Nel pomeriggio di oggi [Ieri, NdR], domenica 22 marzo '09, abbiamo distribuito quasi novecento volantini fuori dagli ingressi per la clientela e per il personale del negozio Ikea di Casalecchio di Reno (nell'hinterland di Bologna), in solidarietà ai lavoratori licenziati dalla multinazionale e dalle sue appaltatrici nel negozio di Brescia.
Pochissime persone hanno rifiutato il volantino, molti (tra cui diversi lavoratori) hanno mostrato interesse, alcuni discutendone tra loro prima di entrare nel negozio, altri chiedendo a noi informazioni.
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Intervista di Andrea Staid a Manuel del collettivo Senzatemponédenaro
> Di seguito il testo del volantino
COSA SUCCEDE DIETRO LE QUINTE DEL MONDO GIALLO E BLU DI IKEA?
Nel settembre 2008 sette lavoratori dipendenti di una agenzia interinale appaltatrice di servizi (pulizie e raccolta carrelli nel parcheggio) all'Ikea di Brescia non vengono riassunti dall'agenzia vincitrice del nuovo appalto dei servizi in Ikea. Con ciò ha inizio la ristrutturazione del negozio di Brescia. I lavoratori espulsi non sono scelti a caso, sono lavoratori, come recita Ikea in un suo comunicato, che non corrispondono all'immagine che l'azienda vuole dare di sé. Nella realtà sono stati espulsi i lavoratori più anziani e quelli immigrati con più difficoltà di linguaggio. Tutti lavoratori che da anni, di
rinnovo in rinnovo, erano presenti in Ikea.
Per tre mesi i lavoratori hanno presidiato e volantinato tutti i sabati e le domeniche, di fronte al negozio di Brescia. La richiesta di riassunzione dei lavoratori espulsi ha portato ad autorganizzarsi per
FARLA FINITA CON LA PRECARIETA'
In questa lotta hanno avuto sino ad ora il sostegno e la solidarietà da parte di realtà e sindacati nazionali ed internazionali. La risposta di Ikea all'inizio è stata di indifferenza poi, con il passare dei giorni, l'azienda ha diffuso comunicati contro i lavoratori ed esercitato pressioni contro chiunque solidarizzava con gli espulsi. Pressioni tali da indurre un altro lavoratore a licenziarsi.
Ciò ha portato alla costituzione all'interno di Ikea del collettivo Senzatemponedenaro - USI Commercio ed a estendere anche all'interno dell'azienda la lotta alla precarietà chiedendo
A STESSO LAVORO STESSA PAGA
e cercando di rompere la logica dei giochi al ribasso delle aziende appaltatrici pagati con paghe più basse ai dipendenti.
Si invitano tutti a sostenere la lotta per la riassunzione degli otto lavoratori inviando fax di protesta ad Ikea di Brescia Fax n° 0302788207 ed a Ikea Italia Fax n° 0292927330 e dove possibile a volantinare davanti ai negozi Ikea.
Riassunzione immediata dei lavoratori espulsi
Basta precarietà
A stesso lavoro stessa paga
Rompiamo la catena del lavoro precario
Rete di solidarietà con i lavoratori IKEA di Brescia
solidarietalavoratori@riseup.net