A scuola da "sceriffo"

Chiudere i locali? Il sindaco di centro-destra di Parma chiamerà Cofferati

Bologna un tempo era famosa nel mondo per i suoi asili nido e i suoi servizi pubblici, in questo mandato amministrativo ha avuto l'onore delle cronache nazionali per le ruspe contro i campi rom, le ordinanze antialcool, le guerra ai lavavetri e, recentemente, le ordinanze per la chiusura di bar e osterie. Cofferati ormai fa scuola da "sindaco-sceriffo", scalzando dal gradino più alto del trono quello che un tempo era il sindaco di Treviso: il leghista Gentilini.

17 dicembre 2008

Parma è la città dove per ben due volte agenti della Polizia Municipale si sono resi protagonisti di episodi di violenza razziale e intolleranza nei confronti di persone di colore fermate. Bene, il sindaco della città del prosciutto, Pietro Vignali, a capo di una coalizione di centro-destra, al termine della riunione del Comitato per l'ordine pubblico di oggi in Prefettura dove si è parlato del lavoro delle forze dell'ordine sul territorio nel primo semestre 2008, ha auspicato “risposte importanti” dal decreto Maroni all'esame del parlamento.
“Mi auguro- ha detto Vignali - che il disegno di legge sulla sicurezza arrivi a garantire una maggiore possibilità di azione per i sindaci e per i poteri locali, ad esempio in merito alla possibilità di ritirare le licenze ad esercizi commerciali che creano turbativa sociale. Possibilità che attualmente non è prevista nei poteri dei sindaci. A questo proposito, sono pronto a telefonare al sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che ha recentemente emanato ordinanze limitative della chiusura di alcune osterie del Pratello. Lo chiamerò per capire su quali basi si è mosso per imporre provvedimenti così gravi e impegnativi”.