Mercoledì 4 marzo '09 alle 15 all'AulaC Autogestita di Scienze Politiche

Paese basco: lotte, repressione e solidarietà

Proseguono le iniziative in città in solidarietà al popolo di Euskadi
4 marzo 2009

L'attacco a un movimento indipendentista capace di immaginare un'alternativa globale e la difesa del diritto di espressione, organizzazione, manifestazione, in Euskal Herria e in Europa.

Incontro-dibattito con la Rete EHL - Euskal Herriaren Lagunak/ Amic* del Paese Basco di Bologna.

Assemblea Permanente Scienze Politiche/scipolmove

EUSKAL HERRIA NON CAMMINA DA SOLA !
La situazione nel Paese Basco è gravissima, il conflitto che i governi Spagnolo e Francese stanno alimentando in Euskal Herria sta distruggendo lo stato di diritto e le vite di migliaia di cittadini. Si parla di una nazione con una propria lingua, cultura, storia, tradizioni. Un paese nel cuore dell'UE, che da anni sta soffrendo uno stato di apartheid imposto dagli stati Spagnolo e Francese. Un paese dove vive un popolo in lotta da generazioni per rivendicare l'autodeterminazione e la sovranità popolare sulla propria terra.
Negli ultimi anni il conflitto si è fatto molto più intenso soprattutto sotto il fronte giuridico e repressivo:
- illegalizzazioni di partiti di rappresentanza popolare indipendentista come Batasuna, Azione Nazionalista Basca, Partito Comunista delle Terre Basche, e adesso D3M, "Democrazia 3 Milioni".
- messa al bando di moltissime associazioni culturali e politiche sia giovanili che popolari, e criminalizzazione dei loro membri;
- incarcerazioni sempre più di massa: vedi i recentissimi arresti con l'accusa di terrorismo contro i portavoce delle liste elettorali della sinistra indipendentista, con l'unica accusa di essersi candidati;
- utilizzo della tortura degli arrestati durante le giornate di isolamento nelle mani della polizia, e dispersione in carceri ad anche migliaia di chilometri dalla propria terra.
- chiusura di giornali, radio, TV, e sospensione di fatto della libertà di stampa.
In poche parole in Euskal Herria... lo stato d'eccezione è diventato la quotidianità!
Gli stati Spagnolo e Francese, chiusi a qualsiasi risoluzione del conflitto, si sono uniti per annientare, con qualsiasi mezzo, le rivendicazioni del popolo basco. Hanno paura della possibilitá che l'uguaglianza, il rispetto e la solidarietá sostituiscano l'imposizione, la negazione e la guerra.
Gli strumenti legali e repressivi che utilizzano, sono gli stessi che in tutta Europa e anche qui in Italia minacciano chi parla fuori dal coro, a partire dall'incessante retorica per cui tutto quello che non è consenso è terrorismo.
La solidarietà con le lotte del Paese Basco, per la libertà di espressione, associazione, manifestazione, promossa dai comitati EHL, vuole quindi essere un'arma efficace per difendere una lotta che anche noi saremo costretti a portare avanti ogni volta che vorremo esprimere la nostra critica a questa democrazia in cui solo chi acconsente ha diritto di parola.

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