Giovedì 19 marzo '09 alle 21 alla Sala Consigliare del Q.re Reno

«Crisi economica e mutui spazzatura»

La Lista Reno organizza per questa sera un dibattito pubblico sullla politica economica dell'era Bush e le sue disastrose conseguenze attuali. Dalla crisi della new economy allo scoppio della bolla immobiliare, passando per la guerra in Afghanistan e Irak. Interverà all'incontro il prof. Giorgio Gattei, docente della Facoltà di Economia di Bologna.
19 marzo 2009

ASSEMBLEA PUBBLICA
giovedì 19 marzo 2009 ore 21
sala consiliare Quartiere Reno via Battindarno 123 Bologna, bus 36

interviene: Giorgio Gattei, docente Università di Bologna

parleremo della famosa "BOLLA DEL CREDITO" fatta di mutui sub-prime, di clienti ninja e dei famosi "pacchetti salsiccia"..

 

"Nel 2001, quando al collasso della new economy si è aggiunto l'attentato terroristico dell'11 settembre, gli Stati Uniti se la sono vista brutta. Che potesse prendere piede una economia della paura capace di bloccare la crescita futura del PIL? A rimedio la scienza economica consiglia di aumentare i consumi delle famiglie mediante l'aumento dei salari (che vanno però a discapito dei profitti), di favorire gli investimenti delle imprese con l'abbassamento dei tassi di interesse, di aumentare la spesa pubblica anche in deficit spending, ossia senza copertura finanziaria.

E se in quest'ultimo caso si incontrano difficoltà politiche insormontabili?
C'è sempre la spesa militare che non ha mai sofferto d'opposizione!

Sulla base di queste opzioni il governo di Bush «il piccolo» ha scelto da subito la via della guerra (prima in Afghanistan e poi in Irak), avendo per obiettivo il rilancio del PIL mediante le commesse belliche e a riduzione del prezzo del petrolio che si sarebbe guadagnata quando, a vittoria conseguita, sarebbero affluite sul mercato le ingenti riserve irakene. Ma pure la Federal Reserve ha fatto la sua parte abbassando il tasso di sconto dal 6,5% del gennaio 2001 all'1% del giugno 2003.

E' così che, con innovazione pratica straordinaria, il presidente della FED ha deciso di rivolgere la riduzione del tasso di sconto al sostegno dei consumi delle famiglie favorendone l'indebitamento ipotecario immobiliare. Che tutti diventassero proprietari di casa propria a colpi di mutuo! E siccome si annunciava pubblicamente che il tasso di sconto sarebbe ancora diminuito, si incoraggiava la stipula di mutui a tasso variabile, così che sulle rate future da pagare risultassero interessi sempre più ridotti.

E siccome il valore di un immobile è misurato dalla somma delle rate da pagare divisa per il tasso di sconto, con la diminuzione di questo le famiglie avrebbero visto aumentare il valore della casa messa a garanzia del debito contratto per acquistarla, e su quell'aumento di valore avrebbero potuto chiedere ulteriore credito alle banche da destinare questa volta direttamente ai consumi.
Chi non è in grado di pagare il mutuo, rischia così di vedersi pignorare la casa posta in garanzia oppure è costretto a venderla, mentre i clienti ninja, per i quali non ci sono garanzie patrimoniali su cui rivalersi, non pagano e basta"

LISTA RENO per il Rilancio dello Stato Sociale