Nella settimana francese degli scioperi generali dopo i lavoratori di Air France, oggi è stata la volta della scuola: insegnanti delle scuole primarie e secondarie, docenti universitari e ricercatori hanno scioperato contro le riforme proposte degli attuali ministri dell'istruzione Xavier Darcos e della ricerca Valérie Précresse.
Il corteo di Parigi è partito alle 14 dal Boulevard Saint Michel con alla testa migliaia di lavoratori e ricercatori, seguiti da un lungo spezzone di studenti liceali e universitari, per poi percorrere il centro della città. La mobilitazione non ha toccato solo la capitale ma ha visto scendere in piazza studenti e precari di moltissime città francesi.
Secondo i sindacati dei lavoratori oggi più del 50% del corpo insegnanti di tutta la Francia ha deciso di incrociare le braccia, sostenuti da una forte presenza di studenti medi e universitari, famiglie e addirittura qualche insegnante delle scuole private.
Da tempo il governo francese sta infatti tentando di sottomettere il mondo dell'istruzione alle leggi del mercato, in sincronia con quello che sta accadendo ormai da anni in Italia. I progetti dei ministri francesi prevedono per il 2009 la soppressione di 13.500 posti di lavoro, dei quali 3.000 riguardano insegnanti specializzati nelle Réseaux d'aides, ovvero migliaia di insegnanti di sostegno e non solo: nelle riforme è prevista la chiusura degli IUFM, gli istituti di preparazione per i futuri insegnanti. Un altro punto fortemente contestato dai lavoratori è il sempre maggior ricorso a contratti precari e flessibili, e all'impiego di personale già arrivato all'età pensionabile; tutto questo mentre si discute la possibilità del pensionamento a settantanni.
Il sistema scolastico francese è attaccato anche su altri fronti: il ministro Valèrie Précresse ha previsto ulteriori tagli alla ricerca, salvo per quegli studi ritenuti utili e produttivi; un provvedimento del tutto in linea con la decisione del governo di procedere verso la totale mercificazione del sapere.
Mentre Sarkozy elimina posti di lavoro e borse di studio, viene promosso l'intervento delle aziende private nelle scuole e vengono incentivati i prestiti bancari agli studenti tramite lo stanziamento di un'ingente somma alle agenzie di credito.
Per questo gli studenti oggi hanno sentito il bisogno di manifestare al fianco dei lavoratori, in un corteo partecipatissimo che giunto all'incrocio tra due delle vie principali di Parigi, Boulevard Raspail e Rue du Bac, si è trovata la strada sbarrata da diverse camionette e agenti della Gendarmerie in assetto antisommossa, che hanno impedito ai manifestanti di far giungere la voce della loro protesta fin sotto le porte del Ministero. Per circa mezz'ora i manifestanti hanno fronteggiato gli agenti, cercando di spostare e superare transenne e cordone di polizia, finchè la manifestazione si è sciolta verso le 18.
La settimana degli scioperi non è assolutamente conclusa, infatti si prevedono altre mobilitazioni che oltre al mondo dell'istruzione riguardano altri settori: per sabato e domenica è previsto uno sciopero generale dei trasporti pubblici e dei lavoratori delle Poste che si oppongono alla privatizzazione dell'ente.
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