Rassegna di presentazioni al Tpo

Oltre il Noir: scrittura e territorio a Bologna e dintorni

Il commento di un nostro inviato sull'incontro con Patrick Fogli svoltosi al Tpo il 14 gennaio, primo appuntamento della rassegna "Oltre il noir". A seguire il programma dei prossimi appuntamenti della rassegna.
Alessio Lomma

Mercoledì 14 Gennaio scorso, il C.S. TPO ha ospitato, nei suoi locali di via Casarini, il primo di una serie di appuntamenti nell' ambito della rassegna "OLTRE IL NOIR: Scrittura e territorio a Bologna e dintorni", manifestazione pensata per conferire più ampio respiro e concedere un'attenzione veicolata non soltanto dai grandi media, ai tanti e validi prodotti narrativi pubblicati da autori e autrici del territorio emiliano e in particolar modo bolognese.

Tutto ciò, si capisce, rappresenta una scommessa; una scommessa che il TPO raccoglie per il secondo anno consecutivo scegliendo di porre l'accento, in una precisa prospettiva di genere, sul lavoro di autori e autrici autoctoni, esponenti di quel filone definito "Noir Mediterraneo": criminalità e quotidianità, società e politica, centro e periferia, ladri e guardie, ricerca di verità in un ambiente segnato da miriadi di contrasti individuali e contemporaneamente così bello, azzurro, solare.

Nessuna delle espressioni letterarie maturate sulle rive del Mediterraneo nel corso di duemila anni ha privilegiato il lato oscuro, ha evidenziato il carattere tragico e violento, né ha sviluppato un interesse per l'indagine, per la ricerca della verità come ha fatto invece il Noir.

A dare il via alla carrellata di autori che settimanalmente presenzieranno il palco del TPO, l'autore bolognese Patrick Fogli e la sua ultima opera "Il Tempo Infranto". Il racconto, dalle parole dell'autore, vuole rappresentare un ponte tra la fine degli anni '70 e il mondo attuale, collegamento tragicamente venuto meno alle ore 10 e 25 del 2 Agosto 1980, giorno e ora in cui la recrudescenza del terrorismo eversivo di destra ha infranto (appunto) il regolare continuum tempo spazio di un'intera società, anzi di una e più generazioni.

Patrick Fogli si interessa del territorio in cui è nato e cresciuto, ma la strage della Stazione non ne rappresenta l'unico motivo.

Bologna vuole e deve essere raccontata, dice. A Bologna ha prosperato una delle bande più feroci che la memoria collettiva ricordi (erano poliziotti e non è un dettaglio), a Bologna le BR hanno messo a segno l'ultimo dei loro delitti illustri, più generalmente Bologna è impregnata di tante problematiche e profonde contraddizioni, tante quante quelle che affliggono le grandi metropoli, pur non avendone però, per densità abitativa, numero della popolazione ed esetesione le medesime caratteristiche. Singolare.

In giorni come quelli che viviamo, comprendere la centralità e l'attualità tematica delle storie raccontate da autori come Patrick Fogli, Loriano Macchiavelli, Brizzi o Carlo Lucarelli, è un atto dovuto, e non risulta neanche così difficile. Fino al 18 Febbraio, l' appuntamento è ogni Mercoledì alle 21:00 al TPO con "Oltre il Noir".

 

PROGRAMMA (prossimi appuntamenti):

 

> 04 Febbraio, ore 21:

Paesaggi nel Nord, racconti di ecomafie ed edilizia, con Simona Vinci

 

> 11 Febbraio, ore 21:

In fuga sulla SS9, con Paolo Nori

 

> 18 Febbraio, ore 21:

Storie, miti e racconti di pirati tra la Tortuga e la Romagna, con Valerio Evangelisti