Partecipano alla serata:
> l´autore del volume
> la redazione di Senza Censura
[dalla IV di copertina]
"Il rivoluzionario armato non è un fanatico della violenza. Per certi
individui esistono altre possibilità legali per estrinsecare i propri
desideri.
Il rivoluzionario che si è deciso attraverso l´analisi politica per
la violenza come misura immediata, si è obbligato alle estreme
conseguenze per tenersi fedele alle proprie convinzioni.
Queste scelte si realizzano innanzitutto contro i propri interessi
poiché si tratta di superare il proprio desiderio di
autodeterminazione con una concezione della vita che è un paradosso,
poiché si può perdere tanto la libertà quanto la vita.
Ma prima di tutto ci si imbatte in una profonda e grave
contraddizione da sopportare: l´amore per la vita e la necessità di
andare contro la vita.
Il combattente sente profondamente questa contraddizione tragica e
dolorosa. Essa lo dilania. Ma lui sa che prende parte ad una lotta
contro una violenza che disumanizza gli individui e li rovescia nella
barbarie."
(Dalla dichiarazione finale di Dimitris Koufontinas al processo
contro l´Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre davanti al
tribunale speciale di Atene, dicembre 2003)
[Note dell´Editore]
La storia la scrivono i "vincitori".
O, quanto meno, è ciò che vorrebbero farci credere.
Per questo motivo non ci fidiamo della "storia" che ci viene
propinata dal potere. Sia perché conosciamo le nefandezze di cui è
capace questo dominio, sia perché è la loro storia, non la nostra.
A noi, al contrario, interessa ripercorrere, quando e dove possibile,
la storia di chi, soprattutto nell'era dell'egemonia imperialista, ha
cercato con lucidità e determinazione di sviluppare forme di
resistenza alla barbarie delle politiche di saccheggio e di
sfruttamento su milioni di uomini e donne.
A partire da tale assunto abbiamo accettato di buon grado di
pubblicare questa ricerca su una delle organizzazioni più
interessanti e originali dell'intero panorama rivoluzionario europeo
sviluppatosi negli anni '70 e di cui, nonostante la vicinanza
geografica e politica, non si conosce praticamente nulla.
Contribuire a fare luce, anche se in minima parte, sulla storia del
movimento rivoluzionario internazionale, cioè sulla nostra storia,
non pensiamo sia un'operazione di "nostalgica memoria" rivolta al
passato ma al contrario un'utile strumento proiettato nel e per il
futuro.
Parlare e scrivere dell'organizzazione rivoluzionaria greca "17
Novembre" non significa allora solo ripercorrere la sua storia
politica ed organizzativa, ma vuole essere anche un contributo alla
comprensione del contesto economico, sociale e politico greco che
negli ultimi anni ha registrato la presenza di un movimento che,
soprattutto sulle tematiche antimperialiste, ha dimostrato una
notevole forza e vitalità.
I recentissimi avvenimenti di lotta e di resistenza in Grecia non
fanno che confermarci questa necessità e anche se è del tutto casuale
che questo volume, rimasto a lungo in gestazione, venga pubblicato in
un momento così attuale, non possiamo che felicitarcene.
Ci sembra d'obbligo allora dedicare questo sforzo editoriale a tutti
e tutte coloro che in questo periodo in Grecia sono così fortemente
impegnati in una dura battaglia contro la violenza politica ed
economica dello stato e dei suoi cani da guardia in divisa, ed in
modo particolare al giovane Alexandros, che ha pagato con la vita
questa lotta di libertà.
A pugno chiuso.
La Redazione di Senza Censura
CIRCOLO IQBAL MASIH
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