Due settimane fa abbiamo occupato l'aula studio di viale Berti Pichat per tenerla aperta nel week-end e dare la possibilità a tutti di studiare anche il sabato e la domenica.
La grande affluenza di studenti nei due giorni ha spinto il rettorato a garantirci l'apertura nei fine settimana successivi, provocando qualche mal di pancia a CUSL, la cooperativa di area CL-Student Office che ha in appalto la gestione dell'aula studio.
Sabato 23 e domenica 24 abbiamo tenuto aperta gratuitamente la sala studio dalle 8 alle 24: nessun costo per Unibo e per CUSL.
Anche lo scorso fine settimana l'affluenza è stata altissima e addirittura molti studenti non hanno trovato posto per studiare. Nei quattro giorni di apertura straordinaria abbiamo registrato oltre cinquecento presenze.
Eravamo quindi organizzati per l'apertura di domani e dopodomani (sabato 31 e domenica 1) quando questo pomeriggio ci è stato comunicato che CUSL non è disposta a permetterci di gestire la sala studio per il fine settimana, seppur gratuitamente. CUSL potrebbe tenere aperto questo spazio ma non lo fa e vuole impedire a noi di farlo. La posizione del rettorato al riguardo pare l'ennesimo temporeggiamento, mentre la necessità dell'aula è per noi immediata.
L'alta affluenza dei due week-end passati ha reso evidente l'importanza di garantire l'apertura di sale studio tutti i sabati e tutte le domeniche. L'Onda rivendica di aver posto l'attenzione su questa necessità e di aver da subito agito con determinazione per difendere un diritto di tutti e reclamare la necessità di spazi per gli studenti.
L'Onda ha così deciso di occupare nuovamente la sala studio.
D'ora in poi l'Ateneo bolognese non si può più tirare indietro e riteniamo debba farsi carico dell'apertura di sale studio e biblioteche nei fine settimana e la sera.
Finchè non otterremo risposte concrete continueremo a garantire noi i servizi che l'università ci nega.
Onda Anomala - Bologna
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