Da Lunedì 13 Novembre Es.P.Rés.S. si trasferisce temporaneamente nell'Aula 1 di Via Zamboni 38

Es.P.Rés.S. : Lavori in corso...


10 novembre 2006

Mercoledì 8 novembre Es.P.Rés.S. ha preso forma e parola occupando un’aula inutilizzata della Facoltà di Lettere e Filosofia in via Zamboni 34. Uno spazio autogestito per dar vita ad un laboratorio dentro e contro l’università del 3+2. Un megafono che squarci la quotidianità universitaria parlando di diritto allo studio, precarietà, reddito, saperi. Es.P.Rés.S è inchiesta, è autogestione del percorso formativo, è autoformazione, è costruzione dello sciopero generale del 17 novembre. Es.P.Rés.S. è un film pirata, un caffè e giornale, un pranzo sociale.

Guardando in faccia le nostre Es.istenze P.recarie, misurandosi con la nostra voglia di Res.istenza S.ociale, la presidenza della Facoltà di Lettere non ha potuto non riconoscere che i nostri bisogni sono concreti e i nostri desideri parlano di un’università altra che è necessario costruire.

Ma allo stesso tempo il preside Sassatelli ha minacciato di sospendere i lavori di ristrutturazione del 34 in caso di una nostra permanenza, prolungando così l’attesa per i nuovi spazi di cui ha bisogno la facoltà. Noi non abbiamo mai pensato di sottrarre spazi e servizi agli studenti, così da lunedì 13 lasceremo temporaneamente l’aula del 34 per consentire che in questa vengano ultimati i lavori. La presidenza ha garantito che ciò avverrà in otto giorni, durante i quali abbiamo ottenuto di poter utilizzare un’aula del 38 dalla quale Es.P.Rés.S. continuerà ad agitare le acque e comunicare.

Terminati i lavori la presidenza si è detta disponibile a ragionare con gli occupanti di Es.P.Rés.S. dell’autogestione dell’aula del 34 da parte di noi studenti. Se i lavori si prolungheranno oltre il dovuto o l’aula non sarà subito affidata all’autorganizzazione studentesca, Es.P.Rés.S. si riprenderà semplicemente il suo spazio.

Nel frattempo, da lunedì 13 Es.P.Rés.S. sarà in aula 1 al 38: nel nostro cantiere ci sono già proiezioni, presentazioni di libri, assemblee pubbliche… Ma soprattutto si snoderà tra le facoltà e le strade dell’ateneo, battendo il tempo di uno sciopero generale che si insinui anche nel reparto università dell’ipermercato Bologna.