I Detenuti della Casa Circondariale “Dozza”
Alla Città di Bologna
Gentilissima Bologna, città anch’Ella costretta ad “ospitarci”, questa nostra riflessione/denuncia oggi posta in essere è certo molto importante ma, purtroppo, assume la forma di obiezione, piuttosto che di proposta.
Infatti, da svariati anni i cittadini/detenuti, facendosi portatori di senso civico e civile, hanno cercato l’attenzione ed il confronto di opinioni dei soggetti competenti, dalla società e dallo Stato, chiedendo ad essi una risposta di come possa essere efficace il processo rieducativo del detenuto nel contesto penitenziario ad una persona la cui vita è destinata a perire in carcere, se la pena comminata è “L’Ergastolo”.
È demagogia pura, pertanto, ciò che recita l’art.27 della Costituzione al secondo comma: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Già di per sé è difficile, per gran parte di chi si considera “giusto”, riconoscere fattivamente e pienamente al detenuto lo status di cittadino, tantè che viene considerato un soggetto socialmente deviato e, quindi, secondo i criteri di legalità giustizialista, un soggetto dalla cui reclusione deve prevalere innanzitutto l’aspetto meramente punitivo che agisca sul corpo e soprattutto sulla psiche.
Sicuramente la “rappresentatività” dello Stato per la sua funzione coercitiva va tutelata, altrimenti prevarrebbe l’anarchia, ma è pur vero che la pena dell’ergastolo si sovrappone al mancato senso di umanità ed all’illogicità della rieducazione del condannato che, pertanto, delegittima anche lo Stato di Diritto in senso stretto.
Questa lettera è rivolta ai nostri “obbligati” concittadini, per informarLi che è stata creata un’Associazione denominata “Liberarsi” per il Risveglio dei Dannati (a vita) e soprattutto per portare avanti la lotta per l’abolizione dell’ergastolo.
A tal proposito Vi rendiamo noto che il giorno 1 dicembre c.a. in tutti gli Istituti di Pena italiani, tutti i detenuti ivi presenti aderiranno ad un giorno di sciopero della fame, che verrà protratto ad oltranza dai soli “Ergastolani” dal 01.12.2008 al 16.03.2009: (Toscana dal 01.12.08 al 07.12.08; Umbria e Marche dal 08.12.08 al 14.12.08; Lombardia dal 15.12.08 al 21.12.08; Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige dal 12.01.09 al 18.01.09; Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria dal 19.01.09 al 25.01.09; Calabria, Puglia e Basilicata dal 26.01.09 a 01.02.09; Abruzzo e Molise dal 02.02.09 al 08.02.09; Emilia Romagna dal 09.02.09 al 15.02.09; Campania dal 16.02.09 al 22.02.09; Sardegna dal 23.02.09 al 01.03.09; Sicilia dal 02.03.09 al 08.03.09; Lazio dal 09.03.09 al 15.03.09). Il 16.03.09, a conclusione, tutti gli Istituti di Pena faranno un ultimo giorno di sciopero.
Bologna, lì 01.12.2008 Con Deferenza
I Detenuti della Casa Circondariale “Dozza” di Bologna
Via del Gomito 2