Il vostro cinema

Recensione: Il curioso caso di Benjamin Button

Per la rubrica "Il vostro cinema", pubblichiamo la recensione de "Il curioso caso di Benjamin Button".
KazaK

benjamin button c'è un bimbo un pò autistico. con una matita disegna cerchi concentrici su di un foglio di carta. poi s'incanta a guardarli, non capisce se quelli più piccoli sono sopra o sotto, dov'è la fine e dove l'inizio. si confonde. si confonde su quello che è stato e su quello che sarà...

immagina una vita che a metà comincia a girare al contrario verso la giovinezza, anni dopo sente dire qualcosa del genere da sean penn: flashback, agnizione. rammenta quel gioco e gli pare quasi di aver ritrovato il tempo perduto.

 

negl'anni i riferimenti si affastellano, complicano e co-implicano...gli anelli di Moebius...gli strani cerchi di Hofstadter...certi quadri di Escher...ma sopratutto cinema.

a un livello irraggiungibile il capolavoro compiuto di David Lynch: Strade Perdute

ma la filmografia in merito è davvero di varia natura:

da Il magnifico scherzo col grande cary grant a da grande con renato pozzetto (da cui Big con tom hanks) e poi 2 strani film di francis ford coppola: jack con robin williams e un'altra giovinezza con tim roth. e ancora, amore per sempre con mel gibson e la morte ti fa bella con meryl streep.

 

E' il Giovanile. è questo strano concetto di Giovanile il filo rosso che tiene assieme questa strampalata retrospettiva (come dice jacques brel ne la chanson des vieux amants -ripresa splendidamente da battiato in fleurs 3- “c'è voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti”)

 

Adesso -ciliegina sulla torta- esce al cinema Il curioso caso di Benjamin Button, nato anziano la notte della fine della Grande Guerra attraversa à rebours il secolo breve arrivando a disimparare a camminare...poco da dire: i film vanno visti e le recensioni forse -come le quarte di copertina- conviene leggerle dopo...

una chiave, però, si potrebbe anticipare: forse è in una lettera che Benjamin scrive alla figlia, vivi sempre degnamente la tua vita -le dice- ricomincia anche da ZERO se lo ritieni giusto.

Ecco, nonostante non si possa vivere una vita come quella di Benjamin si può sempre tagliare, ricominciare. davvero. una nuova vita.

 

Eppure...“La vita sarebbe infinitamente più felice se solo potessimo nascere a 80 anni e gradualmente raggiungere i 18” come dice mark twain che ispira francis scott fitzgerald alla scrittura del racconto da cui è tratto il film (ed anche una graphic novel).

Insomma, ricominciamo da dove eravamo partiti -intensità palindroma...e non poteva essere altrimenti- sognando LA VITA AL CONTRARIO come scrive Woody Allen:

 

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,
e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto
che vai migliorando giorno dopo giorno.

Poi ti dimettono perché stai bene, e la prima cosa
che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione,
e te la godi al meglio.

Col passare del tempo, le tue forze aumentano,
il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.


Lavori quarant'anni finché non sei così giovane
da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e
ti prepari per iniziare a studiare.

Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici,
senza alcun tipo di obblighi e responsabilità,
finché non sei bebè.

Quando sei sufficientemente piccolo,
ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.

Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno,
in un posto riscaldato con room service e tanto affetto,
senza che nessuno ti rompa i coglioni.

...E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!