Mercoledì 6 maggio ci sarà ancora uno sfratto, ai danni di una giovane coppia, composta da padre e madre, un figlio di tre anni e un altro in arrivo. La famiglia è iscritta alle liste per l'assegnazione di una casa popolare, che si prevede potrà avvenire a fine luglio. Ma la proprietà non ha intenzione di concedere rinvii che consentano agli sfrattati di fare un passaggio da "casa a casa", malgrado abbiano già incassato 2000 euro il mese scorso, al precedente accesso dell'ufficiale giudiziario.
L'unica soluzione che offre l'amministrazione è una comunità per madri con figli, che dividerebbe la famiglia. Questo nucleo famigliare rientra nella tipologia individuata dal tavolo aperto con Prefettura, Amministrazione e parti sociali, per la quale si era previsto all'ultimo tavolo il blocco degli sfratti. Ancora una volta i diritti sociali dei lavoratori e degli inquilini sono calpestati dall'arroganza della rendita e della speculazione.
Esiste da ormai diverso tempo una emergenza abitativa che investe la nostra regione e la città di Bologna, attraversata anch'essa dalla crisi economica e da una precarizzazione sociale diffusa.
La soluzione temporanea è quella del blocco degli sfratti, a cui deve seguire un nuovo piano casa che metta al centro l'edilizia residenziale pubblica.
Di fronte a questa emergenza, se non si faranno scelte politiche diverse , gli inquilini saranno costretti a trovare altre soluzioni, auto-assegnandosi le case sfitte.
Presidio anti-sfratto mercoledì 6 maggio
Dalle ore 8.00 via Cesarini n.3 (traversa via Barbieri, Quartiere Bolognina)
Bologna
ASSOCIAZIONE INQUILINI ASSEGNATARI-RdB Bologna
Via monterumici 36/10 Bologna
Tell 051-389524
Cell 3407106022
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