Scaramucce elettorali

Super-Cazzola fa il guappo

C'è chi dice sia egocentrismo, chi invece che abbia un "dna fatto di cose dette e poi smentite, di promesse mirabolanti poi svanite nel nulla". Fatto sta che ormai indietro nei sondaggi e inviso al suo stesso partito, Alfredo Cazzola, candidato a sindaco da "guapperie" alla Mario Merola, sta cercando scampoli di visibilità per non finire in "nomination" alle elezioni comunali. Di seguito un commento di Mazzetta sullo sboccacciato Alfredo super-Cazzola.


Mazzetta

cazzola Da quando si è proposto come candidato a sindaco, il vulcanico Alfredo Cazzola (a destra nella foto) si è segnalato per l'animosità verso il centrodestra. Pur avendo il sostegno compatto del PDL, Cazzola soffre la presenza della candidatura dell'ex-sindaco Guazzaloca, soffre l'essere sotto nei sondaggi nei suoi confronti, ma soffre soprattutto nel vedere tanti della sua area di riferimento che gli prefereriscono l'ex-macellaio a capo di una lista più o meno civica.

Così il 25 aprile, dopo aver comiziato in piazza da uno sgabello, dicendo che se Berlusconi appare in città per sostenerlo (aiuto richiesto dai partiti che lo sostengono) lui scapperà, si è messo a far scenate in mezzo alla strada aggredendo il candidato alla provincia Gianluca Galletti, placido onorevole dell'UDC, che ha fatto l'errore di salutarlo prima che il nostro avesse smaltito correttamente l'adrenalina da comizio. Come un guappo, davanti alla sua vetrina elettorale, Cazzola si è all'improvviso acceso.

Motivo del contendere, dopo che i due si erano salutati e avevano cominciato a parlare con un comune conoscente, Galletti che ha negato di avergli chiesto, a suo tempo, di candidarsi al posto di Guazzaloca. A questo punto Cazzola non ci ha visto più e ha inanellato in serie: "Tu a casa mia non ci vieni più neanche per andare in bagno"; "Ti do un cartone in faccia (un pugno) che non parli più"; "Ti spacco la faccia". Per finire con un rosario d'insulti ad accompagnare la prudente ritirata dell'incredulo Galletti, da "Onorevole di merda" in giù. ( I virgolettati sono di Repubblica).

Il tutto tra la folla che gremiva la centralissima strada a due passi dalla piazza piena di gente che festeggiava il 25 aprile.

dal blog di Mazzetta