parco nel quadrante est della capitale faticosamente ottenuto dalla comunità per i festeggiamenti dopo un tira e molla con il Comune. Hanno distrutto un furgone e tre stand, hanno picchiato un ragazzo di 23 anni, in Italia con lo status di richiedente asilo politico. Il giovane è finito al policlinico Casilino con una spalla lussata e una prognosi di dieci giorni, altri hanno riportato contusioni e ferite più lievi.
E' la stessa associazione bengalese Dhuumcatu, organizzatrice della festa, a darne notizia. "Tutto è accaduto alle 2 di notte, avevamo furgoni e altro materiale portati nel primo pomeriggio di giovedì a Villa Gordiani. Intorno alle due di notte, una ventina di persone sono entrate dai due cancelli del parco, hanno cominciato a spaccare tutto e sono scappati. Fortunatamente alcuni dei nostri che erano nel parco a custodire il materiale sono riusciti a nascondersi e hanno visto tutto". I testimoni si sono recati in Questura per riferire le loro testimonianze: "Avevamo chiesto al municipio se potevano organizzare la vigilanza, visto che c'era materiale in allestimento. Non ci hanno neppure risposto e abbiamo dovuto fare da noi".
L'accordo per organizzare il Capodanno a Villa Gordiani era stato trovato dopo che giovedì scorso l’associazione Dhuumcatu, insieme ad alcuni comitati di base, aveva occupato simbolicamente il Parco archeologico di Centocelle per chiedere al Comune di poterlo utilizzare per la festa. "Alla fine abbiamo convenuto che il parco non era a norma e abbiamo accettato di andare a Villa Gordiani, peraltro, la mattina, mentre alcuni ragazzi bengalesi portavano via il nostro materiale dal Parco di Centocelle, sono stati fermati e identificati dai vigili urbani che hanno cominciato a dire loro che erano clandestini, che ora ciò è un reato e poi l'hanno portati al commissariato. Un atteggiamento assolutamente non condivisibile perché, oltre ad impaurire delle persone che non stavano facendo nulla di male, appariva come una vera e propria minaccia dal momento che il reato di clandestinità, in Italia, non è ancora stato introdotto". Questa mattina alle 11 l’associazione Dhuumcatu e altri comitati della comunità bengalese di Roma hanno tenuto una conferenza stampa a Villa Gordiani sull'accaduto e anche per annunciare il corteo di oggi pomeriggio, che partirà alle 18 sempre dal parco dove è avvenuta l’aggressione. I festeggiamenti per l'inizio dell'anno 1416 sarebbero dovuti iniziare domani per protrarsi fino al 31 maggio.