Martedì 20 gennaio'09 dalle 21,30 al Vag61 di via Paolo Fabbri 110

Waines in concerto a Vag61

Arriva, direttamente da Palermo, sul palco del Vag 61 il Rock dei WAINES. Il trio palermitano presentarà il nuovo album: "Stu". Appuntamento martedì 20 gennaio al termine del mercatino e della cena biologici, all'Officina dei media indipendenti di via Paolo Fabbri 110.


MARTEDI' 20 GENNAIO

ore 21.30

VAG61 - via Paolo Fabbri 110, Bologna

 

WAINES in concerto

> entrata gratuita

> ulteriori info

Waines Fabio Rizzo (slide gtr, vcl), Roberto Cammarata (groove gtr, b.vcl) e Ferdinando Piccoli (drm) sono cresciuti musicalmente insieme: tutti provenienti dai Pastense, rock band che nei primi anni nel nuovo millennio ha bazzicato con spavalderia anacronistica i club di Palermo e non solo, riuscendo a formarsi un ampio seguito in Trinacria, soprattutto fra i seguaci del rock blues 60/70. I 3 ex-Pastense si ritrovano nella primavera del 2005 e danno vita al power-trio-bass-free oggi conosciuto come WAINES, appunto (ndr: WAINES si scrive tutto maiuscolo).
WAINES: un termine mutuato dallo slang notturno delle nottate palermitane, quando i valori e i riferimenti del mondo diurno saltano, si trasformano, e anche le cose più banali ed insospettabili, come una pizzetta o i ciottoli bagnati di un vicolo del centro storico assurgono a protagonisti, a motori delle azioni umane.

Nelle prime settimane di vita la band, in preda ad una irrefrenabile esigenza di mettere nero su bianco, registra le prime home-sessions che, rivisitate e completate un anno più tardi, vanno a comporre il demo-cd "Anatomy Of A Barcode". Nel giugno del 2006 i WAINES partecipano al contest palermitano “Show No Profit” e vincono. Questo successo apre alla band le porte alle selezioni per l'Italia Wave Love Festival 2007. La band vince la finale regionale di Catania e viene chiamata a rappresentare la Sicilia nel corso della XXI edizione di ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL in programma quell’anno a Firenze, dove sul main stage si trova ad aprire i concerti di Bob Geldof e Carmen Consoli.

Tra maggio e giugno del 2007 i WAINES sotto la preziosa supervisione di Daniele Grasso (già sound engineer, fra gli altri, di Afterhours, Cesare Basile, Hugo Race e John Parish) registrano al The Cave Studio di Catania il loro primo EP demo, dal titolo “A Controversial Earl Playing”, poco meno di 21 minuti da cui sprigiona blues, rock, rumore, ma soprattutto energia allo stato puro. L’EP ottiene durante il 2007 e il 2008 ampi consensi fra il pubblico, gli addetti del settore, le più importanti webzines e anche alcuni magazine come Rock Sound (top demo ottobre 2007), Fuori dal Mucchio, Insound che segnalano il disco con ottime recensioni. A novembre 2007 la band suona al MEI di Faenza, rappresentando la scena emergente palermitana nell’ambito del contest “RocketPa Sound Connection”, che la vede vincitrice.

Il 2008 si apre coi WAINES in tour lungo tutta la penisola: Bari, Trento, Perugia, Reggio Calabria, Bologna, tra le altre città toccate. Durante l’estate partecipano a svariati prestigiosi contest: vincono così il Cube Contest di Bari (oltre 600 band iscritte), il Blues in Action di Alcamo, il Rock Auser di Albi (Catanzaro) e arrivano alla semifinale di Piacenza dell’Edison Change The Music Contest, dove suonano in apertura agli Afterhours. Nello stesso periodo la band viene inclusa nel cartellone di vari festival estivi, tra cui il prestigioso Pollino Music Festival (in apertura ai Gogol Bordello).
A settembre 2008 entrano in studio per il primo vero album long playing. Il lavoro dura un paio di mesi e vede la luce all’alba del 2009: “STU” adesso è tra noi, supportato da un tour lungo tutta la penisola.

Dicono che quello dei WAINES sia rock&roll ridotto a pelle e ossa che si ostina a parlare a voce alta. C’è chi parla di psycho-blues. Altri lo definiscono più semplicemente un blues contaminato, metropolitano e industriale. Un genere sporco, nevrotico, acido, primordiale, quasi brutalista. Altri hanno notato che i vicoli bui, maleodoranti e malfamati sono tutti uguali, che si trovino a New Orleans o alla Vucciria, ed il suono dei WAINES non è altro che un gatto che fugge tra il rumore assordante dei freni stridenti di una macchina lanciata nella notte a tutta velocità e senza controllo (sadpony). Forse è così. Ma soprattutto è un trio di due chitarre e una batteria che si fa in quattro pur di tenere alla larga quegli strani individui chiamati “bassisti”.