Dopo tre giorni di occupazione, il nuovo spazio di via Capo di Lucca contina a raccogliere sostegno non solo tra le centinaia di studenti che in questi giorni hanno attraversato lo spazio ma anche tra docenti, ricercatori, intellettuali e artisti della città. I due appelli di solidarietà al progetto, diffusi ieri, stanno già raccogliendo numerose adesioni, un forte segnale di legittimità con cui la Prorettrice Monari, che per il momento non ha dato segnali di apertura, dovrà fare i conti. Una lettera aperta è stata anche distribuita agli abitanti del quartiere per dimostrare fin da subito la volontà di rendere quel luogo attraversabile non solo dagli studenti ma da tutti coloro che riconoscono il bisogno di aprire nuovi spazi pubblici di creazione culturale e artistica in città.
Nel frattempo continuano leiniziative, questa sera dalle 18 aperitivo electro-rock e a seguire lo scrittore Emilio Clementi leggerà "Matilde e i suoi tre padri".
> Ascolta l'intervento di Andrea su come prosegue il progetto Bartleby
> Ascolta l'intervento di Michele di presentazione degli appelli di solidarietà
> Ascolta l'intervento di Donatella sul rapporto con il quartiere
> Ascolta l'intervento di Tommaso sul confronto con la Prorettrice Monari
> Ascolta l'intervento di sostegno al progetto dello scrittore Wu Ming2
> Ascolta l'intervento di sostegno al progetto del Prof. Cavazzoni docente di Lettere e Filosofia.
> Appello ai docenti e prime adesioni:
Avrei preferenza di No .........
"I would prefer not to.." sono le parole di Bartleby lo scrivano, il nome comune scelto dagli occupanti e dalle occupanti dello spazio sito in via Capo di Lucca 30.
I seminari di autoformazione riconosciuti in crediti dalle facoltà, le lezioni in piazza, la didattica utilizzata come terreno di sperimentazione di nuove tecniche di comprensione del mondo, in una fase caratterizzata da una crisi radicale che investe pienamente la nostra università, aggravata dai tragici ddl di Gelmini, Tremonti e Brunetta: a partire dall'ottobre dello scorso anno queste esperienze si sono moltiplicate, provando a restituire un senso a quell'università che ormai da troppi anni sembrava subire passivamente processi di riforma e/o controriforma il cui senso rimaneva oscuro ai più.
In questa situazione, l'uso che Bartleby intende fare degli spazi di Via Capo di Lucca 30, caratterizzato da iniziative di alto profilo culturale, che coinvolgono profondamente il tessuto artistico e relazionale di questa città, ci sembra una straordinaria occasione di confronto e crescita per l'intera comunità universitaria, contribuendo al contempo a rompere i confini sempre più incerti che separano quest'ultima dalla realtà cittadina.
Nella condizione di assoluta emergenza in cui versa l'Università italiana, e quella bolognese in particolare, l'iniziativa di Bartleby, assunta dopo mesi di trattative infruttuose con gli attuali referenti istituzionali, ci sembra un prezioso apporto, da difendere e da approfondire.
Per questo avremmo preferenza di no. Avremmo preferenza che un' esigenza espressiva e culturale, vissuta quotidianamente da moltissimi studenti, non fosse relegata a problema di ordine pubblico e "risolta" con l'intervento delle forze dell'ordine.
Avremmo preferenza che gli spazi di Via Capo di Lucca non fossero sgomberati. Avremmo preferenza che Bartleby non fosse costretto a cercare altri spazi per offrire il suo contributo alla reinvenzione della nostra Universitas.
Prime adesioni:
Ermanno Cavazzoni (dip. Filosofia)
Niva Lorenzini (direttrice dip. Italianistica)
Fabrizio Frasnedi (dip. Italianistica)
Paola Bonora (dip. Discipline Storiche)
Stefano Colangelo (dip. Italianistica)
Silvia Albertazzi (dip. Lingue e LeAvtterature Straniere Moderne)
Monica Dall'Asta (MUSPE)
Giuliana Benvenuti (dip. Italianistica)
Rolando Dondarini (Dipartimento Discipline Storiche)
Anna M. Borghi (dip. Psicologia)
Sandro Mezzadra (DPIS)
Giovanna Citti (dip. Matematica)
Alessandro Sarti (DEIS)
Claudia Pozzana (dip. Studi Linguistici e Orientali)
Saverio Marchignoli (dip. Studi Linguistici e Orientali)
Fulvio Pezzarossa (dip. Italianistica)
Alberto Sebastiani (Lettere e Filosofia)
Federico Chicchi (dip. Sociologia)
Pierluigi Contucci (dip.Matematica)
Andrea Serino (dip.Psicologia)
Pier Luigi Musarò (dip. Sociologia)
Ricercatori Precari Unibo
Federico Montanari (dip. Comunicazione)
Francesca Scandellari (post-doc)
Alberto Acerbi (post-doc)
Maria Concetta Anna Cucuzza (Dipartimento di Filologia Classica e
Medioevale)
> Appello agli artisti e le prime adesioni:
"I would prefer not to.." sono le parole di Bartleby lo scrivano, il nome comune scelto dagli occupanti e dalle occupanti dello spazio sito in via Capo di Lucca 30.
Bartleby è il tentativo di chiudere definitivamente con l'era Cofferati, di far uscire l'università dal suo miope autismo, di ripensare Bologna a partire da chi la abita, la vive, la rende ricca ogni giorno.
Bartleby figura della diserzione radicale e solitaria ha ora trovato casa e apre le porte alla città. Da una piega dell'Onda, nasce questa sperimentazione, una forma nuova di occupazione: un atelier in cui aprire un cantiere di ricerca, di riflessione e di connessione sulla produzione artistica in questa città con tutti quei soggetti che hanno attraversato il movimento di questi mesi. Dai musicisti del teatro comunale, ai ragazzi dell'Accademia di Belle arti e del conservatorio, agli scrittori che con noi costruiscono i seminari di autoformazione e gli eventi in università.
In questa situazione, l'uso che Bartleby intende fare degli spazi di Via Capo di Lucca 30, caratterizzato da iniziative di alto profilo culturale, che coinvolgono profondamente il tessuto artistico e relazionale di questa città, ci sembra una straordinaria occasione di confronto e crescita per l'intera comunità cittadina.
Per questo avremmo preferenza di no. Avremmo preferenza che un' esigenza espressiva e culturale, vissuta quotidianamente da moltissimi studenti, non fosse relegata a problema di ordine pubblico e risolta con i manganelli della Celere.
Avremmo preferenza che gli spazi di Via Capo di Lucca non fossero sgomberati. Avremmo preferenza che Bartleby non fosse costretto a cercare altri spazi per offrire un luogo di produzione e sperimentazione artistica.
Prime adesioni:
Ermanno Cavazzoni
Wu Ming
Stefano Tassinari
Emidio Clementi
Giampiero Rigosi
Teo Lorini
Sergio Falcone
Antonella Beccaria
Fabiano Alborghetti
redazione di Carmilla on line
redazione di Il primo amore
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> Leggi l'articolo "Nuova occupazione in zona universitaria: Bartleby [comunicato+foto]"
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