Ripubblichiamo da City of Gods

Disinformazione precaria

Belli i titoloni dei giornali di venerdì e sabato. Ricchi i resoconti degli approfondimenti TV e TG. ‘Aiuti ai precari', titolava il Corrierone, ‘Ammortizzatori sociali per i precari' gli faceva eco la Stampa, ‘Sussidi ai precari' rimbombava il Sole 24 ore seguito da TG1,2,3,4,5 in buona compagnia. Bene, ottimo. Un sospiro di sollievo per tutti precari ed ex precari che si battono per l'ottenimento di diritti e reddito. Peccato che la verità sia esattamente il contrario.
23 marzo 2009 - City of Gods

(da www.precaria.org)

Ma in che paese stiamo vivendo se una raffica di giornali e tg decidono di diffondere il messaggio che si aiutano i precari mentre in realtà così non è?
Ma i giornalisti che scrivono certe notizie hanno mai guardato il sito dell'Inps nella sezione sussidi? Hanno mai letto un contratto di lavoro che non sia quello iperprivilegiato dei giornalisti a tempo indeterminato? Hanno un figlio, o dei nipoti interinali, co.co.pro., a partita Iva a unico committente o in nero?

La Repubblica e Il Corriere della Sera
La Repubblica e il Corriere che hanno fior fior di giornalisti economici, premiati in mezzo mondo, con stipendi superiori ai 5 mila euro mensili, scrittori di libri letti non solo in Italia, hanno dato così la notizia:
AIUTI AI PRECARI - Dal Consiglio dei Ministri arrivato il via libera al nuovo «pacchetto» a favore dei precari. Si tratta di misure di «completamento e semplificazione a protezione dei lavoratori sospesi o licenziati». Le norme saranno presentate sotto forma di emendamenti al decreto legge salva-auto. Tra gli interventi principali il raddoppio dell'indennità di disoccupazione per i co.co.pro che così passa al 20% e la velocizzazione delle procedure per la concessione e l'erogazione degli ammortizzatori sociali. Sono state poi estese le possibilità di ricorso ai voucher, cioè i buoni lavoro, per ampliare le forme di lavoro regolare. E in questo senso, ha commentato Sacconi, «in questa stagione è bene accettare, non dico qualsiasi lavoro, ma anche lavori non coerenti con gli studi fatti».

Tu no, tu no, tu ni
Il decreto anticrisi che è la base degli interventi di legge sopra descritti è del 29 novembre e si può trovare su http://www.tesoro.it/documenti/open.asp?idd=20301.
Vediamo cosa prevede per i precari. Intanto il sussidio era pari al 10% del reddito lordo dell'ultimo anno e diventa il 20%.
1.Vengono esclusi dagli aiuti, perché se no Brunetta, Libero e il Giornale si incazzano, i co.co.co e pro. della pubblica amministrazione, che sono decine di migliaia. E va beh, che possiamo farci? Come ha detto Tremonti non possiamo mica aiutare tutti no? I paria del pubblico impiego che già prendono due lire, lasciamoli senza lavoro e basta. Quei fannulloni.
E guai a quei collaboratori che per arrivare a fine mese facevano anche un altro lavoro. Peste li colga. Anche a loro. Non fa niente che con due lavori riuscivano a malapena a guadagnare 1000 euro netti al mese. Non hanno diritto a niente. Co.co.pro. attenzione! Se avete un secondo lavoro precario fatelo in nero, altrimenti perdete anche il sussidio. Nessuno ha spiegato ai nostri ‘Legislatori' che i precari sono costretti a fare due, tre o quattro lavori per sopravvivere? Non gli ha spiegato nessuno che part time, lavori a ore, collaborazioni occasionali in realtà sono al 99% lavori diversi. Oouuu!!! Sveglia pannoloni! Stamattina il sacchetto del catetere non ve l'hanno ancora cambiato? Siamo nel 2009 volete capirlo o no che il mondo del lavoro non è più quello del 1970?

Precari per decreto
Ma non è finita qui. Per precari la legge non intende gli ‘associati in partecipazione'. E no. Anche loro sono esclusi. E guai a dare i soldi ai precari soci di cooperativa. Questi poi no!. Loro non sono precari. Infermieri, assistenti alla persona, venditori telefonici, educatori, tutti gli assunti di cooperative del ‘ti assumo così perché costa meno' sono esclusi dal sussidio.
Attenzione poi. I precari, per essere dei veri precari devono essere iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps. Sei iscritto al fondo pensionistico per i co.co.pro di una certa categoria? (Anche l'Inpgi 2, quella dei giornalisti) Fuori. Inoltre il sussidio non va a chi ha più di un committente. Se guadagni 800 euro che ti danno due datori di lavoro diversi non ha diritto all'aiutino. Mutismo e rassegnazione.
Per avere il sussidio bisogna che nel 2008 si abbia percepito un reddito lordo compreso tra 5mila e 11.516 euro e che il reddito lordo nel 2009 sia superiore a 3.500 euro. Altrimenti ciccia.
Non tutti i beneficiari potenziali riceveranno però l'indennità: è infatti destinata solo a quei collaboratori che, nel 2009 svolgono la loro attività in zone o in settori dichiarati in crisi.
Un decreto del ministro del Welfare elencherà i settori di crisi.
A differenza dell'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti per i lavoratori subordinati, però, l'indennità per i co.co.pro prevede un requisito contributivo per l'anno in corso: quello di avere almeno tre mesi di contribuzione accreditati alla gestione separata. E si, perché precario va bene ma devi lavorare se vuoi i soldini caro.

La notizia
Ecco la notizia depurata dagli inganni. Gli aiuti previsti dal governo e amplificati dai media come fossero cosa già in tasca di tutti i precari sono un percorso ad ostacoli per una minima parte di precari che avranno un aiuto ridicolo. E saranno costretti a ingolfare uffici dell'Inps per vedersi riconosciuta un'elemosina che non cambierà per nulla la loro condizione lavorativa e li trasformerà in mendicanti. Inoltre sarà il Governo a decidere, con gentile concessione, i co.co.pro. da aiutare tramite un Decreto che elencherà i settori in ‘crisi'. Nulla ai soci di cooperativa. Niente ai co.co.pro. dello Stato. Esclusi i precari con più lavori dichiarati nel corso di un anno. La verità quindi è una:l'aiuto tanto sbandierato è una presa per il deretano e chi ha diffuso nell'opinione pubblica una visione diversa è in malafede. Oppure semplicemente non è interessato ad approfondire l'argomento e preferisce ribalbettare sulla tastiera le palle che gli raccontano le agenzie. Ci credono stupidi e ci ingannano. Ci trattano da diversamente abili per non interferire. I media non sono un problema. Sono Il problema che riguarda tutti noi, precari o non precari