Comunicato di Vag61 in vista della street parade lanciata dal Lab. Crash!

Nella Bologna della legalità e dell'ordine

In solidarietà al laboratorio Crash e contro la città del sindaco sceriffo
21 novembre 2008 - L'assemblea di Vag 61

Nella Bologna della legalità e dell'ordine sociale vagheggiati dal capostipite dei sindaci sceriffi ogni traccia di vita autonoma, non controllata dal comando delle ordinanze e dei divieti, non disciplinata dal ritmo dei manganelli di questurini e vigili urbani, è disprezzata, demonizzata, criminalizzata.
Le migliaia di studenti che gonfiano quotidianamente i portafogli di bottegai e proprietari immobiliari dovrebbero disciplinatamente rinchiudersi nel silenzio di un posto letto pagato in nero a carissimo prezzo, dopo avere assolto la loro funzione di dare lustro a baroni universitari e valanghe di soldi a gestori di locali rapaci, così come dovrebbe sparire nel nulla l'esercito di migranti che ogni giorno ingrassa col proprio lavoro e, spesso, a costo della vita, la florida economia dei cantieri illegali. Clandestini senza diritti, ma perfettamente in regola per essere sfruttati in cambio di salari da fame.
Ma in questa gelida Bologna esistono realtà collettive, spazi sociali autogestiti, individualità critiche a cui ordinanze e manganelli non toglieranno mai la capacità di pensare, di sognare, e di trasformare i sogni in lotta, per ridisegnare tracce di vita autonoma, liberate dalla gabbia del mercato, del profitto, dell'ordine sociale imposto dall'alto.
Il laboratorio Crash da anni libera spazi inutilizzati e abbandonati al degrado, quello vero, per restituirli alla vita, al bisogno primario di socialità collettiva di quanti non vogliono piegarsi al "destino ineluttabile" di essere consumatori e merci di scambio allo stesso tempo.
Nella città governata dal partito della legalità Crash, in un percorso collettivo condiviso con gli altri spazi sociali, si autoorganizza, senza il permesso dei burocrati parolai che da molto tempo hanno sepolto la memoria antifascista, per resistere alla rinata aggressività criminale e razzista delle bande neo naziste che anche in questi giorni si sono rese protagoniste di bestiali pestaggi ai danni di ragazzi colpevoli di indossare abbigliamenti "sgraditi".
Entro pochi giorni il Laboratorio Crash potrebbe essere sgomberato, forse per la settima volta, perché nella città delle banche di affari, delle cooperative rosse in cui regna il lavoro precario, dei baroni e dei bottegai non può esserci posto per la socialità libera, per la cultura gratuita, per il pensiero autonomo.
Chiudere ogni spazio non obbediente alle regole e al pensiero unico autoritario, come i centri sociali, come le osterie del Pratello, o come le facoltà e le scuole occupate dagli studenti, o come il Laboratorio Crash è un imperativo categorico per chi è capace solamente di parlare il linguaggio della repressione e dell'imposizione.
VAG61 esprime piena solidarietà a tutte le iniziative di lotta di CRASH e delle realtà sociali autogestite per la difesa dei propri spazi e della necessità di continuare ad essere punti di riferimento in città, luoghi di produzione e scambio di libere esperienze.

L'assemblea di Vag61

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