Speciale / La Fiera delle precarietà

Il lavoro nero dei perimetrali [audio]

Il caso di un ragazzo, addetto alla sorveglianza del perimetro esterno della Fiera, ripreso per essersi riscaldato in auto per qualche minuto in un pomeriggio gelido poco prima della chiusura. E inoltre: nessuno dei lavoratori intervistati aveva letto attentamente il contratto o ne aveva chiesta copia e nessuno, addirittura, sapeva con esattezza sotto quale azienda avesse lavorato.
22 marzo 2009

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Intervista a Marco che ha lavorato per quattro giorni a quest'ultimo Motorshow come "perimetrale" prima di licenziarsi:

  Le tue mansioni? Da chi e per fare cosa eri stato assunto?

  Sono stato assunto casualmente, tramite un'amica che mi ha contattato per chiedermi se ero interessato a fare un lavoro molto tranquillo e non pesante, dovevo fare sorveglianza lungo il perimetro della fiera per controllare che nessuno scavalcasse le recinzioni. Mi era stato detto che dovevo lavorare cinque ore e mezza al giorno, dalle 12.30 alle 18 e ho conosciuto il mio responsabile il giorno stesso in cui ho cominciato a lavorare, quando ho firmato il contratto, di cui non ho ricevuto nessuna copia.

  Che tipo di contratto era e perchè non ti è stata consegnata una copia? Questa irregolarità è successa anche agli altri ragazzi?

  Io penso che a nessun altro sia stata consegnata una copia di questo contratto. Era un tipo di contratto di collaborazione, c'era scritto che mi assumevo la responsabilità di lavorare per queste 10 giornate, di essere sempre presente e arrivare puntuale.

  Il MotorShow dura 10 giorni,quindi non era concesso un giorno di riposo settimanale come previsto dalla legislazione italiana ed europea sul lavoro?

  Esatto. Però mi era stato garantito che il lavoro era molto tranquillo e se una persona lavora 10 giorni in un anno e non fa un giorno di pausa non succede niente. Lavorando però mi sono accorto che il loro atteggiamento nei confronti di noi ragazzi non era così tranquillo come avevano garantito all'inizio.

  Quanto siete pagati?

  310 euro per l'intera Fiera.

  310 euro per 10 giorni di lavoro lavorando 5 ore e 30 al giorno per un totale...

  ...di 31 euro al giorno e circa 5.60 euro all'ora,stessa paga anche nei giorni festivi.

  5.60 euro all'ora sono i soldi netti che entrano al lavoratore, ma su questo salario potrai accumulare anche contributi e tfr?

  Avendo firmato il contratto 5 minuti prima di iniziare a lavorare non ho avuto il tempo di chiarire questo aspetto, ma visto che questo è l'unico lavoro che ho fatto nel corso del 2008 eventuali contributi saranno minimi e anche per l'azienda il peso sarà minimo perchè non pagherà tasse sul mio lavoro.

  Un giorno verso l'orario di fine lavoro, che coincide con la chiusura del MotorShow, faceva un gran freddo, nessuno stava provando a scavalcare il cancello esterno e cos'è successo?

  Avevo la macchina parcheggiata a pochi passi da dove lavoravo e ho avuto l'idea malsana di chiudermi 5 minuti con il riscaldamento acceso per prendere un po' di calore perchè avevo veramente freddo. Nella mia ingenuità ho pensato che piuttosto di far finta di andare in bagno dentro al padiglione avrei fatto prima ad andare dentro alla macchina per poi tornare al posto di mia competenza il più veloce possibile. Dividevo la zona con un altro ragazzo e prima di muovermi gli ho chiesto di coprirmi e mettersi più centrale per guardare tutta l'inferriata. Ho pensato anche che essendo le 17.15 non sarebbe stato un grosso problema se mi fossi assentato 5 minuti perchè mancavano 45 minuti alla chiusura della fiera e vista l'esperienza dei giorni precedenti sapevo che nessuno avrebbe scavalcato. Dopo una decina di minuti però è comparso un personaggio che non avevo mai visto, ha chiesto se la macchina in questione fosse mia e mi ha detto che non dovevo assolutamente andare in macchina per nessun motivo, un po' seccato per la maniera in cui mi aveva trattato senza neanche conoscermi, gli ho detto che potevo anche andarmene via se dovevano trattarmi così.

  Questa persona era quella che ti aveva assunto o un tuo superiore?

  Era un mio superiore ma non l'avevo mai visto. La persona che mi aveva assunto è passata 5 minuti dopo chiedendomi scocciato se la macchina in questione fosse la mia e andandosene senza nemmeno rivolgermi la parola. Finito il turno e arrivato a casa l'ho chiamato scusandomi per aver creato un disturbo anche se mi aveva dato molto fastidio la maniera in cui si erano rivolti a me, come se avessi rubato qualcosa o avessi fatto un torto incredibile a qualcuno; lui mi ha risposto che non era un problema e ne avremmo parlato il giorno seguente. Il giorno dopo mi ha detto che avevo dato la risposta giusta dicendo che era come se andassi in bagno, ma a quel punto avevo già deciso di interrompere il lavoro, gliel'ho comunicato subito con un giorno di preavviso e il giorno dopo non sono più andato. La cosa che mi ha dato davvero fastidio è stato vedere questo personaggio di cui non sapevo nulla venirmi a dire che la mia presenza lì era solo una questione di immagine per la ditta perchè serviva che io stessi in quel punto.

  Quindi non si parla di un effettivo disagio, di un problema causato da quei  5 minuti che ti sei preso, quanto di un fatto di immagine della ditta rispetto a chi gli ha appaltato quel lavoro e che chiedeva quel tipo di servizio con una persona in quella posizione appositamente per essere vista.

  Se qualcuno ha visto che sono entrato in macchina vuol dire che c'era qualcuno che controllava me mentre lavoravo e quindi la mia presenza rivestiva un ruolo ancora più marginale. Essere controllato nel controllare che nessuno faccia qualcosa è una cosa abbastanza ironica.

  A proposito dei diritti che si hanno o non si hanno nelle varie situazioni di lavoro temporaneo, ti è stato detto come comportarti se fossi stato male in quei giorni, se ti sarebbe stata pagata la malattia e se dovevi presentare un certificato?

  Non mi è stato detto niente, si dava per scontato che io per quei 10 giorni, in qualsiasi situazione sarei andato a lavorare. Per esempio, il secondo giorno di lavoro sono andato a donare il sangue e teoricamente il donatore per la giornata in cui dona non dovrebbe recarsi sul posto di lavoro presentando l'esenzione. Ma sapevo che non avrebbero accolto la richiesta, avrei dovuto portare qualcun altro e non mi avrebbero pagato. Riguardo il mio ruolo all'interno del MotorShow mi è stato fatto capire che non valevamo niente; il signore che è venuto a parlarmi quando è successa questa cosa per chiarire le condizioni di lavoro mi ha detto che già ci veniva concesso di andare in bagno, quasi fosse una gentilezza che ci facevano.

  Tu hai scelto dopo 4 giorni di smettere con quel lavoro,ma ti verranno pagati?

 Per il pagamento so che è immediato e assicurato, ci pagano la domenica, ultimo giorno lavorativo. Mi è stato implicitamente garantito che i soldi mi verranno dati perché la persona che mi ha assunto mi ha detto domenica alle 5.30 presentati che verrai pagato per quello che hai lavorato.

  Quando hai avuto questa reazione di orgoglio hai pensato di rischiare di perdere anche quei 4 giorni in cui hai lavorato?

  Non avevo nessuna garanzia a riguardo, mi sembrava normale che mi pagassero ma mi sembrava anche plausibile, dal momento che non ho copia del contratto, che potessero far finta di non conoscermi, dirmi che non avevo mai firmato niente e che non ero mai stato lì. Al momento della firma del contratto non ci ho pensato perchè conosco abbastanza bene un'amica della persona che mi ha assunto, poi vedendo come sono andate le cose ho pensato non fosse una situazione normalissima il non avere nessun documento scritto che potesse provare il fatto che effettivamente ho lavorato lì.

  Per quanto riguarda i lavoratori precari che lavorano attorno alla fiera di Bologna tramite una miriade di agenzie, aziende e cooperative satelliti di BolognaFiere, perché continua ad esistere una situazione in cui si accetta di lavorare sottopagati, in condizioni di lavoro modeste, senza il rispetto di leggi nazionali sul lavoro, in assenza di diritti sindacali? Perché non scatta l'ipotesi,nella testa delle persone che vengono chiamate a fare questo tipo di lavoro, di porre al centro dell'attenzione il problema delle condizioni di lavoro quando non c'è rispetto delle norme generali (copia del contratto, giorno settimanale di riposo, diritti sindacali, malattia)? Perché è difficile che queste situazioni vengano denunciate e non scatta l'idea di ribellarsi alla realtà che a spesso è palesemente ingiusta sul lavoro?

  Secondo me il fatto che tanti ragazzi accettino questo tipo di lavoro è dovuto al fatto che è un lavoro limitato nel tempo, per questi 10 giorni sei consapevole di essere sottopagato, di fare un lavoro che non ti soddisfa, ma alla fine studio, mi servono dei soldi, non ho il tempo di farmi assumere anche part-time da un'altra ditta che mi paghi meglio e mi garantisca condizioni migliori e preferisco fare questo lavoro per pochi giorni in modo da portare a casa qualche soldo senza dovermi vincolare alla ditta. I ragazzi coinvolti in questo tipo di lavoro si stancano perché le condizioni e la paga non sono tali da giustificare una sopportazione prolungata nel tempo di questo lavoro. Il lavoro poi viene molto pubblicizzato perché sembri che non devi fare niente e alla fine guadagni dei soldi, però una persona di fare un lavoro dove non fai praticamente niente e che ti porta a buttare via del tempo della tua vita alla lunga si stanca anche se guadagna qualche soldo.

   Secondo te dove vanno ricercate le responsabilità o dove si dovrebbe agire per cambiare questa situazione? È un problema di leggi nazionali sul lavoro che non tutelano il lavoratore, non sono abbastanza rigide e precise rispetto a tutti i contratti precari e la miriade di nuovi contratti, è un problema di applicazione delle norme sul lavoro che esistono, un problema di informazione, o che riguarda le singole aziende? Credi che esistano responsabilità dirette di BolognaFiere e di chi porta avanti tutto il sito fieristico e dà l'appalto a tutte le varie agenzie che ci lavorano?

  Secondo me la situazione attuale delle leggi a livello nazionale tutela troppo queste aziende che prendono gli appalti per questi lavori e poi possono assumere praticamente a qualsiasi condizione ragazzi sfruttando anche il fatto che nell'epoca in cui stiamo vivendo è molto facile che una persona di 20-25 anni stia ancora studiando e quindi abbia bisogno di fare qualche lavoro ogni tanto per guadagnare qualche sol do. Sicuramente le leggi che ci sono adesso permettono a queste aziende di trattare i loro dipendenti come meglio credono, ma il problema vero è a livello delle leggi nazionali, leggi che queste persone non seguono alla lettera, molte volte se ne infischiano, perchè sono tutelati dal fatto che i giovani che lavorano per loro sono disposti a fare cose che la legge non prevede.  Purtroppo la situazione generale favorisce queste aziende che guadagnano parecchio sul lavoro degli altri.

  Secondo te per queste diverse forme di lavoro, a tempo determinato o con contratti di collaborazione, si potrebbe partire da un discorso di salario minimo garantito?

  Sicuramente il salario minimo per il lavoratore sarebbe una garanzia, ma in questo caso le aziende che prendono gli appalti per il lavoro non sarebbero più disposte a mettersi in gioco per dare un impiego ai lavoratori, non accetterebbero di prendersi l'onere dell'organizzazione di tutto il lavoro e probabilmente alla fine sarebbe BolognaFiere a dover gestire tutto quanto. Il ragazzo assunto da queste aziende non si pone il problema del salario minimo, perché alla base c'è il problema sia dell'azienda che non è disposta a pagare più di tanto perché ci vuole guadagnare e il problema della miriade di persone che l'azienda può ingaggiare, disposta a lavorare a qualsiasi condizione per avere un minimo guadagno.

 


 

Dopo l'intervista a Marco, abbiamo ritenuto utile raccogliere informazioni e impressioni anche da un altro "perimetrale", accontentandoci di un'intervista sul campo, rapida e anonima.

  Da che azienda sei assunto e con quale contratto?

  Non firmiamo un vero e proprio contratto, ma una semplice dichiarazione contenente un impegno che il lavoratore prende di venire a lavorare in Fiera per tutti i giorni del MotorShow.

  E l'azienda che tipo di impegno si prende?

  Praticamente nessuno, non è specificata nemmeno la paga, né altri dettagli. Almeno credo, perché non ho una copia del "contratto" che abbiamo firmato e non lo ricordo con precisione.

  Vuoi dire che neanche tu hai avuto una copia del contratto, o comunque della dichiarazione che vi fanno firmare?

  Esatto. Loro fanno firmare senza darne una copia, e che io sappia nessuno dei ragazzi l'ha richiesta. D'altra parte i dettagli su paga e lavoro ci vengono spiegati a voce, e sul pagamento non ci sono mai stati problemi.

  Quindi neanche tu sai dirmi il nome dell'azienda da cui sei stato assunto?

  No.

  Spiegaci brevemente le tue mansioni e le condizioni di lavoro (orari, salario...)?  

  Io lavoro come "perimetrale", cioè devo controllare il perimetro esterno della Fiera, in pratica controllare che nessuno scavalchi i cancelli o i muri esterni. Mi pagano 310 euro totali, cioè 31 al giorno per 5h30min di lavoro, dovrebbero essere circa 5,50 l'ora.

  In caso di malattia che indicazioni avete? Siete pagati ugualmente?

  No, diciamo che in linea di massima non è previsto mancare in uno dei 10 giorni. Se proprio succede, si avvisa e si viene sostituiti all'ultimo momento senza particolari problemi, ma non si viene pagati.

  Hai saputo del ragazzo ripreso per essere andato qualche minuto in macchina a scaldarsi? Cosa ne pensi?

  È difficile dare un giudizio, in un certo senso hanno ragione entrambi. È normale che un ragazzo in un pomeriggio gelido in cui nessuno aveva mai tentato di scavalcare possa pensare di andare in macchina a scaldarsi, ma è altrettanto normale che il suo superiore (il cui compito è proprio quello di controllare che noi stiamo sul posto di lavoro) lo riprenda. Probabilmente l'errore è stato nei modi e nei toni del richiamo.

   Dopo questa seconda intervista, c i  è sembrato utile scambiare qualche parola anche con altri due "perimetrali", per scoprire se non altro il nome dell'azienda e i dettagli del contratto (o dichiarazione) che fanno firmare ai ragazzi. Per quanto possa sembrare incredibile, nessuno dei lavoratori con cui abbiamo parlato aveva letto attentamente il contratto o ne aveva chiesta copia e nessuno sapeva con esattezza sotto quale azienda avesse lavorato. Solo con una succesiva ricerca indiretta siamo riusciti ad appurare il nome dell'azienda, Kodokan, azienda che risulta essere una fornitrice diretta d i servizi d i BolognaFiere.