Crisi Globale

Belgio: "sequestati" tre manager Fiat per 5 ore

Ancora "sequestri lampo" in europa per i dirigenti a cui spettano decisioni impopolari. Questa volta è toccato a tre manager della Fiat della concessionaria di Chaussée de Louvain di Bruxelles, liberati subito dopo aver aperto un tavolo di trattativa con i sinadacati. Il gruppo torinese minimizza "non era sequestro, ma trattativa", ma in serata puntualizza "Nessun rapporto con chi sequestra". Da parte sua il sindacato belga risponde indignato: "La loro posizione è scandalosa". E la Fiom dichiara "L'esasperazione dei lavoratori va capita anche dalle aziende".


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Nella foto, a cura di Repubblica, l'amministratore Montezemolo in un momento della presentazione  della nuova linea di utilitarie per operai incazzati

«Non li lasceremo fare, la legge va rispettata» aveva detto lunedì Sarkozy riferendosi ai casi dei "sequesti dei manager". Parole inutili perchè proprio nel pomeriggio altri quattro dirigenti della Scapa, azienda britannica produttrice di adesivi e colle industriali, venivano presi in ostaggio dai dipendenti in sciopero. Dopo aver trascorso la notte nello stabilimento, sono stati liberati mercoledì pomeriggio.

La crisi economica, i tagli sul personale, la delocalizzazione degli stabilimenti: un mix esplosivo che ha portato, nel solo ultimo meso, a quattro sequestri. Quello della Sony il 12 marzo, quello della 3M di Pithiviers il cui manager è stato liberato dopo giorni dietro l'impegno a riprendere i negoziati sulle condizioni di allontanamento di 110 dipendenti. Poi ancora il 30 marzo e i cinque manager della Caterpillar France, rilasciati dopo aver promesso di bloccare 700 licenziamenti. E infine quello della Ppr, durante il quale il miliardario Francois Henry-Pinault è stato bloccato a Parigi da un centinaio di dipendenti che avevano circondato la sua auto. Sempre ieri, in serata, un altro sequesto. Quello del direttore della Faurecia, a Sud-Ovest di Parigi, che produce componentistica per auto. Anche in questo caso un blitz dei lavoratori, furiosi per i licenziamenti previsti, ha impedito i piani di ristrutturazione e delocalizzazione.


E ieri altri due. Il primo nella zona sud ovest di Parigi, alla Faurecia che produce componentistica per auto. Risoltosi in poche ore, dopo aver avuto sicurezze per 34 posti di lavoro. Il secondo invece nel vicino Belgio, a Bruxelles. Alla Italian Automotive Center, la più importante concessionaria Fiat del paese. I tre manager della fabbrica torinese, uno italiano e due belgi, sono stati sequestrati per alcune ore, poi rilasciati solo dopo aver assicurato di congelare il piano di ristrutturazione dell'azienda che prevedeva 24 tagli su 90 addetti. Il Lingotto, da parte sua, si è prontamente attivato per scaricare i tre, dicendo che non si tratta di "vero sequestro" ma di una trattativa. Probabilmente per evitare "pubblicità negativa" di ritorno, che riconfermerebbe come neppure gli spot di Obama siano riusciti a smuovere la situazione della Fiat.

Tratto Da InfoAut

 

> Vedi anche: Alla Benetton di Piobesi manager assediato per ore dagli operai

Approfondimenti:

> La FIAT minaccia: "nessun rapporto con chi sequestra". La FIOM: "l'azienda rompe la convivenza civile"