Dal 15 aprile al 3 maggio'09, presso C.I.Zonarelli, via Sacco 14

La pista ad ostacoli - Visioni gratuite

Quattro liceali irakeni tengono un video-diario della loro vita sotto le bombe, la guerra dell'Uganda e la voglia di normalità degli adolescenti, le periferie di Belgrado e i rom che le abitano intenti a reciclare vecchie citroen. Questo e molto altro al festival promosso dal Centro Zonarelli.


14 aprile 2009

LA PISTA AD OSTACOLI
visioni gratuite
dal 15 aprile al 3 maggio 2009
con films, documentari, video da Spagna, Uganda, Brasile, Iraq, India, USA,
Francia, Italia, ed interventi e dibattiti con docenti ed educatori

(presso C.I.Zonarelli - via Sacco 14 - Bologna)

 

PROGRAMMA

 

> Mercoledì 15 aprile 

 

ore 20,30

Introduzione a cura di:

     Fausto Amelii- Direttore Centro Interculturale Zonarelli

     Dimitris Argiropoulos - Operatore pedagogico Università di Bologna

 

a seguire, proiezione di:

BAGHDAD, LE BAC SOUS LES BOMBES

I.O’Mahoney/L.Winter – UK/USA/France 2007 - 88’- vers.francese

Dopo 5 anni dall’intervento militare americano in Iraq,  la violenza è sempre la protagonista della vita degli iraqeni. Fra l’ottobre 2006 e l’agosto 2007, quattro liceali di Baghdad, muniti di telecamera, hanno tenuto il loro diario video filmando la propria vita quotidiana a scuola e a casa, con la famiglia e con gli amici. Come tutti i giovani iraqeni, sono cresciuti con la guerra nel bagno di sangue pressoché costante. Il videogiornale ci trasmette la loro allegria goliardica e loro paure, le loro speranze e i loro scoramenti. Una domanda ritorna senza sosta: riusciranno a ottenere il diploma in mezzo a tutto questo caos? Dato che, senza diploma, non c’è accesso agli studi universitari che potrebbero aprire loro le porte per l’estero. Premiato all’ European Independent Film Festival.  Primo Premio al Sandford St. Martin Trust Awards.  Nominato da Amnesty International.  PRIMA VISIONE ITALIANA.

 

> Venerdì 17 aprile 

 

ore 20,30

 

Introduzione a cura di:

     Luca Jourdan – Docente di Antropologia Culturale all’Università di Bologna

 

a seguire, proiezione di:

WAR/DANCE

A.Nix/S.Fine – USA 2007  - 105’ – v.or. inglese sott. italiano

I ragazzi Acholi che vivono nel campo di Patongo nell’Uganda del nord hanno tutti alle spalle terribili esperienze personali e familiari, per la guerra che infuria proprio in quella regione.  Ma sono anche adolescenti come tutti gli altri, ed hanno una gran voglia di normalità: sono stufi di essere compatiti, ed anzi vogliono cominciare a vincere e a mostrare le loro potenzialità, a partire dalla Competizione Nazionale di canti e danze tradizionali in un grande teatro della capitale Kampala.   Un documentario entusiasmante e pieno di positività, sulla voglia di vivere di un gruppo di ragazzi ugandesi, una dimostrazione delle grandi capacità umane anche in tempi di crisi.  Premio per la miglior regia al Sundance Film Festival 2007. Nominato all’Oscar Academy Awards nel 2008. PRIMA VISIONE PER BOLOGNA.

 

> Sabato 18 aprile 

 

 ore 19,00

PRETTY DYANA

Boris Mitic – Serbia 2003 – 45’ – v.o. serbo  sott.inglese

Con sottotitolo “A GIPSY RECICLING SAGA” questo documentario mostra la fantasia e la creatività di un gruppo di giovani Rom della periferia di Belgrado nel riciclaggio di vecchie Citroen Dyane, che vengono radicalmente trasformate e reinventate per supplire a nuovi usi.  Ma circolare con queste nuove creazioni attira su di loro le attenzioni della polizia…   Il riciclaggio è la base della sopravvivenza di queste famiglie, provenienti dal Kosovo in guerra.  Mediometraggio vincitore di ben 13 premi a vari Festival internazionali (Sarajevo FF, UrbanTV Madrid, Rom DocFest, ecc.ecc.).

 

 Intervento di:

        Dimitris Argiropoulos - Operatore pedagogico Università di Bologna

 

ore 20,30

VOLANDO VOY

Miguel Albaladejo - Spagna 2006 – 105’ - v.o.spagnolo

Spagna fine anni 70: la gente fissa stupita una 600 senza autista che sfreccia in strada a tutta velocità… in realtà al volante c’è un ragazzino di 9 anni con una straordinaria abilità nel guidare le auto… e soprattutto rubarle.  Il padre, disperato per i guai provocati dal figlio, tenta in ogni modo di allontanarlo dalla banda di piccoli delinquenti del quartiere di cui fa parte, ma lui ormai ha fatto propria la legge della strada senza regole né limiti, fino a diventare il più pericoloso delinquente della regione.  La vita del ragazzo avrà una svolta decisiva di riscatto quando incontrerà un insegnante di scuola un po’ particolare.  Il film è basato sulla storia vera della vita di Juan Carlos Delgado detto “El Pera”, oggi giornalista e pilota professionista. PRIMA VISIONE PER BOLOGNA.

 

> Mercoledì 22 aprile 

 

ore 20,00

FAVELA RISING

J.Zimbalist/M.Mochary – Brasile/USA 2005 – 80’- v.or. sott.inglese

Una storia di riscatto e di rinascita, di speranza e possibilità: superare le condizioni di vita disumane delle favelas brasiliane attraverso l’immensa ricchezza della cultura afroamericana.  Protagonisti sono Anderson Sa', un giovane ex-narcotrafficante che cambia strada dopo la morte del fratello, e la sua lotta quotidiana contro la criminalità, la corruzione della polizia, la vendita di armi e droga che condannano gli abitanti della favela, fin da bambini, ad una vita di violenza, degrado, soprusi, senza prospettive né futuro.  Attraverso la musica hardcore, hip-hop e le danze afro-brasiliane, Anderson Sa' riesce a dare un'alternativa, e a riorganizzare la comunità di una delle favelas più povere e malavitose di Rio de Janeiro.

 

 > Domenica 26 aprile 

 

ore 19,00

 SABAH

Farid Lozes – Francia 2005 – 40’ - v.o.francese

Sabah è una ragazza francese di 27 anni, fondatrice di una associazione culturale giovanile che ravviva con i suoi progetti il quartiere dove abita. Un team di giornalisti televisivi arriva per un reportage sul quartiere, e Sabah accetta di essere intervistata sull’attività quotidiana dell’associazione, che delinea una gioventù di banlieue molto mobile e affamata di mezzi culturali e artistici per esprimersi.  L’associazione tenta di offrire degli sbocchi a queste richieste, ma perde i finanziamenti. Una sera il quartiere si infiamma in scontri tra forze dell’ordine e ragazzi. Mentre Sabah tenta di calmare le cose, rimane vittima di un incidente, ma  i soccorsi non riescono ad accedere tempestivamente al luogo della tragedia… Sabah muore, suo fratello viene accusato e arrestato. Questa storia è fiction e i personaggi sono immaginari, ma la grande somiglianza con la realtà non è un caso: questo “falso documentario” è stato girato prima delle sommosse francesi del novembre 2005, anticipandone drammaticamente gli esiti. Il gruppo realizzatore è l’Associazione As De Pic che si propone di fornire strumenti di analisi e dibattito sulla realtà delle banlieues francesi. PRIMA VISIONE ITALIANA.

 

Interventi e dibattito a cura di:

    Dimitris Argiropoulos – Operatore pedagogico Università di Bologna

    Raffaele Ranni – Educatore della Formazione Professionale Aldini Valeriani

    Vincenzo Savini– Educatore del Q.re Pilastro

 

A seguire, opere presentate dai registi:

 

A scuola di Hip Hop

F.Ajello – Italia 2006 – 25’

Due classi di meccanici auto e moto tra i 15 e 18 anni prendono parte ad un seminario sulla cultura hip-hop (presso la Fondazione Aldini Valeriani a Bologna).  Aiutati da rapper e djs professionisti, i ragazzi buttano giù il testo, scelgono le basi, scrivono e girano il clip. Ne escono un pezzo e un video che sono lo spaccato della Bolognina/Pilastro, ma anche dei tanti quartieri periferici di qualsiasi città metropolitana del mondo. Ne esce l’incontro di esperienze e di culture diverse, la voglia di riscatto.

 

Gli Svirgolati

R.Ranni/M.Pellizzaro – Italia 2004 – 17’

Video che mescola interviste, incontri, e una breve "fiction" realizzata con i ragazzi del centro Katun del Pilastro.  Usando la telecamera come strumento conoscitivo e creativo, il video affronta il tema delle sostanze, dal punto di vista legislativo e delle modalità di assunzione, e sugli effetti e sui rischi del consumo. Un breve viaggio nel quartiere di Bologna, tra i ragazzi che si incontrano al "virgolone" e la scoperta di risorse alternative al disagio come la break dance. L'attenzione poi è stata rivolta all'ecstasy, la cui assunzione in particolari situazioni dosaggi e mix con altre sostanze, può provocare il "colpo di calore", che è il tema della fiction realizzata con i ragazzi.

 

Il mattino è già un lavoro

R.Ranni/M.Pellizzaro – Italia 2005 – 26’

Come un gruppo di adolescenti affronta la prospettiva del lavoro, con le ansie e aspettative che questo comporta. Girato con i ragazzi del Katun.

 

Non facciamo tante storie

D.Curione – Italia 2005 – 16’

Girato con i ragazzi del Gruppo 'Katun'. La storia è nata dall'esigenza dei ragazzi di raccontare delle storie (da qui il sottotitolo “Non sei del tutto fregato finchè hai una storia da raccontare'') che narrassero la quotidianità di questo gruppo di adolescenti che vive nel quartiere Pilastro.

 

> Mercoledì 29 aprile  

 

ore 20,00

BORN INTO BROTHELS

Z.Briski/R.Kauffmann – India/USA 2005 – 85’ – v.or. sott. italiano

La fotografia come mezzo d'espressione ed emancipazione, per chi è nato nella parte sbagliata del mondo.  Il documentario mostra con discrezione e disincanto un gruppo di bambini costretti a confrontarsi quotidianamente col loro peccato originale: essere figli o fratelli di donne obbligate a prostituirsi per sopravvivere alla miseria, nel quartiere a luci rosse di Calcutta. Una realtà dura trasformata attraverso gli scatti fotografici in un desiderio di rinascita, la fotocamera come uno strumento per guardarsi intorno e filtrare il disagio, per regalarsi un'istruzione che possa dar voce all'infanzia negata e restituire la dignità perduta. Le fotografie che negli anni hanno fatto il giro del mondo, frutto del talento degli otto ragazzi, sono la dimostrazione di come la fantasia e la curiosità siano fondamentali per uscire da una condizione di estremo disagio.

 

    Intervento di:

SABINA PIERPAOLI e BENEDETTA ROSSINI – Associazione Niños y Adolescentes Trabajadores

 

MI NOMBRE ES JOSEP

E.Bollino/Volabo/NATs - Italia 2006 – 20’

L’altra storia del lavoro minorile in America Latina. Josep ha 15 anni, è nato e vive a Trujillo, una cittadina a 600 Km da Barquisimeto, in Venezuela.  Appartiene al movimento dei NATs, i bambini e gli adolescenti lavoratori. E’ venuto a Bologna tra febbraio e marzo 2006. Insieme al suo accompagnatore Josè Antonio (20 anni), ha raccontato alla città la sua esperienza, il suo punto di vista sulla sua condizione e sulla realtà del lavoro minorile nel suo paese. Un viaggio tra due continenti, un incontro a viso aperto per capire qualcosa in più su una tematica complessa, troppo spesso affrontata superficialmente e frettolosamente liquidata.

 

 

> Domenica 3 maggio 

 

ore 19,00

 THE BOYS OF BARAKA

H.Ewing/R.Grady  - USA 2005 – 84’  - v.or.inglese

In una scuola dei sobborghi di Baltimora nel Maryland, vengono scelti quattro dodicenni per un programma educativo intensivo da svolgersi in una scuola rurale del Kenya. Dopo aver conosciuto solo ambienti intrisi di criminalità e droga, i ragazzi dovranno contare sulle proprie risorse e capacità, per vivere due anni in un ambiente molto lontano dalla loro quotidianità.  Il Baraka School Project è basato infatti sul concetto dell’allontanamento temporaneo dei ragazzi dagli ambienti a rischio in cui vivono abitualmente, per spezzare il circolo della violenza, e favorire il nascere di nuova consapevolezza.  Il documentario segue il viaggio dei ragazzi e le loro difficoltà e sorprese nel nuovo ambiente.  Vincitore del NAACP Image Award, Premio miglior doc al Chicago FilmFestival. PRIMA VISIONE PER BOLOGNA.

 

ore 20,30

JESUS CAMP

H.Ewing/ R.Grady – USA 2006 – 84’ - versione italiana

Samuel Huntingdon è morto recentemente, ma il pretesto dello “scontro di civiltà” per addestrare integralisti armati è tutt’altro che passato di moda.  Questo documentario testimonia, senza alcun commento da parte degli autori, un eloquente caso negativo di “educazione” dei giovani, che, al contrario dei films precedenti in rassegna, non è foriero di nuova vita e sviluppo, ma rappresenta una vera e propria esercitazione all’odio verso l’”altro da sé”.  Almeno 600.000 bambini e ragazzi cristiani americani (evangelici pentecostali) vengono allevati nel modo che lo spettatore può qui vedere…  Inevitabile chiedersi come potranno questi giovani arrivare a vedere il mondo per quel che realmente è, con tutte le sue sfaccettature, sfumature e varietà, indottrinati come sono dalla lente deformante di una ideologia integralista che insegna loro a negare anche l’evoluzione darwiniana, la scienza di Galileo e la realtà del riscaldamento globale.  Qui l’educazione non è intesa come strumento di liberazione, ma come eliminazione alla radice del pensiero critico, e come intruppamento contro un “nemico” da combattere.

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Partecipano:

 

DIMITRIS ARGIROPOULOS

Dottore di ricerca in pedagogia, si occupa di marginalità e devianza ed è esperto di minoranze etniche e specialmente si occupa della presenza e della qualità di vita dei rom e sinti sul territorio Italiano ed europeo. Si interessa inoltre di minori non accompagnati e di minori vittime di tratta, nonché di questioni attinenti le tematiche dell’intercultura, dell’immigrazione e della profuganza. Si occupa in particolare dell’impostazione degli interventi che favoriscono l’integrazione sociale e lavorativa per fronteggiare l’isolamento e l’esclusione sociale. Collabora con il Centro Studi Zingari di Roma.

 

Luca Jourdan

Docente di Antropologia Culturale e Antropologia Politica all’Università di Bologna. Ha lavorato nell'ambito della cooperazione in Ciad, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo e Vietnam. A partire dal 2001 ha condotto una ricerca sul campo in Nord Kivu (R.D.Congo) sul rapporto giovani/guerra, bambini-soldato, crisi dell'infanzia, l’economia informale e la frontiera. Nel 2004-2005 è coordinatore del progetto di ricerca "Re-imaging peace after massacres”. Membro della Missione etnologica italiana in Africa Equatoriale, sta attualmente conducendo una ricerca in Uganda, sull'impatto della crisi ambientale fra le società isolane del lago Vittoria.

 

Raffaele Ranni

Educatore Tutor e docente della Formazione Professionale AldiniValeriani da otto anni, si occupa di produzioni video relative a temi sull’adolescenza.

 

Vincenzo Savini

Educatore Professionale presso il Servizio Scolastico-Educativo del Quartiere San Donato. Referente del gruppo Katun.

 

Sabina Pierpaoli

Benedetta Rossini

Presidente e membro dell’Associazione NATs (Niños y Adolescentes Trabajadores), che si occupa di bambini ed adolescenti in Italia e nei Paesi del Sud del mondo. L'associazione  NATs  sostiene e dà voce ai movimenti di bambini e bambine e adolescenti lavoratori  contro l’abolizione indifferenziata e generica del lavoro minorile.

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