Il suo lavoro, divertente e complesso al tempo stesso, smisuratamente o sottilmente acuto, si concentra sulla rappresentazione di uno stereotipo maschile pieno di contraddizioni, forte e sofferente, opulento e afflitto. Principale ingrediente della sua pittura è il corpo: a partire da liberi autoritratti, forma e colore danno vita, in chiave iperbolica, ad un immaginario del tutto personale e unico che si scontra con quello codificato dei nostri giorni. Nel suo lavoro una forte attitudine si sposa ad una grande perizia, che fa della pittura una pratica estremamente complessa e dinamica.
Dai disegni ad acquerello e gouaches l'artista passa con la stessa destrezza alla pittura su larga scala di wall paintings a spray o ad olio, diventati ormai tipici del suo repertorio. Quasi sempre, infatti, lo spazio diventa per Korkeila parte dell'opera per coinvolgere lo spettatore attraverso un'esperienza fisica dei luoghi che si traduce quasi in una pratica iniziatica. Anche per 2 minutes hunger strike, l'artista ha realizzato un progetto su larga scala, servendosi di un immaginario di genere arricchitosi dell'esperienza in città. Una città grassa, appunto, quale Bologna si trova da sempre ad essere, con le sue contraddizioni in corso che la vedono divisa tra la convinzione di un impegno attivo e un sacrificio corrispondente, che non vada però oltre (è il caso di dirlo) i due minuti di sciopero della fame.
Un video che documenta le performance di Studio Vilgefortis precedentemente tenute a Bologna dall'artista sarà visibile insieme alle opere di Jukka Korkeila dal 29 ottobre al 29 febbraio presso Le Stanze.
Ingresso: gratuito
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