Venerdì 17 novembre: sciopero generale contro la finanziaria e giornata mondiale di mobilitazione studentesca.

L'università in sciopero!

Venerdì 17 Novembre l'università si ferma. Si ferma e scende in piazza per
portare il suo contributo allo sciopero generale contro la finanziaria del
governo Prodi.
14 novembre 2006

Venerdì 17 Novembre l'università si ferma. Si ferma e scende in piazza per portare il suo contributo allo sciopero generale contro la finanziaria del governo Prodi.
Una finanziaria che, in un quadro di tagli generalizzati alla spesa sociale, colpisce in modo particolare il mondo dell'università e della ricerca, in misura paragonabile o persino superiore a quelle del governo Berlusconi. I tagli all'università rischiano di mettere realmente in ginocchio gli atenei, e non a caso stanno provocando malumori e proteste sia all'interno del centro-sinistra sia negli ambienti accademici.
Non è però nostra intenzione accodarci ai rettori che denunciano i problemi di bilancio o fare passi indietro sulle critiche che abbiamo sempre mosso alla gestione Calzolari dell'ateneo bolognese. Una gestione fatta di sprechi e di esternalizzazioni, di regali ad aziende amiche e di scarsi investimenti per la didattica e il diritto allo studio.
Porteremo in piazza le contraddizioni che viviamo sulla nostra pelle ogni giorno, fatte di numeri chiusi e tasse esorbitanti, di affitti insostenibili e studentati inadeguati, della mensa più cara d'Italia e delle borse di studio insufficienti, dei meccanismi di precarizzazione e di sfruttamento dei ricercatori e del personale.tecnico-amministrativo. Saremo in piazza a rivendicare un vero diritto allo studio e il libero accesso per tutti all'università.
Lo sciopero del 17 si caratterizza anche come passaggio fondamentale delle lotte contro la precarietà, ed anche in quest'ottica riteniamo fondamentale la partecipazione attiva dell'università. Un'università che si configura sempre più come laboratorio della precarietà. Sono precari gli studenti, addestrati a diventare manodopera flessibile e senza diritti e già sfruttati durante il loro percorso formativo con tirocini e 150 ore. Precari i ricercatori, a maggior ragione con il blocco delle assunzioni disposto dalla
finanziaria. Precario il personale tecnico-amministrativo, sempre più esternalizzato e frammentato in mille diverse figure lavorative.
Per questo il giorno dello sciopero generale parleremo anche di precarietà, per chiedere assunzione e regolarizzazione dei precari, per rivendicare reddito sociale e gratuità dei servizi, per parlare di diritti di cittadinanza e diritti sui luoghi di lavoro.
Nei giorni precedenti il 17 porteremo lo sciopero generale nelle facoltà e nei dipartimenti, nei luoghi dove viviamo, studiamo e lavoriamo ogni giorni e dove viviamo sulla nostra pelle le conseguenze di decenni di politiche liberiste. Praticheremo blocchi a intermittenza, cortei interni, momenti di
controinformazione e di coinvolgimento, per allargare il dibattito la partecipazione in vista dello sciopero.
E il 17 saremo in piazza in quello che speriamo si configuri come sciopero generale metropolitano, dei lavoratori precari, dei migranti, degli studenti. Costruiremo una spezzone dell'università in lotta e renderemo visibili i nostri contenuti e le nostre rivendicazioni, la nostra rabbia e i nostri sogni.


VENERDÌ 17 ORE 9,30

PIAZZA XX SETTEMBRE

SCIOPERO GENERALE

SPEZZONE DELL'UNIVERSITÀ IN LOTTA

EsPResS - Aula Occupata Via Zamboni 34
Rete Universitaria
Rete Nazionale Ricercatori Precari - nodo di Bologna
Coordinamento Ricercatori Bologna
CTRL-Shift - coordinamento tra ricerca e liberta'
Casseur - Collettivo di Area Scientifica SElvaggi URbanizzati
Collettivo C38 (Lettere e Filosofia)
Associazione studentesca Iskra
Collettivo Studenti Migranti
Collettivo Ora d'Aria (Giurisprudenza)
Gruppo Prometeo (Medicina)

www.inventati.org/uniboom