Un gruppo di attivisti del Tpo, la scorsa settimana, aveva occupato la sede del Consiglio di quartiere S. Stefano, contro la concessione di una sala pubblica alla associazione neo-fascista Casa Pound per la presentazione di un libro sul terrorista nero Pierluigi Concutelli. Quell'iniziativa aveva fatto ritirare al Presidente Forlani l'autorizzazione per l'utilizzo dello spazio pubblico. Un militante del PD, Tommaso Guerrini, collaboratore di un parlamentare bolognese, aveva criticato questa scelta e aveva espresso solidarietà al gruppo di estrema destra. Nei siti del movimento bolognese si accende la polemica contro il partito democratico che non riesce ad avere un minimo di linearità anche sul tema dell'antifascismo...
Una ragazza del movimento decide di mandare a Guerini una lettera in cui gli vengono forniti un dossier realizzato dal TPO e diverse altre informazioni sui soggetti con i quali il giovane PD aveva solidarizzato (una parte di questa lettera la pubblichiamo qui di seguito)
Alessandro Vigliani di Casapound è sotto processo per "associazione per delinquere finalizzata alle lesioni personali, al porto abusivo di armi improprie, alla violenza privata e alla discriminazione, odio o violenza per motivazioni razziali, etniche, nazionali, religiose"
Alla fine, la ragazza chiede a Guerini:
"... non pensa che, se non ritira la solidarietà a queste persone, l'ANPI potrebbe avere giustamente da ridire sulla sua iscrizione?"
A questo punto, Tommaso Guerini le risponde; qui di seguito pubblichiamo il testo della sua missiva:
Cara Najat, ho letto con molta attenzione tutto il materiale che lei mi ha inviato e ho capito di aver commesso un clamoroso errore, del quale mi scuso con lei, con i componenti del movimento antifascista bolognese e del quale mi sono scusato con il mio partito.
La linea scelta dai dirigenti del Pd è quella di non fornire ulteriori appigli alla strumentalizzazione della destra sulle vicende dello scorso fine settimana.
Io stesso ho provveduto a scusarmi personalmente con Andrea Forlani per averlo involontariamente tirato in una vicenda nella quale, invece, si è comportato egregiamente.
La prego di trasmettere le mie più sincere scuse personali, che rivolgo a lei in quanto lei sola si è presa la briga di cercarmi, a tutti i suoi compagni di lotta del Tpo.
Ho commesso un grave errore e se potessi tornare indietro lo farei: grazie alla documentazione che mi ha inviato, e della quale farò tesoro, mi ha messo in condizione di non sbagliare in futuro.
Non sono un politico di professione e non rappresento in alcun modo il Pd: far tornare sui giornali la vicenda servirebbe solo alla destra che tutti, in modo diverso, combattiamo.
Preferisco inviare a lei e al movimento le mie scuse. Per quanto riguarda l'Anpi, mio padre è Partigiano Onorario dopo il processo contro Ordine Nuovo, ho provveduto a inviare loro un messaggio di chiarimenti e scuse.
Ho sbagliato e sono pentito, Con stima,
Tommaso Guerini