Martedì 9 dicembre '08, ore 21e30 in via Paolo Fabbri 110

"John Merrick" in concerto a Vag61 [audio+video]

Torna sul palco del Vag61 la sperimentazione cantautorale e la poesia dei "John Merrick". Il gruppo presenterà nello spazio autogestito di via Paolo Fabbri il nuovo disco: "John Merrick vol.2". Appuntamento martedì 9 dicembre, dopo il mercatino dei produttori biologici, a Vag61.


8 dicembre 2008

Martedì 9 dicembre 2008

ore 21e30

VAG61 - via Paolo Fabbri 110 - Bologna

"JOHN MERRICK" in concerto

> ingresso gratuito

 

> Ascolta l'intervista a "John Merrick"

> Guarda il video di "Day After day"

> Guarda il video di "Run run boy"

Info:

> www.johnmerrick.it

> www.myspace.com/thejohnmerrick

Biografia:

John Merrick vol.2 Il progetto nasce a Reggio Calabria nel gennaio 2003 dall'incontro tra Alfredo Messina, autore dei brani, e Adriano Modica, che si occupa degli arrangiamenti e della produzione artistica di un EP.
Pochi mesi dopo alla formazione si aggiunge Domenico Zavaglia e, poco dopo, Gianni Brancati in veste di fonico: è così che il gruppo inizia a lavorare alla sua dimensione live con l'alternarsi dei tre alla chitarra, al basso, alla batteria e alle pianole. Al progetto prende inoltre parte Carmelo Cardea (Multikulti) come quarto uomo, spalla mancante nonché tour manager. L'esordio pubblico dei John Merrick risale al luglio 2003 sul palco del festival "Band It", tenuto al castello di Milazzo (ME); seguiranno altre serate calabresi e siciliane tra le quali: spalla degli Ulan Bator (Reggio Calabria) e partecipazione alle varie serate delle selezioni di "Arezzo Wave" in cui il gruppo giunge a disputare la finale regionale esibendosi allo "Ayers Rock One" di Lamezia Terme. 2004 spalla di David Thomas e dei Motorpsycho "Ypsigrock" Palermo; Vincitori della finale regionale di "Arezzo Wave" 2005; I John Merrick sono stati inoltre gruppo spalla di: Yuppie Flu, Ronin, Russian Futurist, Chris Leo, A Toys Orchestra ect.

DICONO DI LORO

John Merrick è un personaggio che
si serve di tre anime distinte per produrre
minuscoli affreschi di sperimentazionecantautorale.
usando la semplicità come grimaldello creativo
e la poesia come collante, costruisce canzoni cupe
che rallentano fino a restare immobili in una
bellezza nuda. pianoforte, piccole chitarre,
ritmiche impercettibili.
il tentativo di trasformare il minimalismo
in sinfonia attraverso l'articolazione
di strutture emotive che distillano geometrie
casuali e arrangiamenti talmente scarni
da cambiare il volto di una melodia.
lasciateli fare.

"AREZZO WAVE"

rock acustico, (voce, chitarra e poco altro),
che si segnala per il tentativo, in parte riuscito,
di fingersi il preannuncio cheto e discreto di
possibili apocalissi, ad esempio IN THE MORN
ed anche ANCIENT, climax suggestionati da jeff buckley,
riflessi di nick drake come dei king of convenience.
musica scritta sulla sabbia e fotografata.
aspettiamo i castelli. (6/7)

"BLOW UP"


i john merrick, in pieno gusto LO-FI,
prediligono arrangiamenti scarni e sghembi
che racchiudono un energico vigore artistico.
i "merrick" volano sopra i canoni e meritano
grande attenzione : suoni ricchi di fascino che
stregano con grande facilità.

"YPSIGROCK-2004"

Dopo "The Niro" un altro esponente dei
nuovi eroi del cantautorato italiano che si
rifà a Nick Drake e Jeff Buckley. Disco Scarno
ma essenziale per gli amanti del genere.
LTD 300 copie numerate.

DISCO D'ORO (Bologna)


La musica dei John Merrick è una tavola
piena di madeleine. Difficile - infatti - ascoltare
questo disco e non restare fermi a far correre
la mente indietro: tra i ricordi a 8mm di anni e
anni fa. Lo sguardo si chiude in un passato
remoto di eleganza e poesia ; verso le immagini
d'archivio - confuse, visionarie - dei dribbling di
Cruijff, delle maglie attillate e le gite in giardiniera.
La voce, l'onnipresenza della chitarra acustica ci
trascinano in un posto surreale dove Devendra
Banhart gioca a subbuteo e Dente suona subito
dopo aver visto la filmografia di Bergman.
E in questo giro di citazioni nostalgiche c'è spazio
anche per gli esperimenti sul pianoforte nella
splendida filastrocca Mary Mellow Eyes, o per
atmosfere in stile Nick Drake come in Somebody
To Love. Adesso non resta che accettare l'invito
a entrare in questo mondo, prendere le vhs degli
Europei del ‘76 e sedersi comodi sul sofa, a
rivedere il replay di quelle emozioni pronte a
scattare sulla linea del fuorigioco.

VITAMINIC