Da giovedì 26 febbraio al 12 marzo'09 al Mambo

Ren Con Tre: una panoramica dell'arte contemporanea italiana

Il MAMbo – Museo d’arte Moderna di Bologna e Déja.vu, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, presentano Ren Con Tre, lo spazio che il network culturale Aritmia dedica annualmente al panorama artistico italiano. Il progetto si articola in una serie di incontri con rappresentanti di una generazione artistica (fine anni 80 / inizio anni 90) riconosciuti a livello internazionale che per l’occasione sono invitati ad esporre la propria ricerca attraverso lecture, performance e presentazione di progetti e opere inedite.
26 febbraio 2009

 Il MAMbo – Museo d’arte Moderna di Bologna e Déja.vu, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, presentano Ren Con Tre, lo spazio che il network culturale Aritmia dedica annualmente al panorama artistico italiano. Il progetto si articola in una serie di incontri con rappresentanti di una generazione artistica (fine anni 80 / inizio anni 90) riconosciuti a livello internazionale che per l’occasione sono invitati ad esporre la propria ricerca attraverso lecture, performance e presentazione di progetti e opere inedite. A cura di Lelio Aiello e Sergia Avveduti, gli appuntamenti di questa seconda edizione sono ospitati presso il MAMbo e si pongono in stretta continuità col progetto di promozione dell’arte italiana portato avanti dall’istituzione museale bolognese attraverso la collezione permanente “Focus on Contemporary Italian Art”.
Gli artisti protagonisti saranno Marcello Maloberti, Cesare Pietroiusti e Sabrina Mezzaqui, quest’ultima affiancata dal regista teatrale Cesare Ronconi e dalla critica d'arte Elena Volpato.
 
Il primo appuntamento (giovedì 26 febbraio 2009, h 18) ospiterà Marcello Maloberti che negli ultimi anni della sua ricerca artistica ha esasperato il binomio arte/vita utilizzando una coralità di linguaggi visivi e sonori (fotografia, video, performance, installazione, scultura e disegno) attraversati e potenziati da un forte aspetto performativo. Questo è il caso di C.I.R.C.U.S, progetto che l'artista porta avanti da tempo, di cui verrà presentato, come opera introduttiva alla sua poetica, il video realizzato in occasione della sua personale presso la galleria Pantaleone di Palermo.
Protagonista del secondo incontro (giovedì 5 marzo 2009, h 18) sarà Cesare Pietroiusti, che presenterà al pubblico il proprio percorso artistico a partire dall'opera "Bar di Radda in Chianti 14 agosto 1988" esposta nella collezione del MAMbo – Museo d’arte Moderna di Bologna fino ai lavori più recenti che indagano il tema degli scambi paradossali dei sistemi e degli ordinamenti economici.
Il terzo e ultimo momento di confronto del Ren Con Tre (giovedì 12 marzo 2009, h 18) vedrà la partecipazione di Sabrina Mezzaqui con Cesare Ronconi, fondatore del Teatro Valdoca, e Elena Volpato, curatrice della Collezione video della Galleria d'Arte Moderna di Torino, invitati a presentare il video della performance “Con lievi mani” diretta da Ronconi (performer: Silvia Calderoni, Gaetano Liberti, Muna Mussie su opere di Sabrina Mezzaqui) e realizzata durante la recente personale dell'artista alla galleria Continua di San Gimignano.
PROGRAMMA / Déjà.vu febbraio-marzo '09

Giovedì 26 febbraio
18:00
MARCELLO MALOBERTI
"Marginali e minimi"
Lecture

Giovedì 5 marzo
18:00
CESARE PIETROIUSTI
"Paradossi ordinari"
Lecture

Giovedì 12 marzo
18:00
SABRINA MEZZAQUI  / CESARE RONCONI / ELENA VOLPATO
"Con lievi mani"
Round table

Marcello Maloberti (Codogno, 1966) 

Trae ispirazione da aspetti legati alle realtà urbane più marginali e minime con particolare attenzione all’informità e alla precarietà del vissuto; la sua osservazione va oltre l'immediata evidenza del familiare nel quotidiano, con uno sguardo di carattere neorelista ma straniante e onirico. Le performance e le grandi installazioni  sonore e luminose vengono realizzate sia in spazi privati che pubblici con un forte impatto teatrale e interattivo con il pubblico. Le performance funzionano come narrazioni contratte, sono atmosfere da vivere ed esperire, temperature emotive da attraversare. Il corpo performativo è quello degli altri, della collettività, capace di produrre un dialogo tra la performance stessa e il suo pubblico. L'immagine conclusiva della performance è la somma delle energie dei corpi partecipanti, la combinazione di esperienza collettiva e casualità degli eventi. Tra le sue principali personali si segnalano le esposizioni presso la Galleria d’Arte Moderna, Bologna (2002), il Kunstverein Ludwigsburg di Ludwigsburg (2003), il Centro Produzione Arte, Firenze (2005), la Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago, Firenze (2006). Ha partecipato inoltre a numerose collettive: Centro Luigi Pecci di Prato; Kjubh Kunstverein di Colonia; Palazzo Strozzi di Firenze; PAC di Milano; Slovak National Gallery di Bratislava; Museion di Bolzano; MAN di Nuoro; PAN di Napoli.
 
Cesare Pietroiusti (Roma, 1955)

Esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe dell’ordinarietà dell’esistenza – pensieri privi di una ragione apparente e piccole preoccupazioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi. Tutto ciò lo ha portato ad esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di farle proprie. Nel 1997 ha raccolto nella pubblicazione "Pensieri non funzionali" (ed.Morra, Napoli) un centinaio di idee incongrue o prive di scopo apparente formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici che in alcune occasioni sono state scelte e realizzate da altri, artisti e/o curatori, e poi esposte ("democracy!", Royal College of Art, Londra 2000). Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. A partire dal 2004 ha irreversibilmente trasformato banconote altrui, venduto storie, ingerito banconote al termine di un’asta per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l'evacuazione e organizzato ristoranti in cui invece di pagare si ricevono i soldi del prezzo scritto sul menu. Nel 1997 è stato fra gli iniziatori dei "Progetti Oreste". Dal 2003 è docente del "Laboratorio di Arti Visive" presso lo IUAV di Venezia. Ha esposto, fra l’altro, nella sezione "Aperto" della Biennale di Venezia (1990), alla Serpentine Gallery di Londra (1992), al Louisiana Museum di Copenhagen (1996), ad Art in General, New York (2001), al CCAC di San Francisco (2002), alla Fondazione Pistoletto, Biella (2003), alla terza Biennale di Tirana (2005), allo Sculpture Center, New York (2007) e al MAMbo, Bologna (2008).

Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964)

Attraverso una gestualità ripetuta e maniacale, che si ricollega a una tradizione di riti secolari, fuori da ogni concezione razionalista ed efficientista del tempo, crea installazioni che hanno il potere di incantare. Utilizzando materiali comuni, come la carta, il vetro, le perline, le cartoline postali l'artista porta lo spettatore in una dimensione dove le 'piccole, semplici e fragili cose', evocano ricordi lontani di fiaba e gesti quotidiani. Lavora con la Galleria Massimo Minini di Brescia (Messaggi inviati, 1999; Il pomeriggio è troppo azzurro, 2001; Quando le parole atterrano, 2006) e con la Galleria Continua di San Gimignano (Carezze, 2001; Ecco adesso, 2004; Sottolineature, 2005; Mettere a dimora, 2008). Ha esposto in spazi pubblici e presso associazioni culturali in Italia (GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino; Maxxi, Roma; Castel Sant’Elmo, Napoli; Palazzo delle Papesse, Siena; Museion, Bolzano; Spazio Aperto-GAM, Bologna; ViaFarini e Care of, Milano; Galleria Graffio, Bologna;…) e all’estero (PS1, New York; INOVA, Milwaukee – WI; Musée d’Art Moderne, Saint-Etienne – F; One Severn Street, Birmingham – GB; Raid Projects Gallery, Los Angeles – CA).

Elena Volpato (Venezia, 1973)

Ha studiato presso l’Ateneo di Padova e presso la University of California di Los Angeles, laureandosi con una tesi sul rapporto tra video d’artista, museo e critica d’arte. Nel 1999 ha dato vita alla Collezione video della GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino di cui è tuttora curatrice. Presso la medesima istituzione è inoltre Conservatore delle collezioni del contemporaneo, lavora come curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea e ha pubblicato numerosi saggi critici su libri e cataloghi d’arte. Nel 2004 ha tradotto il libro Bachelors di Rosalind Krauss.

Teatro Valdoca (Cesena, 1983)

Nel 1983 Cesare Ronconi fonda a Cesena, insieme a Mariangela Gualtieri, la compagnia Teatro Valdoca. Già coi primi due spettacoli la Valdoca è presente sulla scena europea e il lavoro di regia di Ronconi e l’attività drammaturgica della Gualtieri trovano un riconoscimento internazionale. La compagnia comincia così una ricerca che trae la sua più istintiva ispirazione dalla parola poetica e che col tempo prosegue con la riscrittura di testi della tradizione, la reinterpretazione di personaggi del mito, in esperimenti di contaminazione fra poesia e musica rock. Dopo l'esperienza fatta nei due Corsi Europei di Alta Formazione, Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi decidono di dar vita a Officina Valdoca, progetto che sostiene la produzione di opere di giovani artisti. Dal 2004 ha avuto inizio il percorso di creazione di Paesaggio con fratello rotto, un'opera teatrale di ampio respiro, affresco di tre paesaggi contemporanei. Nel 2008 la compagnia allestisce diversi progetti speciali fra i quali ricordiamo l'evento tenuto presso le Crete Senesi insieme a Danio Manfredini – Notte trasfigurata e il lavoro svolto alla Galleria Continua con Sabrina Mezzaqui – Con lievi mani.

26 febbraio - 12 marzo 2009

MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
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