PER SPEZZARE LA CATENA DELLO SFRUTTAMENTO! PER LO SCIOPERO DEL LAVORO
MIGRANTE COME SCIOPERO DI TUTTO IL LAVORO!
A Parma, a Brescia, a Torino, come in altre città e province, dentro ai
posti di lavoro, nelle fabbriche, nelle cooperative, nei cantieri, i
migranti stanno parlando del loro lavoro. Stanno parlando di quello di
cui non si vuole parlare: di un ricatto che pesa come il piombo sulla
schiena di migliaia di uomini e donne, il ricatto del contratto di
soggiorno per lavoro.
Anche a Bologna, noi migranti stiamo parlando del ricatto del contratto
di soggiorno per lavoro, di cosa significa dover accettare qualunque
salario, mansioni pericolose, tempi di lavoro sfiancanti, pur di
rinnovare un permesso di soggiorno. Stiamo parlando di cosa significa
pagare centinaia di euro per un pezzo di carta che non arriva mai, di
cosa significa vivere con una ricevuta in tasca, che non vale niente
perché non permette di accedere nemmeno ai servizi fondamentali, come il
medico di base.
Stiamo parlando di come il razzismo serva a produrre precarietà, quando
il governo impone redditi sempre più alti per il ricongiungimento
familiare, taglia i sussidi sociali, minaccia fino a 18 mesi di
reclusione in un Cpt per tutti quelli che perderanno il lavoro.
Stiamo parlando di cosa significa essere condannati a restare forza
lavoro usa e getta per generazioni, quando i nostri figli sono destinati
a subire una condizione di segregazione anche a scuola, nelle classi
separate. Stiamo parlando di come far sentire la nostra forza, perché
sappiamo di produrre una parte importante della ricchezza di questo paese.
NOI MIGRANTI STIAMO PARLANDO DI SCIOPERO.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le assemblee in tutta la
provincia, e la parola d'ordine dello SCIOPERO è condivisa da un numero
sempre crescente di lavoratori, lavoratrici, delegati sindacali che
sanno che la posta in gioco non riguarda solo noi migranti. Noi migranti
sappiamo che il razzismo che il governo produce serve a dividere
lavoratori migranti e italiani. Ma, sappiamo che migranti e italiani
sono uguali quando sono attaccati alla stessa catena dello sfruttamento.
Sappiamo che uno sciopero del lavoro migrante come sciopero di tutti i
lavoratori contro la legge Bossi-Fini e il contratto di soggiorno per
lavoro è quello che serve per cominciare a spezzare questa catena.
Con la legge Bossi-Fini, hanno voluto indebolire e impoverire il lavoro
migrante per indebolire tutto il lavoro. Hanno legato il permesso di
soggiorno al lavoro costringendo noi migranti al ricatto
dell'espulsione. Dopo, hanno ricattato tutti i lavoratori italiani con
la precarietà, la minaccia di essere licenziati o di delocalizzare la
produzione all'estero. Per questo, noi migranti di Bologna e provincia
vogliamo far sentire la nostra voce insieme ai lavoratori italiani
dentro ai posti di lavoro, perché è lì che si combatte la battaglia per
la libertà dei migranti e per il benessere di tutti. Lo SCIOPERO deve
essere qualcosa di più che una parola d'ordine, lo SCIOPERO è il
progetto comune di lavoratori migranti e lavoratori italiani. Per questo
invitiamo tutti i lavoratori, le lavoratrici, i delegati, migranti e
italiani alla
ASSEMBLEA PROVINCIALEDEL LAVORO MIGRANTE
SABATO 6 DICEMBRE ORE 15.30 BOLOGNA
CENTRO ZONARELLI, VIA SACCO 14
Ass. Sopra i Ponti Bologna e Ass. Press Afric Bologna, insieme a
Comunità senegalese Bologna; Ass. senegalese JUBBO Sant'Agata Bolognese;
Ass. senegalese KOCC BARMA Calderara di Reno; Ass. culturale Radici
Peruviane Bologna; Ass. sportiva marocchina HILAL Baricella; Ass.
Integrazione Vera Bologna; Ass. della Costa d'Avorio Bologna; Comunità
Pakistana di Bologna; Lavoratori marocchini di Molinella; Associazione
Fratellanza Pakistana di Portomaggiore; in collaborazione con il
COORDINAMENTO MIGRANTI BOLOGNA E PROVINCIA.
Adesioni e contatti: 3275782056
http://www.coordinamentomigranti.splinder.com/