Ieri sera al Lumière la serata d'apertura

Human Rights Nights

La nona edizione del Festival è dedicata all'In-differenza ed ha un programma ricco di iniziative da oggi fino al 5 aprile. Per aprire la rassegna è stato proiettato il documentario "Youssou 'Ndour: I bring what I love".
1 aprile 2009

Il Festival internazionale dedicato ai diritti umani, patrocinato dal comune di Bologna insieme alla cineteca e all'Alma Mater, è ormai giunto alla sua nona edizione. Le iniziative di arte e musica hanno avuto inizio già nel passato fine settimana, mentre l'inaugurazione della parte cinema ha avuto luogo ieri sera al Lumière. Presenti Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca, Elisabetta Calari, assessore alla Comunicazione, Politiche per l'integrazione, Diritti di cittadinanza, Pace e Cooperazione Internazionale, Roberto Grandi, pro-rettore dell'Università di Bologna e Giulia Grassilli, direttrice del Human Rights.

Il tema di quest'anno è l'In-differenza, che va intesa allo stesso tempo come un invito ad accettare la diversità come nuova normalità e a proteggere il diritto all'essere diversi, ma anche come una critica nei confronti dell'indifferenza della gente. "Questa città non vuole essere indifferente al tema della violenza contro i dirirtti umani -afferma la Calari- che non è solo un problema di terre lontane, ma spesso avviene anche nel nostro paese."

Il Festival prevede quest'anno, oltre alle due competizioni internazionali, la prima di cortometraggi, l'altra di documentari, iniziative molto varie che vanno dalla musica e la poesia fino alla cucina e persino a un corso di briscola per i "nuovi bolognesi". Quest'anno anche la città di Forlì ha aderito alla manifestazione ed offre numerose attività.

Come film d'apertura è stato proiettato, ad ingresso gratuito, "Youssou 'Ndour: I bring what I love", documentario che segue l'artista senegalese nel suo viaggio personale ed artistico. In particolare il film mostra le difficoltà e le speranze sorte in occasione del lancio del cd "Egypt", con il quale Youssou ha voluto fare un tributo alla spiritualità islamica sufi.

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